“Non dire gatto se non lo hai nel sacco”. Così diceva Giovanni Trapattoni ex allenatore anche della Fiorentina. Così avrebbe dovuto pensare l' allenatore Vincenzo Italiano che con una, forse necessaria ma non riuscita rotazione ha rischiato di vanificare quanto di buono fatto sinora dai viola in Europa. La Fiorentina passa il turno dopo essere stata all’inferno. I viola sono riusciti a farsi male da soli, hanno subito tre gol e hanno rischiato di andare ai supplementari, dopo che il risultato dell'andata rendeva impensabile la rimonta polacca.
Per fortuna nel momento più buio della partita i viola sono riusciti a segnare due gol con Sottil e Castrovilli che hanno fatto esplodere la gioia degli splendidi tifosi che non hanno mai cessato di sostenere la squadra. Tutto il Franchi ha festeggiato una sconfitta che significa l'accesso alla semifinale di Conference League.Passata la paura, il Thriller si è risolto nel migliore dei modi. Siamo certi che la Fiorentina saprà far tesoro di quest'esperienza e non affronterà più con sufficienza e presunzione le prossime partite, a cominciare dalla prossima gara col Monza e dalla semifinale di Coppa Italia con la Cremonese.
La cronaca ci dice quasi subito che quella partita che doveva essere una formalità si mette male. Infatti dopo un inizio sotto tono, all'ottavo i viola subiscono il vantaggio polacco. La difesa viola si apre e Venuti serve ad Alfonso Sousa la palla giusta per far gol. Un brivido attraversa il Franchi. Non preoccupa solo il gol polacco ma il gioco inconcludente dei viola che fanno la partita, ma confusi e imprecisi non incidono . La formazione messa in campo da Italiano non funziona. Venuti e Jovic deludono e anche il resto della squadra non brilla. In una serata storta ci si mette anche l'arbitro Obrenovic che s'impone per la mediocrità con cui gestisce la partita.
Non sanziona le fallosità dei giocatori polacchi e non sanziona un fallo da rigore subito da Gonzalez. La Fiorentina palesa fragilità difensiva e incertezze a centrocampo e in attacco. Il Lech Poznan, sostenuto da circa duemila tifosi, crede nell'impresa. I viola potrebbero trovare il pari al quattordicesimo della ripresa ma Jovic, servito da Bonaventura in area, tira addosso al portiere
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La Fiorentina gioca sotto tono. Pesano nei viola , oltre a Dodò e Cabral lasciati in panchina l’assenza di Amrabat, fuori per infortunio, il miglior interprete del ruolo di centrocampista centrale.
I polacchi credono nell'impresa. Al 19' l’arbitro decreta un calcio di rigore per fallo in area di Terzic su Skoras, con Velde che spiazza dal dischetto Terracciano. I viola non reagiscono e ,cinque minuti più tardi, subiscono ancora un gol con Sobiek. Mancano venti minuti alla fine e si profilano i tempi supplementari. Finalmente, la Fiorentina si scuote , attacca con più concretezza e trova il gol qualificazione al 32' con Sottil. I polacchi reagiscono e provano a ripartire, ma la Fiorentina controlla e trova ancora un gol con Castrovilli al 46'. I tifosi festeggiano. Finisce l'incubo ma troppa è stata la sofferenza.
Vincenzo Italiano ai microfoni di Sky Sport: “È successo quello che ho sempre temuto, sia col Braga sia stasera. Gli avversari vengono qui a giocare liberi di testa e ogni tiro fanno gol. Poi si complica una partita in modo un po’ impensabile. Però siamo stati bravi a rimanere lucidi e segnare questi due gol. Sembrava una formalità, ma ho capito che in Europa non si può mai essere tranquilli. Il primo tempo è stato giocato bene, nell’unica situazione hanno fatto gol. Nel secondo stavamo amministrando e questo uno-due ha veramente complicato la gara.
Ma come successo col Braga non ci siamo disuniti, non abbiamo perso la testa. Sono partite in cui si rischia seriamente di essere buttati fuori, siamo stati bravi a evitarlo. Sul terzo gol Barak poteva evitare di farsi sfilare dall’avversario, ma sto iniziando a capire che le partite in Europa non sono mai finite, i giocatori da una gara all’altra si trasformano e tirano fuori prestazioni impensabili”. E a proposito del turn over che ha fatto discutere tifosi e critica sportiva: “Avevamo tre gol di vantaggio, ci sono partite su partite, tra due giorni siamo di nuovo in campo.
Per me è normale pensare a qualche rotazione, a far riposare qualcuno che non è al 100%. Ad esempio, forse perdiamo Bonaventura per affaticamento, speriamo non sia uno stiramento. Questo è dovuto alle tante partite che disputiamo. I giocatori hanno risposto bene: è entrato Kouame, Sottil ha segnato, Castrovilli ha segnato. L’importante era raggiungere la semifinale e siamo contenti di questo”.
Fiorentina – Lech Poznan 2-3
FIORENTINA (4-3-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic (1’ st Quarta), Igor, Biraghi (8’ st Terzic); Bonaventura (26’ st Castrovilli), Mandragora Barak; Gonzalez, Jovic (26’ st Cabral), Sottil (39’ st Kouame); Jovic. All.: Vincenzo Italiano
LECH POZNAN (3-4-1-2): Bednarek; Dagerstal, Milic, Karlstrom; Rebocho; Murawski, Czerwinski (30’ pt Pereira), Skoras; Sousa; Velde, Sobiek. All. John van den Brom
Arbitro: Obrenovic (Slovenia)
Reti: 8’ pt Alfonso Sousa; 19’ st Velde (rigore); 23’ st Sobiek; 32’ st Sottil; 46’ st Castrovilli
Note: ammoniti Sobiech, Biraghi, Dagerstal, Milenkovic, Venuti, Skoras