La Rsu di Palazzo Vecchio ha dichiarato lo stato di agitazione del personale: "Lo stato delle relazioni sindacali all'interno dell'ente ha toccato il suo punto di minimo storico con la deficitaria gestione dello smart working. Molti dirigenti del Comune di Firenze, infatti, in seguito al Decreto Brunetta dello scorso settembre, hanno imposto ai propri dipendenti il rientro in presenza a partire da lunedì 18 ottobre 2021, sancendo nei fatti il superamento di qualsiasi ipotesi di lavoro agile nonostante che il Comune di Firenze abbia da tempo il POLA (Piano operativo lavoro agile). Sia il percorso relativo al rientro in presenza dei dipendenti pubblici (15 ottobre) ma anche quello di redazione del POLA, è stato contraddistinto da un confronto sindacale ridotto ai minimi termini: incontri di breve durata dove l’Amministrazione Comunale ci ha comunicato le decisioni prese".
"Impossibile stabilire una graduatoria di priorità, se non mettere al primo posto la sicurezza per i lavoratori e di conseguenza per gli utenti al fine di garantire i servizi per i cittadini. Siamo sinceramente stufi di un'Amministrazione che gioca ormai da troppo tempo a nascondino con le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Firenze e per questi motivi dichiariamo lo stato d’agitazione di tutto il personale del Comune di Firenze" conclude un documento della Rsu del Comune di Firenze.
"Il Piano operativo lavoro agile – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – risulta sacrificato da un approccio teso a riportare tutti in presenza, a prescindere da qualsiasi confronto sull'organizzazione del lavoro (nonostante le dichiarazioni sulla stampa del sistema politico e istituzionale), sollevando domande anche in merito alle condizioni di sicurezza in relazione alla Covid-19.
Questa questione si somma a criticità che da tempo abbiamo sollevato anche in Consiglio: i problemi relativi ai pensionamenti e all’assenza di personale stanno mettendo in forte crisi gli sportelli che dovrebbero rispondere all’emergenza abitativa, mentre l’assessore alla cultura se ne è andato senza alcuna prospettiva chiara per i servizi bibliotecari, dopo un periodo di vacanza della figura dirigenziale dedicata. Problemi non mancano – aggiungono Palagi e Bundu – anche per i servizi all’infanzia e la Polizia Municipale. A rimetterci non sono ovviamente solo le lavoratrici e i lavoratori, ma tutto l’ente e la cittadinanza.
Per questo – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – esprimiamo il nostro totale sostegno alla mobilitazione che è partita, mettendoci a disposizione a prescindere dalla nostra collocazione politica, ma come parte del Consiglio comunale”.
“Sono francamente stupito della presa di posizione della RSU”. È quanto dichiara l’assessore al personale Alessandro Martini intervenendo sul comunicato della RSU con cui annunciano la proclamazione dello stato di agitazione. “Sono davvero sorpreso soprattutto alla luce dei fatti concreti che dimostrano come l’Amministrazione stia lavorando in modo chiaro e importante non solo per ottemperare alle normative nazionali sul ritorno al lavoro in presenza ma anche con disponibilità al confronto e alla mediazione che si sta mettendo in atto anche con consultazioni recenti con le organizzazioni sindacali”.
“Anche se possiamo concordare che si può sempre fare meglio non registriamo particolari situazioni di disagio o criticità – continua l’assessore –. Sulla questione della carenza di personale le organizzazioni sindacali sanno benissimo che il problema è generale e riguarda tutti gli enti pubblici anche causa del combinato disposto tra pensionamenti e blocco dei concorsi causato dalla pandemia. Difficoltà cui stiamo facendo fronte, in modo più determinato di altri enti, con una serie di nuove selezioni peraltro iniziate in piena pandemia”.
Martini ricorda come in questi giorni siano stati esaminati circa 10.000 candidati in cinque concorsi diversi (compreso il concorso della Città Metropolitana) con grande impegno sia economico che di personale. “Entro l’anno si avranno le prime assunzioni dalle graduatorie formate da cui attingeremo anche per gli ulteriori ingressi. Stiamo parlando di mille dipendenti in tre anni, un numero davvero imponente che consentiranno un rinnovamento e una crescita importante delle risorse umane del nostro comune”.
“Forse non merita neppure ricordare che oggi, in attesa della contrattazione nazionale, abbiamo comunicato a tutti i dipendenti quale saranno le modalità e le condizioni per proseguire lo smart working dopo il 1° novembre ed è stato già predisposto ed inviato alle direzioni il contratto tipo da stipulare per mantenimento del lavoro agile come prevedono le linee guida nazionali” conclude l’assessore Martini.