Approvata dal consiglio comunale la delibera, presentata dall’assessora allo sport Letizia Perini, sulle ‘modifiche al regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi di proprietà comunale’.
In particolare l’atto stabilisce che le strutture sportive che si trovano nel Parco delle Cascine (ippodromo del Visarno, piscina le Pavoniere, Circolo del Tennis, Poligono di tiro al volo) restano sotto la direzione patrimonio comunale.
“Questa è una piccola modifica – ha spiegato l’assessora Perini nel suo intervento – perché ci sarà la volontà nei prossimi mesi di andare a rivedere tutto il regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi di proprietà comunale”.
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“L’idea è quello di mantenere queste quattro strutture, una volta scadute le attuali concessioni all’interno della direzione patrimonio – ha aggiunto – questo perché sul parco delle Cascine l’amministrazione sta portando avanti un lavoro di riqualificazione e valorizzazione. La volontà è quella di rendere anche gli impianti sportivi strutture polivalenti. Come accade già oggi per alcuni, come l’ippodromo del Visarno che non ospita solo le corse dei cavalli”.
“L’amministrazione ha una visione sul Parco delle Cascine, c’è ad esempio il tema della Fondazione, e vuole farlo vivere sempre di più – ha proseguito l’assessora allo sport – e questa è un’azione che ci aiuterà ad andare in quella direzione. In questo pezzo della città, particolarmente delicato dal punto di vista della paesaggistica, non si può pensare di ingrandire le strutture esistenti. Per portare servizi, quindi, l’idea può essere quella di utilizzare gli impianti che già ci sono a, cominciare appunto, da quelli dove si fa sport”.
“La modifica del regolamento per la gestione degli impianti sportivi comunali presentata dalla Giunta esenta le strutture site all’interno del parco delle Cascine dal ritornare, alla scadenza delle concessioni in essere, impianti sportivi a tutti gli effetti. L’esclusione cristallizza la situazione attuale introducendo una norma puntuale e specifica che nulla ha a che vedere con i criteri di generalità e astrattezza che dovrebbero possedere i regolamenti, poco trasparente e limitata nel tempo e nello spazio. Serviva, piuttosto, ragionare in termini più ampi, con un approccio di complementarietà che prevedesse, al limite, criteri generali per perseguire in tutti gli impianti della città un mix di funzioni sportive e funzioni socio-culturali.
Per di più, una delle gambe principali del provvedimento è quella secondo cui, confermando le modalità di gestione attuali, si avrebbero benefici in termini di sicurezza. La realtà, purtroppo, è ben diversa. Nonostante gli eventi che da anni popolano le Cascine in estate, ci sono ampie zone del parco off-limits a causa della presenza di spacciatori e delinquenti che mettono a repentaglio la vita dei cittadini. Per fare sicurezza non basta la musica, serve l’esercito se la polizia non è sufficiente. Perché la Sindaca non lo chiede?” dichiarano i consiglieri di Fratelli d’Italia Matteo Chelli, Giovanni Gandolfo, Angela Sirello e Alessandro Draghi.
"Il nostro voto contrario alla deliberazione di oggi nasceva anche da una questione di metodo, ma non per questo abbiamo voluto rinunciare a un tentativo di confronto, che ha portato all'approvazione di un nostro ordine del giorno all'unanimità -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Ringraziamo i gruppi che hanno espresso voto favorevole per un confronto con i soggetti gestori degli impianti sportivi, partendo da quelli che hanno una gestione polifunzionale, sapendo anche distinguere le attività agonistiche da quelle più improntanti alla socialità.
A seguito di questa ricognizione abbiamo impegnato la Sindaca e la Giunta a informare sugli esiti il Consiglio comunale e i Consigli di Quartiere interessati. È una questione di trasparenza e di discussione politica complessiva, rispetto alla visione della Città. Con questa nota ci permettiamo di evidenziare l'opportunità a tutte le realtà che hanno convenzioni in scadenza, perché le Cascine possa rappresentare un precedente".
“La vicenda del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex discoteca Meccanò alle porte del Parco delle Cascine è tristemente nota a tutti. Oggi in Consiglio comunale ne abbiamo chiesto conto nuovamente alla Vice Sindaca Galgani, dopo i tanti ritardi per i lavori avviati nel lontano 2020. Sì, perché il restyling del giardino, con la nuova pagoda, le aree wifi, le panchine, i bagni pubblici, dovevano essere pronti già a ottobre 2022, ed invece siamo ancora una volta qui a parlarne -dichiara il Capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi- La Vice Sindaca oggi dichiarato che i lavori sono quasi ultimati ma toccherà aspettare ancora, almeno fino alla fine del mese di settembre.
Ci è stato detto oggi che i ritardi sono da imputarsi alla difficoltà nel reperimento dei materiali e nel contenzioso aperto con la ditta prima aggiudicataria La Fenice Srl, responsabile dei ritardi.
Ma com’è che quando l’Amministrazione deve giustificare i ritardi nella conclusione dei lavori tira fuori la questione del reperimento dei materiali? Ci è stato detto lo stesso anche per i ritardi ormai atavici nella piscina Paganelli, chiusa già da tre anni e sicuramente anche la prossima estate.
Sulle penali applicate alla ditta La Fenice Srl, nei confronti della quale il Comune si è visto costretto addirittura a risolvere il contratto, la Vice Sindaca si è guardata bene di rispondere. Però l’Amministrazione ha già liquidato alla stessa ben 500 mila euro e sono oltre un milione di euro i soldi impegnati per la riqualificazione del giardino, tra vecchia e nuova ditta aggiudicataria.
Un buon risultato davvero. Neanche questa estate dunque il giardino dell’area ex Meccanò sarà a disposizione dei cittadini, e per l’avviso di coprogettazione per l’affidamento della pagoda e del giardino a società del terzo settore, dovremo ancora aspettare.Riteniamo che questa mancanza di trasparenza e di controllo non fanno bene al nostro ente e auspichiamo che questo progetto veda presto la conclusione."