Il giorno 24 dicembre 2024 Anna Benedetti, ideatrice e curatrice della rassegna Leggere per non dimenticare, ci ha lasciato. Anna ha lavorato all’Accademia della Crusca ed è stata responsabile della Sezione Fiorentina dell’Associazione Culturale Italiana di Irma Antonetto con i "Sabati letterari". Ha inoltre ideato il ciclo d’incontri “Firenze e i luoghi del sapere” per il Circolo Fratelli Rosselli.
Aveva detto di sé: “Ho passato più di trent’anni della mia vita felice tra i libri con le persone che si sono interessate al mio lavoro seguendomi nel percorso di Leggere per non dimenticare”; iniziativa creata nel 1995 per il Comune di Firenze.
Da sempre la sua attenzione per i temi sociali si è unita al piacere della narrativa, sottoponendo il suo lavoro all’attenzione del pubblico con l’intenzione di convolgere la più’ ampia platea possibile nell’avventura del conoscere. Scavando nella storia collettiva e individuale per porre fianco a fianco saggi e romanzi in cui il tempo interiore ed esteriore ha scandito la tensione fra passato presente e futuro.
Approfondimenti
"Leggere per non dimenticare leggere per vivere, per interpretare il mondo, per farsi domande, per cercare anche risposte scomode. Leggere perché se non leggi non sei nulla, leggere perché ti fa sentire vivo, ti dà gli strumenti per capire.Anna ha proposto la sua rassegna tanti anni fa. Eravamo con il sindaco Primicerio e poi con tutti gli altri sindaci che hanno voluto proseguire, con i loro assessori alla cultura e all'Istruzione, questo progetto che ha reso più colta e più ricca questa città che purtroppo ogni tanto si dimentica della sua grandezza -dichiara Rosa Maria di Giorgi, Presidente del Conservatorio di Musica Cherubini e dell'Istituto Superiore Industrie Artistiche e Design)- Anna era piena di energia.
Un pozzo di idee. Riusciva a portare a Firenze autori che in genere si fermavano a Milano o a Roma. Da assessore l'ho seguita, l'ho valorizzata quanto ho potuto, con la gioia e l'entusiasmo che lei metteva nel suo agire, perché era un piacere e un preciso dovere. Mancherà alla città, come tutti i grandi personaggi che non ci sono più e che hanno dato il loro grande contributo alla cultura di Firenze. Ciao Anna, bella ed elegante signora".