Le minoranze chiedono un Consiglio comunale sul rischio idraulico

La richiesta dei consiglieri di FDI, FI, Lega, Lista Schmidt, IV, FD, SPC, M5S e Gruppo misto. Favorevole anche AVS

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 Marzo 2025 21:27
Le minoranze chiedono un Consiglio comunale sul rischio idraulico

Firenze– “Alla conferenza dei capigruppo di oggi, abbiamo avanzato come minoranze unite la richiesta di un Consiglio comunale per aver modo di affrontare tutti i temi connessi al rischio idraulico e all’emergenza climatica, che però non devono essere affrontati solo all’indomani di determinati tragici eventi, posto che ormai l’emergenza climatica è strutturale e colpisce anche il nostro territorio.

Per affrontare allora in modo organico questa situazione e tutte le questioni ad esso collegate (compreso il tema degli indennizzi e le procedure per ottenere i relativi ristori), chiediamo lo svolgimento di un intero Consiglio comunale, dando così la giusta e continua attenzione ad obiettivi importanti e non più procrastinabili per la nostra comunità. Ringraziamo ancora tutti coloro che in questi giorni si sono prodigati per soccorrere le popolazioni colpite, a cui va la nostra solidarietà e vicinanza”.

“Alla luce della grave ondata di maltempo, che non è né la prima né sarà l’ultima, chiediamo risposte alla Giunta su due punti dirimenti per la collettività: in primo luogo, ci deve essere un piano che, partendo dell'esistente, per le opere infrastrutturali così da ridurre gli effetti del rischio idrogeologico e, in seconda istanza, serve l’azzeramento della burocrazia per l'ottenimento dei ristori. Per discutere anche di questo abbiamo chiesto un Consiglio straordinario. Per evitare che si continui a inseguire il maltempo, è il momento di dare una svolta: serve un esame serio degli investimenti, riordinando le competenze, dunque una facilitazione dei rimborsi” Così Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt.

Approfondimenti

«Le opere dell’uomo questa volta hanno contrastato efficacemente e hanno vinto sulle forze della natura ha detto il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani stamani, ai microfoni di Lady Radio -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Ci sembra un'uscita quantomeno infelice. Siamo in guerra con la natura? Che senso ha? Davvero non si vuole cogliere la necessaria nuova consapevolezza di un modello di sviluppo sostenibile?

Proporremo una mozione per sviluppare un sistema di comunicazione istituzionale che eviti sovrapposizione e sappia strutturarsi in modo autonomo rispetto alle piattaforme digitali private (privati sono anche i sistemi di aggiornamento sui principali canali di messaggistica). Tra un'ordinanza e l'altra tante persone si sono ritrovate in un'incertezza che in alcuni casi ha riportato la memoria al periodo pandemico.

Le emergenze sono destinate a ripetersi. Alla politica non spetta solo aiutare la gestione, ma prevenire le risposte e capire come evitare i problemi, senza limitarsi ai giusti e comprensibili ringraziamenti. La Protezione Civile deve dialogare con il mondo dell'università e della ricerca, con investimenti del pubblico che preparino a convivere con eventi che rischiano di ripetersi in modo sempre più frequente.

Non è andata bene. Poteva andare peggio? Questo non toglie la necessità di leggere con attenzione le dichiarazioni delle diverse autorità di competenza, soprattutto su quanto c'è da fare. Aggiungiamo che tra queste ci sono anche quelle relative al rischio che la nuova stazione dell'Alta Velocità diventi una cassa di espansione di fatto».

“Oggi in aula abbiamo potuto ascoltare il dibattito dopo le comunicazioni della Sindaca Funaro circa la gli effetti della crisi climatica che abbiamo vissuto nelle giornate di venerdì e sabato” dichiara il Consigliere di AVS Ecolò Vincenzo Pizzolo “Nel mio intervento ho sottolineato l'importanza delle infrastrutture di prevenzione e regolazione che hanno fatto sì che la situazione da critica non diventasse tragica, come il Lago di Bilancino o le casse di espansione, sottolineando la differenza, invece, da quelle infrastrutture che si vogliono realizzare in aree alluvionali che andrebbero ad appesantire ulteriormente un territorio già fragile”.

“Nel mio intervento – prosegue Pizzolo – ho fatto un appello a Sindaca e a tutto il Consiglio Comunale. Gli 800 miliardi del REARM Europe destiniamoli ad un grande piano di messa in sicurezza del territorio europeo a rischio idrogeologico. Solo con grandi investimenti, che devono andare ben oltre la dimensione comunale, si affronterà il cambiamento climatico per quello che oggi è”.

“La lotta al dissesto idrogeologico rappresenta una priorità assoluta. Per questo dobbiamo evitare che i fondi di coesione, nel prossimo Bilancio comunitario, diminuiscano. Come ha evidenziato di recente Mario Draghi nel Rapporto sulla competitività europea, la coesione non è alternativa alla competitività. Dobbiamo chiedere con forza che il prossimo Bilancio UE preveda risorse per la sicurezza e la sostenibilità dei nostri territori”. Così Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, nel corso del suo intervento alla giornata di studio della Fondazione Istituto per l’Economia e la Finanza Locale a Firenze dedicata alla sintesi del dibattito in corso sulle prospettive finanziarie dell’Unione europea nel periodo post 2027, con particolare riferimento alla riforma della politica di coesione territoriale, co-finanziata dal bilancio dell’UE.

Nel corso della giornata sono stati presentati anche i risultati del Progetto DYNAMIC (Dynamic and interactive and Platform for citizens' involvement in European policies), un’iniziativa finanziata dalla Commissione Europea e gestita da un ampio partenariato (IFEL, Comune di Vicchio, Toscana Formazione, Cultura REPublic, Bluebiloba, Markora) con cui sono state coinvolte le comunità locali, aumentando con un approccio innovativo e partecipativo la consapevolezza dell’importanza di questa politica per i cittadini.

In questo contesto il presidente del Consiglio ha evidenziato come “la politica di coesione non rappresenti solo un valore sociale, ma sia la base stessa della competitività europea. Questa coesione competitiva deve essere il nostro obiettivo, attraverso investimenti mirati in infrastrutture, capitale umano, istituzioni locali forti e sviluppo sostenibile”. “Il Progetto DYNAMIC rappresenta perfettamente questa filosofia – ha proseguito Mazzeo -, coinvolgendo cittadini e amministrazioni locali e rendendo tangibile l’impatto positivo delle politiche europee”.

Nel ringraziare il sindaco di Firenze Sara Funaro e il direttore di ANCI Toscana Simone Gheri, il presidente del Consiglio regionale ha evidenziato come la politica di coesione rappresenti da sempre “un pilastro essenziale del progetto europeo, una forza motrice per lo sviluppo equo, inclusivo e sostenibile dei nostri territori. Tuttavia, non possiamo ignorare che l'Europa si trova oggi ad affrontare sfide straordinarie: la crisi energetica, la transizione digitale, il cambiamento climatico e le tensioni geopolitiche rendono ancora più urgente la necessità di una risposta comune, ambiziosa e solidale”.

“Proprio per questo – ha proseguito - nel corso di un recente dibattito con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, abbiamo ribadito con forza che i futuri fondi di coesione dovranno continuare ad essere gestiti con un approccio decentrato, valorizzando pienamente le specificità locali. Solo così si possono ridurre realmente le disuguaglianze e realizzare investimenti efficaci, capaci di rispondere tempestivamente alle emergenze locali e alle sfide globali”.

Mazzeo ha poi elencato le risorse a disposizione della Toscana nel periodo 2021-2027: oltre 2,5 miliardi dai Fondi europei, 1,2 miliardi dal Programma FESR per la competitività delle imprese, l'innovazione tecnologica e la transizione verde, e 1,1 miliardi dal Programma FSE+ per interventi sociali, inclusivi e per sostenere le persone più vulnerabili. “Ma questi non sono solo numeri astratti, toccano la vita delle persone” ha affermato ricordando l’iniziativa della Toscana Nidi Gratis (finanziata con il fondo FSE+) che solo l’anno scorso ha coinvolto oltre 14 mila bambini.

Ma ridurre le disuguaglianze, intervenire con tempestività in caso di emergenze come quella che ha coinvolto la Toscana appena poche ora fa, serve semplificare e snellire le procedure amministrative. Serve, continua Mazzeo, “rafforzare ulteriormente la Governance multilivello.

Le politiche di coesione sono davvero l’unico strumento capace di avvicinare l’Europa ai territori e ai cittadini, per questo dobbiamo sempre di più valorizzarle e usarle sempre meglio”.

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