Oggi si inaugura la 33^ Biennale Internazionale dell'Antiquariato

Ieri sera la nostra visita in anteprima a Palazzo Corsini, aperto sino al 6 ottobre 2024

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2024 08:42
Oggi si inaugura la 33^ Biennale Internazionale dell'Antiquariato
Fotografie di Barbara Iacobino

Era già gremito di visitatori, venerdì 27 settembre, Palazzo Corsini, il sontuoso palazzo sul Lungarno, dove stamani si inaugura la XXXIII edizione della Biennale Internazionale dell'Antiquariato di FirenzeNove da Firenze l'ha visitata in preview, ospite di International Motors, gruppo automobilistico specializzato nei marchi premium.

La Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze è uno dei più importanti eventi dedicati all’arte italiana del panorama internazionale, con oltre 25.000 visitatori per l'edizione del 2022 e un ricco programma culturale e di premi che coinvolge l’intera città e alimenta un ingente indotto di cui beneficiano numerose realtà del territorio.

Un appuntamento che rappresenta dal 1959 un punto di riferimento imperdibile per il collezionismo internazionale e per tutti gli appassionati d'arte, una occasione unica per ammirare da vicino opere rare e preziose, degne di stare in un museo, selezionate dalle oltre 80 gallerie invitate provenienti da tutto il mondo, di cui 14 nuove partecipazioni.

Approfondimenti

Le gallerie che espongono e che hanno esposto in tutti questi anni hanno contributo a formare il gusto dei collezionisti internazionali e hanno venduto - e tuttora vendono - capolavori ai musei e alle collezioni più importanti al mondo. Dietro a ogni pezzo esposto vi sono, quasi sempre, anni di nuovi studi e ricerche, restauri ed expertise per offrire al mercato opere inedite, rare e nelle condizioni ottimali di conservazione, criterio fondamentale soprattutto nel settore dell’antico.

Molti gli appuntamenti di incontri e presentazioni che si terranno nel Salone del Trono fino al 5 ottobre tra cui segnaliamo il 2 ottobre alle 12 la consegna Premi BIAF2024 per il più bel dipinto, la più bella scultura e l’oggetto di arte decorativa più bello esposti in Mostra. A seguire consegna del “Lorenzo d’Oro”.

Alcune novità per l’allestimento curato da Matteo Corvino: in collaborazione con la Comunità di San Patrignano, che ha realizzato con i suoi artigiani un’installazione di alcuni elementi di natura metafisica, creando un’illusione di profondità sugli obelischi posizionati sul giardino pensile. Negli stand al piano terra, i portali hanno preso molta più forza, grazie al cambiamento di colore, passato dal negativo al positivo con effetto bronzo antico. Minotti, considerata una delle eccellenze “Made in Italy” nel settore dell’arredo contemporaneo, si occuperà dell’allestimento del Salone del Trono, rendendolo accogliente e intimo per una sosta conviviale per parlare delle belle opere presenti in mostra.

La Dickinson Gallery torna alla BIAF con uno stand principalmente dedicato ad artisti italiani dal primo Rinascimento all'inizio del XX secolo in pittura, disegno e scultura ma soprattutto sceglie la mostra fiorentina per presentare una straordinaria riscoperta: un primo disegno di “Giove” di Michelangelo. Lo “Studio di Giove” è senza dubbio una delle più entusiasmanti scoperte di opere antiche degli ultimi decenni ed è un'importante aggiunta all’esiguo numero di disegni esistenti di Michelangelo. Acquistato in asta a Parigi oltre trent'anni fa come opera di una mano anonima, è ora considerato da molti importanti studiosi come il primo disegno conosciuto del maestro rinascimentale, basato su un frammento di marmo romano e caratterizzato da distintivi tratti stilistici appresi da Michelangelo nello studio fiorentino di Domenico e Davide Ghirlandaio.

Per la sua prima partecipazione alla BIAF Flavio Gianassi presenta “Quattro teste urlanti”, realizzate in bronzo dorato da Gian Lorenzo Bernini e dichiarate di eccezionale interesse storico e artistico nel 2019. Esposte al Victoria and Albert Museum di Londra (1962), al Rijksmuseum di Amsterdam (1962 e 2019) e al Kunsthistorisches Museum di Vienna (2019) le opere, che erano tuttavia state visibili in Italia unicamente nel 1962 a Palazzo Strozzi in occasione della mostra “Bronzetti italiani del Rinascimento”, tornano a Firenze per la Biennale.

I bronzetti, restati fino ad oggi nella famiglia degli eredi di Bernini, sono parte del nucleo sopravvissuto dell’eredità dell’artista, che comprendeva opere realizzate da lui stesso e da altri artisti da lui collezionati. Queste preziose sculture sono state realizzate da Gian Lorenzo Bernini come decorazioni eccentriche per la sua carrozza personale.

Agnews da Londra “riporta” nella sua città natale un maestro controcorrente: Pietro Annigoni. Considerato da Berenson come il più grande pittore del XX secolo si distinse come un ribelle in un'epoca oscura. Dalla sua Firenze alla fama internazionale, Annigoni seguì una strada solitaria, opponendosi alle correnti moderniste. Il suo stile e la sua tecnica si ispirarono ai maestri del Rinascimento italiano, con particolare attenzione al disegno e all'uso della tempera.

I più potenti e famosi personaggi al mondo lo cercarono per farsi fare il ritratto. La svolta della sua carriera fu la commissione per il ritratto della Regina Elisabetta II, riprodotto in tutto il mondo. Oltre ai reali, dipinse anche Kennedy e Papa Giovanni XXIII. Tuttavia, i suoi lavori più interessanti sono gli studi di personaggi marginali, come mendicanti e filosofi. In queste opere, Annigoni esplorò la solitudine, la sofferenza umana e la condizione dell'uomo. Questa ricerca emotiva lo accompagnò per tutta la vita, culminando in opere come "Il Filosofo stanco", dove l’artista combina realismo e metafisica.

La Strega” è un dipinto unico nel repertorio di Salvator Rosa, che si distingue dalle sue altre opere sul tema delle streghe. Si confronterà con i visitatori allo stand di Nicholas Hall.La maggior parte dei dipinti di Rosa sono scene piccole con gruppi di streghe che eseguono rituali di magia d'amore. Questi dipinti sono stati associati alle wunderkammer e alle vanitas o all'attività satirica di Rosa. La Strega in questione, rappresenta una singola strega di aspetto violento, dalle proporzioni sorprendentemente grandi, la sua figura imponente domina la maggior parte della tela, enfatizzando le contorsioni estreme del corpo.

La tela è di una dimensione tipicamente riservata ai soggetti filosofici, allegorici o storici, il che fa riflettere su quanto Rosa considerasse seriamente i suoi dipinti sulle streghe. Nonostante le sue grandi dimensioni e la sua natura, La Strega probabilmente non fu commissionata. La scala, il forte chiaroscuro e le qualità sperimentali della composizione suggeriscono di datarla alla fine del periodo fiorentino di Rosa, intorno al 1647-1649.

La Galleria d’Arte Frediano Farsetti presenta una vera e propria mostra “Les Italiens de Paris”: capolavori del primo Novecento italiano a firma di Alberto Savinio (Atene 1891 - Roma 1952), René Paresce (Carouge 1886 - Parigi 1937), Mario Tozzi (Fossombrone 1895 - St. Jean du Gard 1979), Massimo Campigli, Gino Severini e Giorgio de Chirico. Si tratta di sei dei 7 pittori del gruppo di artisti italiani che irrompe sulla scena parigina alla fine degli anni Venti venendo a costituire una delle punte più avanzate della sperimentazione pittorica e iconografica nell’Europa tra le due guerre.

Antichità Giglio propone la scultura di Gio Pomodoro, Folla, del 1963 (bronzo lucidato, cm 42x126x5). Una delle opere più esemplificative dell’artista nella sua elaborazione di corpi metallici segnati da striature luminose. La scultura è in dialogo con un’opera di Scolaio di Giovanni (Maestro di Borgo alla Collina) raffigurante Madonna con il Bambino tra i santi Antonio abate, Francesco, Caterina d'Alessandria e una santa martire (tempera e oro su tavola, cm 115x61), un’inedita testimonianza della pittura fiorentina degli inizi del Quattrocento.

Fotografie di Barbara Iacobino

Davanti all'ingresso della mostra, sul Lungarno Corsini, si può godere l’esposizione delle vetture uniche di International Motors, gruppo automobilistico specializzato nei marchi premium. Alcune auto di punta del brand Jaguar sono prenotabili per la prova su strada.

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