Il consigliere comunale della Lega Salvini Firenze Andrea Asciuti non si vaccina. Lo scrive lui stesso in una lunga e articolata nota nella quale esprime rabbia per quanto sta avvenendo e sottolinea che a suo avviso "lo Stato di diritto è stato ufficialmente cancellato il 22 luglio con l’obbligo del Green Pass". “Vorrei iniziare - sottolinea dunque Asciuti - con una citazione che è circolata in questi giorni, si tratta di un testo dello scrittore ebreo Primo Levi, sopravvissuto al Lager di Auschwitz:
«Non iniziò con le camere a gas. Non iniziò con i forni crematori. Non iniziò con i campi di concentramento e di sterminio. […] Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso. Iniziò con le leggi che distinguevano le persone […] Iniziò con i bambini espulsi da scuola […] Iniziò quando la gente smise di preoccuparsene, quando la gente divenne insensibile, obbediente e cieca, con la convinzione che tutto questo fosse normale.»
Vengono i brividi, perché è proprio quello che sta accadendo, quello che si sta ripetendo. Ormai è ufficiale, dopo un anno e mezzo di imposizioni assurde, dopo un periodo in cui i Governi hanno calpestato i più elementari diritti dei cittadini – garantiti dal Diritto Naturale e dalla Costituzione – lo Stato di diritto è stato ufficialmente cancellato il 22 luglio, una data che resterà nerissima nella Storia d’Italia con l’obbligo del Green Pass che ha, di fatto, instaurato un governo autoritario. Per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale le discriminazioni sono istituite per Legge e lo Stato di diritto viene sepolto dai DPCM e dai decreti legge. Un solo Pensiero è ammesso, tutto il resto viene censurato, criminalizzato e punito. La maggioranza del popolo, purtroppo, si è fatta ipnotizzare dalla propaganda che ha manipolato la Realtà e fatto credere che le ordinanze autoritarie fossero l’unico sistema per uscire dalla crisi.
Contro queste falsità e malvagità io ribadisco il mio NO al Vaccino e mi permetto di elencare, sommariamente, i tanti motivi che portano ad una tale scelta, consapevole e libera. Contro il clima di odio che hanno colpevolmente instaurato, io mi dichiaro rispettoso delle scelte degli altri e vorrei domandare altrettanto rispetto per la mia scelta; libertà per tutti, rispetto per tutti.
In primo luogo mi oppongo perché lo Stato non è padrone del mio corpo e quindi non può trattarmi come una cavia per un vaccino, che in realtà è una terapia genica sperimentale. Mi oppongo perché il vaccino non interrompe l’infezione, io potrei comunque ammalarmi e potrei comunque infettare gli altri. Mi oppongo perché, come è scritto nei libri di Medicina, non si fanno vaccinazioni di massa durante un’epidemia, altrimenti il vaccino seleziona e moltiplica le varianti.
Mi oppongo perché i tamponi hanno un margine altissimo di errore e quindi non permettono di valutare le reali statistiche sul virus. Mi oppongo perché in Italia non si fa farmacovigilanza attiva. Mi oppongo perché faccio prevenzione primaria e perché so che esistono cure sicure e che posso essere assistito da quei bravi medici che vanno oltre i protocolli governativi. Mi oppongo perché già si constatano numerosissimi effetti collaterali immediati, molti gravi, fino alla morte.
Mi oppongo perché non si conoscono gli effetti avversi a medio e lungo termine. Mi oppongo perché le Case Farmaceutiche non si assumono alcuna responsabilità, in altre parole sono le prime a non credere alla sicurezza del loro prodotto. Mi oppongo perché nessun farmaco a mRNA era mai stato autorizzato e perché è molto rischioso che nel mio corpo venga iniettato questo vaccino innovativo. Mi oppongo perché, senza saperlo, potrei essere già immune.
Mi oppongo perché lo Stato non mi fornisce le informazioni che, secondo la Legge, dovrei avere per compiere una scelta consapevole e libera. Mi oppongo perché i vaccini distribuiti in Italia sono realizzati utilizzando, in sede di test e/o di coltura, linee cellulari ricavate da feti abortiti. Mi oppongo perché il Vaccino non è solamente una questione medico-sanitaria, il Vaccino è soprattutto una questione politica, è il simbolo della sottomissione al potere politico che, in modo dispotico, tutti vuole dominare.
“E potrei continuare… la mia posizione non può essere liquidata con l’etichetta sbrigativa no vax. Pur in modo sintetico mi sono sforzato di esporre la mia posizione in modo documentato ed argomentato; spero di ricevere risposte ragionate e non solamente insulti urlati con tutto l’odio possibile”. L’odio fuori controllo – di cui ho parlato nell’ultimo Consiglio Comunale – si basa su un’opera sistematica di disinformazione che procede dall’inizio dell’anno scorso. Di questo clima oscuro potrei dare infinite prove”.
“Le immagini delle piazze che, anche a Firenze, hanno visto persino taluni appuntarsi sulle maglie le stelle di David devono scuotere le coscienze di tutti a cominciare proprio da coloro i quali si definiscono uomini liberi. L’offesa e la vergognosa strumentalizzazione di un dibattito serio e complicato sulla libertà individuale richiedono parole chiare. Ciò che proprio non convince di quelle piazze – spiega il vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – è la retorica con la quale si sventola la bandiera della libertà.
È bene allora ricordare che la libertà per definizione prevede un’assunzione di responsabilità, non è mai gratis, distrugge se stessa se è illimitata. Questa è la ragione per cui chiediamo che lo Stato limiti in qualche misura la libertà assoluta (o l’anarchia), in modo che la libertà di ciascuno risulti protetta dalla legge.
Il fatto che possano esserci sempre dei casi dubbi deve essere considerato positivamente, perché senza lo stimolo di problemi politici e di contrasti di questo genere la disponibilità dei cittadini a battersi per la loro libertà scomparirebbe ben presto e, con essa, la libertà stessa. Ma questo non significa che il dibattito pubblico non debba essere ricondotto a un principio di razionalità, che purtroppo fatico a vedere nelle piazze no-vax, animate per lo più da teorie bizzarre quando non proprio complottistiche e che non sembrano disposte a incontrarsi a livello dell’argomentazione razionale.
Errori vengono fatti continuamente da tutti gli scienziati, senza dubbio compiuti anche nel corso della pandemia, tuttavia è innegabile che i vaccini scoperti e lanciati siano la migliore arma a disposizione per contrastare il virus.
Questo va detto senza indugio e senza esitazione, non contrapponendo ai cosiddetti no-vax e agli scettici del vaccino la bandiera della scienza onnisciente, ma innalzando il vessillo della ragione umana, anche alla luce dei dubbi legittimi, perché non esiste nulla che non abbia potenziali controindicazioni.
Auspico – conclude il vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – che tutti coloro chiamati a rappresentare i cittadini di destra, di centro o di sinistra rigettino qualsiasi ambiguità e dicano chiaramente che la cosa migliore da fare è quella di vaccinarsi, sperando che ciò sia sufficiente ad accelerare l’uscita da questa maledetta pandemia”.
“Un’offesa alla nostra storia e alla memoria il riferimento a Auschwitz. Una presa di posizione sui vaccini da parte di Asciuti che è vergognosa. Asciuti strizza l’occhio ai deliri no vax strumentalizzando una pagina buia della nostra storia. Pare impossibile che qualcuno non abbia ancora compreso fino in fondo quanto abbiamo vissuto. Vaccinarsi non è solo una questione personale ma è una questione collettiva, è un atto di responsabilità per la propria salute ma anche per quella degli altri, per limitare il contagio, per preservare chi non può farlo e corre più rischi di noi, perché immunodepresso o per problematiche sanitarie.
Non comprendere questo dopo più di un anno e mezzo di pandemia e invece insistere con argomentazioni farlocche e ricostruzioni antiscientifiche è inaccettabile. Forse Asciuti ha la memoria corta e non si ricorda quanto abbiamo vissuto, i numeri impressionanti dei contagi, le terapie intensive pieni, il sacrificio del personale sanitario. Se nelle ultime settimane abbiamo avuto una boccata d’ossigeno è grazie alla campagna vaccinale. Ma per difenderci dalle insidie del virus e dalle varianti c’è bisogno di andare avanti speditamente con le vaccinazioni, non di soffiare sul fuoco della propaganda no vax.
Mettere in discussione i vaccini vuol dire non avere rispetto di chi ha sofferto e di chi oggi non è più con noi, di chi non ha potuto accarezzare un proprio Caro negli ultimi momenti di vita, di chi ha dovuto sopportare limitazioni e restrizioni, in nome di un bene comune, la salute. Questo sì che è falsità e malvagità. Non le regole che dobbiamo ancora rispettare perché dobbiamo tutti fare la nostra parte per uscire dall’emergenza sanitaria. Ci fa piacere che alcuni colleghi di partito di Asciuti si siano dissociati ma le contraddizioni restano.
Come Pd siamo fermamente convinti della necessità dei vaccini, dello strumento del green pass, dell’importanza di regole da seguire e rispettare, per la salute di tutti, per la ripartenza dell’economia, per la ripresa, per contrastare il Covid-19” Così Nicola Armentano capogruppo Pd a Palazzo Vecchio.
“Il Consigliere Andrea Asciuti – precisa il Capogruppo della Lega Salvini Firenze Federico Bussolin – parla a titolo strettamente personale. Inoltre la Lega Salvini Firenze prende le distanze in merito ad impropri e offensivi parallelismi tra la vaccinazione e l’Olocausto. La Lega, oggi, è impegnata in Parlamento per apporre modifiche al green pass a Settembre, ponendo anche riflessioni in merito alla vaccinazione per fasce d’età molto giovani. Una attitudine, quella della Lega, lontana – conclude il capogruppo della Lega Federico Bussolin – dall’invito a non vaccinarsi”.
“Citare le tragiche parole con cui Primo Levi descriveva la terribile esperienza di Auschwitz e paragonarlo all’oggi è un parallelismo inaccettabile. Asciuti fa affermazioni gravissime sul vaccino, in un mix di paragoni impropri e odiosi, fake news e interpretazioni pseudoscientifiche e complottiste. È lo stesso Asciuti che presenta atti contro la pillola abortiva e parla del corpo delle donne come di un ‘sarcofago per il feto’, non siamo nuovi a esternazioni a dir poco discutibili e ancora una volta ci troviamo a stigmatizzarle con forza.
Non possiamo accettare che un rappresentante delle istituzioni utilizzi certi toni, cavalcando proteste da condannare senza appello e parlando a vanvera di libertà. Qui si tratta di far prevalere l’interesse collettivo su quello individuale per un obiettivo più alto e fondamentale, uscire dalla pandemia. Se vogliamo recuperare finalmente la normalità il vaccino è l’arma più importante che abbiamo a disposizione. E il green pass è uno strumento necessario per la sicurezza di tutti. Come ha detto il presidente Draghi l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire.
Lo abbiamo detto, ridetto, ripetuto ma evidentemente qualcuno non l’ha ancora chiaro e se quel qualcuno fa parte di un consiglio comunale e rappresenta i cittadini è ancor più grave e inaccettabile” Così Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella e presidente commissione Politiche sociali.