Firenze, 22 aprile- Impossibile programmare la stagione estiva col coprifuoco alle 22:00 e con l'idea che al chiuso in un locale ci sia pericolo. Le indicazioni del Governo in merito alle riaperture privilegiano di più gli spazi all’aperto rispetto a quelli al chiuso e diventa quindi importante che da subito le attività possano attrezzarsi in tal senso.
Esenzione del pagamento del suolo all’aperto per bar e ristoranti. A chiederlo Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, che oggi ha depositato la mozione per tutte le imprese titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l'utilizzazione del suolo pubblico.
“La Regione Toscana deve intervenire sulle amministrazioni locali per sospendere – spiega Scaramelli – il canone di occupazione del suolo pubblico. Uno strumento in mano alle amministrazioni locali che però può contribuire alla ripartenza economica degli esercizi di somministrazione e del commercio. Queste attività sono tra le più colpite dalla crisi economica da pandemia. Secondo il cronoprogramma da lunedì 26 aprile bar e ristoranti potranno riaprire nelle zone gialle sia a pranzo che a cena, ma solo per il servizio all’aperto. I posti che avranno a disposizione saranno quindi inferiori a quelli pre-pandemia. Per questo serve sollecitare la loro ripartenza senza aggravio di costi.
Approfondimenti
Per quei locali sprovvisti di spazi all’aperto proponiamo – conclude Scaramelli – la possibilità di occupare il suolo pubblico antistante l’esercizio di somministrazione, sempre con esenzione fino al 31 dicembre del canone”. A fronte del venir meno delle entrate per gli enti locali, i Comuni, l’atto prevede che sia la Regione a predisporre uno stanziamento economico laddove necessario.
"Il Comune di Firenze sospenda il bando per l'Estate Fiorentina, e conceda tutti gli spazi all'aperto ai ristoranti e ai locali che non hanno il dehors. Purtroppo almeno il 40% delle attività deputate alla somministrazione di cibo e bevande, non hanno spazi all'aperto e quindi verranno penalizzati ulteriormente dalle norme previste nel nuovo decreto legge. I ristoratori e i titolari di bar e attività commerciali non chiedono la luna, vogliono soltanto non essere discriminati, perché quelli che hanno lo spazio all'aperto possono riaprire, mentre quelli che non hanno spazi all'aperto non possono riaprire, questo non è giusto. Vogliono tornare a lavorare, semplicemente rispettando i protocolli di mense e autogrill". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
"Condivido le richieste dei ristoratori - sottolinea Stella - perché sono richieste di buon senso, non cercano favoritismi, ma solo di poter riprendere a lavorare, in sicurezza, ma senza paletti inutili che complicano soltanto la situazione. Giustamente i titolari chiedono tavoli anche per i frequentatori abituali, non più solo per i congiunti; la possibilità di pagare anche in contanti; i voucher emergenziali, e l'abolizione del tetto del 30% per gli indennizzi. La situazione è drammatica, la perdita di fatturato rispetto all'epoca pre Covid è mediamente del 75%, con picchi oltre il 90%. Per questo chiediamo che il Comune di Firenze conceda tutti i suoi spazi all'aperto a ristoranti e locali senza dehors".
“Il settore della ristorazione è sicuramente uno dei più tartassati tra chiusure e scarsi aiuti statali. Il decreto del Governo Draghi, che ripristina la zona gialla, è molto più restrittivo rispetto a quello del precedente esecutivo. Il coprifuoco sino alle 22 non è giustificato e rappresenta un ostacolo enorme per i locali aperti anche a cena. Le persone vanno al ristorante per godere di un po’ di relax e non possono fare le corse per mangiare. Così come la riapertura dei locali esclusivamente all’aperto discrimina tutti quei locali che non hanno spazi all’esterno, devono riaprire tutti insieme senza fare differenze.
Bisogna anche tenere conto della situazione meteorologica: se fa freddo? se piove? E’ necessaria anche la riapertura degli spazi interni dei locali” chiedono il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, Vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, ed il capogruppo regionale di Fdi Francesco Torselli.
“E anche le nuove linee guida per le riaperture sono capestro. Dovrebbero rimanere quelle dell’anno scorso, con un metro di distanza perché 2 metri di distanziamento è troppo per la maggior parte dei locali toscani” sottolineano Torselli e Fantozzi.“Ci appelliamo ai sindaci affinché sostengano, con tutti gli strumenti a loro disposizione, ristoranti e bar, serve un’azione forte sulla Tari e sulle spese di suolo pubblico. E’ prevedibile che saranno i mesi estivi ad evidenziare un progressivo ritorno alla normalità con la possibilità di una ripresa dei flussi turistici. Quindi stop alla tassa sul suolo pubblico fino al termine del 2021. Anche sulla tassa dei rifiuti le amministrazioni devono farsi sentire con il Governo per avere i fondi necessari così da far pagare una tariffa calibrata sul quantitativo effettivo di rifiuti prodotti” invitano i consiglieri regionali di Fdi.
Lo scorso anno in piena pandemia con l’obiettivo di sostenere ristoranti, bar e attività di somministrazione l’amministrazione comunale di Montelupo Fiorentino ha lanciato un progetto che prevede la concessione gratuita del suolo pubblico per consentire la collocazione di tavolini all’aperto.
«Sappiamo perfettamente che fra le attività maggiormente penalizzate dalla pandemia e dalle chiusure ad essa collegato ci sono bar, ristoranti, gelaterie e chi comunque si occupa di somministrazione. Le dimostrazioni in tal senso sicuramente non mancano. Noi stiamo lavorando per semplificare il più possibile la situazione ai titolari delle attività e per dare loro un minimo di respiro. La scelta di prorogare il progetto Montelupo di Fuori e di alleggerire ulteriormente le procedure va in questa direzione», afferma il sindaco Paolo Masetti.
Tavoli e sedie fuori all’aperto per consentire alle attività di ristorazione di ripartire anche a Borgo San Lorenzo. “Siamo ancora in una fase di emergenza importante - spiega la Vice Sindaca Cristina Becchi - e diventa fondamentale tutelare la salute è la necessità di lavorare in sicurezza. I ristoratori pagano il peso di queste lunghe chiusure, come molti altri settori, e dobbiamo cercare di essere rapidi nel dare delle risposte e offrire opportunità in sicurezza".
Già lo scorso anno sono stati concessi 438 Mq di suolo pubblico a 11 esercizi commerciali: queste attività che hanno ottenuto l’autorizzazione a mettere sedie e tavolini all’aperto potranno mantenere l’occupazione. “Siamo al lavoro anche per le possibili disposizioni in altri settori. Questa una prima risposta ai tanti esercizi pubblici che ci hanno chiesto informazioni- prosegue la Vice Sindaca - una misura che se ci saranno le condizioni, potrà essere successivamente prorogata".
Pure il Comune di Prato rilancia e anche per quest'anno conferma la concessione gratuita temporanea di suolo pubblico per bar e ristoranti e la pedonalizzazione di varie strade e piazze del centro storico in vista di un allentamento per il periodo estivo delle misure restrittive anticovid. La novità sarà il rinnovo d'ufficio delle concessioni dell'anno scorso.
“Confermiamo le regole del 2020 che prevedevano l'ampliamento della concessione di suolo pubblico per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, che permetterà di posizionare tavolini e sedie all'aperto – ha detto l'assessore alle Attività produttive e al Bilancio Benedetta Squittieri -. Inoltre quest'anno è previsto il rinnovo automatico e quindi tutti gli esercizi di somministrazione che l'anno scorso avevano a disposizione l'occupazione del suolo pubblico, se la ritroveranno rinnovata per tutto il 2021, grazie a una comunicazione che Sori invierà direttamente ai titolari degli esercizi tramite pec”.
Per tutti coloro che hanno fatto richiesta con questa disciplina lo scorso anno, il rinnovo avverrà in maniera automatica. Sori infatti rilascerà per conto dell’Amministrazione comunale un dispositivo di rinnovo contenente tutte le concessioni rilasciate per l'estate scorsa. Il rinnovo d’ufficio, sarà comunicato via pec agli esercenti con la comunicazione che indica l’autorizzazione ad occupare il suolo dal 26 aprile 2021 fino al 31 dicembre 2021.
Il Comune effettuerà un’ordinanza unica contenente tutte le indicazioni per ogni concessione e verrà rilasciata una concessione con validità h24 7 giorni su 7 (anche per chi aveva autorizzazioni solo per alcuni giorni o per alcune fasce orarie).
Le occupazioni del suolo pubblico sono consentite anche nelle aree di nuova pedonalizzazione a tempo.
Resta ferma l’osservanza di tutte le regole del distanziamento sanitario anti Covid e di quelle necessarie a garantire la fruibilità dell’area, sia pedonale che da parte dei mezzi di soccorso.
“Il provvedimento consentirà di dare più spazio alle persone, sempre nel rispetto del Codice della strada – ha precisato l'assessore alla Polizia municipale e alla Mobilità Flora Leoni -. La pedonalizzazione si aggiunge e integra l'occupazione del suolo pubblico. Le strade interessate dal provvedimento saranno le stesse dell'anno corso, includendo anche alcune che si erano aggiunte successivamente come via Muzzi”.
Nell’ambito delle misure straordinarie legate all’emergenza Covid, il Comune riproporrà la pedonalizzazione del centro storico con le stesse caratteristiche del 2020. Decorrenza dal 1 giugno al 30 settembre. L’orario sarà comunque subordinato alle norme derivanti dai decreti nazionali. La disciplina di occupazione del suolo pubblico non è formalmente legata alla disciplina di pedonalizzazione.