Ancora rischio ghiaccio per quasi tutta la Toscana a causa del rapido calo delle temperature dopo il tramonto, mentre al nord farà la sua comparsa un po' di neve. In serata il termometro si manterrà sottozero anche in pianura su gran parte della regione, in particolare nelle zone interne, per poi aumentare gradualmente durante la notte. In pianura non si sono registrate precipitazioni nei giorni scorsi, di conseguenza la formazione di ghiaccio è prevista solo nelle zone più soggette al fenomeno. A partire dalle primissime ore di domani, domenica 17 gennaio, arriverà anche la neve, con possibilità di nevischio fino in pianura nelle province settentrionali (pisano-livornese, lucchesia, garfagnana e lunigiana, pistoiese) con bassa probabilità di accumularsi al suolo.
Per questi due fenomeni la Sala operativa della protezione civile regionale ha emanato un codice giallo. Quello per ghiaccio interessa l'intera regione, con l'esclusione della costa a sud di Livorno, dalle 21 di oggi, sabato 16, alle 9 di domenica 17 gennaio. Quello per neve interessa solo le province settentrionali, a partire dalla mezzanotte di oggi e fino alle 9 di domani, domenica.
Neanche la neve ha fermato la campagna di vaccinazione contro il Covid19 nell’Azienda USL Toscana centro. Grazie ai tecnici della prevenzione è stato possibile per esempio farlo arrivare nelle strutture territoriali della Montagna pistoiese così da poterlo somministrare agli anziani ospiti delle Rsa, delle residenze per disabili e nelle comunità alloggio (Cap). Stessa cosa è accaduta nell’area mugellana: anche in quelle zone, la presenza delle neve, non ha impedito ai tecnici della prevenzione di raggiungere le strutture.
“In particolare – hanno raccontato gli operatori- è stato particolarmente impegnativo superare il passo dell’Oppio per raggiungere Gavinana, e quindi la Fondazione Turati, e recapitare le 65 dosi vaccinali per immunizzare gli ospiti”.
Stamani si sono verificati assembramenti a Vallombrosa, mentre il settore economico della montagna in ginocchio.
"Stamani -spiega il consigliere metropolitano di Forza Italia Paolo Gandola- sono stato avvisato da alcuni residenti di Tosi e così mi sono recato nella riserva naturale di Vallombrosa nel comune di Reggello. Sono rimasto stupefatto,con centinaia di persone e famiglie, che, tra assembramenti vari e spesso senza i dovuti dispositivi di protezione individuale, erano dediti amabilmente allo sport dello slittino e del bob".
"È un fatto che in sè non ha niente di grave se non fossimo ancora nel bel mezzo della seconda ondata dell’emergenza sanitaria -aggiunge il consigliere comunale di Reggello Marco Piccardi- occorre evidenziare l’assenza di controlli da parte delle autorità territoriali che avrebbero potuto sorvegliare, chiedere di mantenere un maggior distanziamento e richiedere di indossare la mascherina. Fa specie pensare che siano tollerate situazioni del genere quando migliaia di imprese del settore della montagna sono bloccate da mesi, di più, letteralmente in ginocchio.
Le autorità territoriali, come città metropolitana, regione Toscana e Comune di Reggello dovrebbero lavorare costantemente per evitare che situazioni tanto pericolose quanto scriteriate avvengano alla luce del sole. Situazioni del genere, oltre che sbagliate, non possono che esasperare profondamente gli animi e approfondire il malcontento degli operatori della montagna, per una stagione mai iniziata, che così sono più che beffati".
Il 2020, che a livello europeo è stato l'anno più caldo, in Toscana si piazza al quinto posto, a pari merito con il 2019, con una temperatura media superiore di quasi un grado (+0.8 °C per l’esattezza) sopra la media del periodo 1981-2010, il trentennio più recente preso a riferimento a livello mondiale per il calcolo delle medie. E’ quanto si legge nell’infografica che il Consorzio Lamma ha pubblicato su Internet, presentando i dati meteo salienti dell'anno appena passato. Le piogge nel 2020 risultano invece nella media, ma con un andamento irregolare: il deficit iniziale ha infatti trovato un pareggio grazie alle abbondanti precipitazioni di dicembre, mese in cui ha piovuto oltre il doppio della media (e risultato poi il dicembre più piovoso dal 1955, anno di inizio delle registrazioni con metodologie moderne); novembre invece, teoricamente quello più piovoso, è risultato il mese più ‘asciutto’.
E le temperature? Sono state sopra la media quasi in ogni mese; quello davvero sotto la media è stato ottobre (-1.2 °C). Il giorno più freddo è risultato il 7 gennaio, quello più caldo il 1 agosto.