Un fronte compatto in Palazzo Vecchio composto da La Scaletti, la Firenze viva, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Firenze Riparte a Sinistra e Gruppo Misto critica aspramente la gestione del Maggio. Il passaggio dalla manager Francesca Colombo al Commissario Bianchi non sembra aver risollevato le sorti della prestigiosa istituzione.La precedente accusa alla gestione Colombo fu quella di aver vivacchiato con il pilota automatico inserito, dopo aver messo mano ai compensi, ritoccando gli stipendi della Direzione ed organizzando trasferte a caccia di fondi mai pervenuti.
Per la maggioranza oggi procede tutto secondo un progetto definito, ma l'opposizione davanti ai continui richiami al Commissario, sembra non aver capito bene quale sia questo progetto.Dopo la commissione Cultura anche la commissione Controllo boccia la mozione dell’opposizione che al Sindaco chiedeva coerenza dopo che lo stesso aveva preso le distanze nei confronti del Sovrintendente della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino relativamente all'ipotesi di allontanare il Maestro Mehta.
Prima il buco lo coprivano i fiorentini ed oggi? Negli ultimi anni il "Carrozzone" non è andato avanti da se' ed ha perso pezzi dall'amministrazione al corpo di ballo, ha perso anche l'ex Teatro Comunale trovando però un Teatro dell'Opera degno di una capitale europea. L'ex sindaco Renzi era andato giù pesante sulla Fondazione lirica definendola un peso economico troppo pericoloso per la città, uno stipendificio in cui la precedente classe politica aveva inserito nomi senza avere i numeri. Dopo il ridimensionamento necessario per porre fine ad una emorragia spaventosa che aveva fatto scappare fino all'ultima piastrina, i grandi e presunti soldi privati non sono arrivati, a quanto pare gli investitori non vedono nel Maggio un bene di buon rendimento. A chi spettava migliorare l'immagine del prodotto?"Se il Sindaco è dovuto intervenire per evitare che il sovrintendente, esercitando le funzioni che gli sono proprie, agisse nei confronti del Maestro Mehta, altrettanto ha dovuto fare il consiglio comunale votando all’unanimità una mozione che invitasse a sanare l’ingiustizia nei confronti di due ballerini del Maggio senza dimenticare le posizioni durissime della senatrice Di Giorgi rispetto all’abolizione del corpo di ballo e della mancata trasmissione di informazioni relativamente alle varie scelte del sovrintendente. Tutte queste ingerenze rispetto all’operato di Bianchi che non possiamo non leggere come delegittimazioni – sottolineano i consiglieri – evidenziano chiaramente una crepa nel necessario clima di fiducia tra i vari livelli di governo che tra l’altro finanziano pesantemente il maggio e il sovrintendente. A questo si aggiunge che il sovrintendente non era presente, disattendendo un altro dei suoi compiti statutari all’incontro con il supercommissario Pinelli che tra le altre cose ha fatto notare il mancato rispetto del pareggio di bilancio ancor più grave sapendo che il Maggio ha ottenuto il contributo economico più alto di tutte le fondazioni lirico sinfoniche. Senza considerare lo scarsissimo contributo che il sovrintendente è riuscito ad ottenere dai privati. Sentiamo ancora vicini gli echi del passato – concludono i consiglieri dei gruppi d’opposizione – e troppe similitudini ci spingono ad essere preoccupati.
Dopo la Colombo anche Bianchi sembra essere figlio di una scarsa lungimiranza nella scelta della guida di una delle più importanti Istituzioni culturali della nostra città".Chi è alla guida? La paura è dunque quella che il pilota chiamato a condurre la fuoriserie, se continuamente ripreso e richiamato sui propri passi, possa inserire nuovamente il pilota automatico.