Oggi celebriamo "M'illumino di meno", la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e RAI-Radio2 nell’ormai lontano 2005. E non potrebbe essere migliore come occasione questa ricorrenza per incassare una novità politica di assoluto rilievo, nello scenario regionale e nazionale.
Le dichiarazioni del neosegretario del Partito Democratico Enrico Letta, rilasciate al Tirreno domenica scorsa, ci invitano infatti a riflettere con speranza nel futuro della nostra regione e del nostro Paese. A nostro avviso, affermare che “occorre potenziare la linea ferroviaria Firenze/Pisa Aeroporto, fino a renderla percorribile in 25 minuti”, significa entrare nel dibattito sulla nuova pista del Vespucci con rigore e buonsenso.
La Toscana, in altri termini, la sua pista intercontinentale la detiene già. Si chiama Galilei e sta a Pisa. Al netto delle chiarissime sentenze della giustizia amministrativa, per le quali la procedura progettuale (e non la VIA!) su Peretola dovrebbe ripartire da zero, da anni andiamo dicendo che la Piana Metropolitana ha un’ultima occasione storica per percorrere la sua “peculiare” transizione ecologica. Ed è quella di veder finalmente messo in opera il Parco Agricolo della Piana. Una suggestione questa, lungimirante e assai utile a declinare la ripresa e la ripartenza della Toscana dopo i rigori lugubri della pandemia. Reti ecologiche, micromobilità sostenibile, fruizione turistica verde, sviluppo delle filiere corte in agricoltura sul modello virtuoso di Gran Prato, etc. Insomma, una vera rivoluzione ecologica dell’economia metropolitana. Che è esattamente quello che ci chiede l’Unione Europea con Next Generation EU.