L'Associazione Stampa Toscana, il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti del sindacato dei giornalisti, "ringrazia la Direzione de "Il Foglio" per l'attacco, professionalmente un po' smodato, soprattutto nel linguaggio della "chiusa" del lungo articolo, ma assolutamente indispensabile per ribadire l'utilità sociale della "Pergamena" assegnata al procuratore della Repubblica di Prato, Luca Tescaroli. Che ha, ai nostri occhi di cronisti, il grande merito di non nascondere i crimini in un cassetto. Rispettando il diritto dei cittadini ad essere informati.
Dall'esplosione di Calenzano agli omicidi delle escort con il "giardino degli orrori", dalla mafia cinese agli accoltellamenti in strada, fino ai fatti sconvolgenti del carcere pratese della Dogaia, il Procuratore ha informato i media, nel pieno rispetto della legge, di avvenimenti di fondamentale interesse per l'opinione pubblica. Meraviglia che di fronte a sua maestà la notizia, quella che non è di destra nè di sinistra, scritta secondo la regola delle 5 w inglesi (chi, come, dove...) i giornalisti de "Il Foglio" - sicuramente non tutti - abbiano un apprezzamento diverso dai cronisti toscani di nera e giudiziaria.
Quanto al Procuratore Filippo Spiezia, se lascerà Firenze dipenderà dalla decisione del Consiglio di Stato e dalla scelta del Csm e non certamente dall'Associazione Stampa Toscana: che non ha mai avuto la pretesa di scrivere "sentenze". Diversamente da "Il Foglio", attraverso l'articolo con il quale ha voluto "onorarci".", conclude Ast.