FIRENZE– Risorse per la cassa integrazione in deroga per chiudere il 2014 e garantire la copertura di tutto il 2015. Ricerca, tramite l'apertura di un tavolo al ministero, di una soluzione per i Centri per l'impiego gestiti, fino ad oggi, dalle Province. Questi, in estrema sintesi, gli esiti dell'incontro che si è svolto ieri al Roma fra la delegazione della Conferenza delle Regioni guidata dall'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, coordinatore in materia di lavoro e il ministro del lavoro Giuliano Poletti. "Abbiamo offerto al Governo – spiega Simoncini - tutta la nostra collaborazione per la soluzione dei problemi sia relativi alla cassa integrazione che per i centri dell'impiego, al fine di seguire un percorso comune che superi le gravi situazioni presenti".
Ammortizzatori sociali
"Siamo andati dal Ministro – prosegue Simoncini - chiedendo che si arrivasse rapidamente all'emanazione del decreto che permettesse di coprire tutto il 2014, superando così le situazioni di difficoltà che vivono decine di migliaia di lavoratori. Al tempo stesso abbiamo chiesto anche che si attivino le risorse del 2015, sottolineando che siamo già ad aprile. Il Ministro ha presentato le misure che intende mettere in atto, finalizzate all'emanazione, nelle prossime settimane, di un decreto che copra tutte le domande che le Regioni hanno ferme per mancanza di risorse".
L'atto del ministero metterebbe a disposizione delle regioni dai 480 ai 500 milioni per chiudere tutto il 2014. Nei prossimi giorni si svolgeranno incontri ravvicinati bilaterali tra le Regioni e il ministero del lavoro per la puntuale definizione del riparto. Coperture per il 2015 L'assessore Simoncini, a nome delle Regioni, ha chiesto che insieme al decreto per il 2014 venga emanato il decreto che attribuisce le risorse per il 2015. "Il Ministro Poletti ha assicurato che nel bilancio dello Stato ci sono le risorse per coprire tutto l'anno.
Ragione in più per far presto. Questo decreto, quindi, permetterebbe alle Regioni di cominciare ad autorizzare la Cig a quelle aziende che ne hanno fatto richiesta dall'inizio dell'anno. Il Ministro si è riservato di dare una risposta in merito, pur ritenendo ragionevole la richiesta da parte delle Regioni".
Centri per l'impiego
Per quanto riguarda invece la riorganizzazione dei Centri per l'impiego, l'incontro è servito per ribadire la fortissima preoccupazione per il loro futuro e per mettere in rilievo l'emergenza nella quale si trovano quasi tutte le Province. "I servizi per il lavoro – afferma Simoncini – si trovano oggi in una situazione di limbo, grazie al combinato disposto della riforma delle Province e del Jobs act. Molte Province denunciano il rischio che, nelle prossime settimane, possano trovarsi nella impossibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti, con il conseguente blocco delle attività di questi servizi, fondamentali per il lavoro e per il sostegno all'occupazione".
La Conferenza delle Regioni ha consegnato al Ministro un'ipotesi di riordino dei servizi per il lavoro che pun ti sia ad un rafforzamento del livello centrale di coordinamento delle politiche del lavoro, sia al mantenimento a livello territoriale di questi servizi. Il ministro ha fatto le sue valutazioni e l'incontro si è concluso con l'attivazione di un tavolo di confronto ravvicinato per arrivare a una ipotesi di proposta condivisa da presentare a Governo e Conferenza delle Regioni.Portare avanti le istanze dei quattordici lavoratori in mobilità a seguito alla chiusura del magazzino di Mondadori Education di Signa.
Si è tenuto questa mattina, nella sala Montanelli della Regione Toscana, la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione dei lavoratori: alla conferenza erano presenti Riccardo Alessi, Andrea Orsi e Gabriele Zuti Giachetti della RSU di Mondadori Education, Emma Picconcelli ed Elisa Romoli dell’agenzia formativa Change e Paolo Bambagioni, consigliere regionale.
Assente, per motivi di salute, Sara Ambra, vicesindaco del Comune di Signa. Dall’estate scorsa, quando l’azienda ha comunicato la chiusura della sede signese, il Comune di Signa e i sindacati dell’azienda stessa si sono mossi per tutelare la sorte dei lavoratori, anche attraverso incontri con agenzie di supporto alla ricollocazione professionale accreditate dalla Regione Toscana. L’obiettivo è infatti consentire agli ex dipendenti, che dal 31 dicembre scorso sono ufficialmente senza lavoro, di accedere al contratto di ricollocazione per lavoratori in mobilità (istituito dal comma 215 dell’articolo unico della legge di stabilità 2014) che attinge all’apposito Fondo per le politiche attive del lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il decreto, entrato in vigore da gennaio, propone un metodo sperimentato con successo in Olanda, che permetterebbe agli ex lavoratori dell’azienda di intraprendere un percorso, coordinato dalla Regione, di formazione e reinserimento professionale attraverso l’agenzia Change di Firenze, che si è resa disponibile a dare avvio al progetto in Toscana.
Il ruolo della Regione è fare da intermediario per la richiesta dei fondi statali: una volta ottenuti, questi potranno essere convertiti in voucher da destinare ai lavoratori che andranno a coprire le spese per l’outplacement, ovvero l’assistenza intensiva nella ricerca del nuovo posto. «La Regione Toscana ha svolto in questi anni un lavoro intenso per portare avanti tutte le forme di politica attiva a tutela dei lavoratori – commenta Paolo Bambagioni –.
Relativamente alla vicenda Mondadori, da parte mia seguirò personalmente l’evolversi della situazione per garantire a queste persone il massimo aiuto possibile da parte della Regione. L’accesso al contratto di ricollocazione per lavoratori in mobilità può essere, in questo caso, uno strumento davvero fondamentale per ridare una prospettiva occupazionale concreta».
Via libera dal governo al riconoscimento di area di crisi complessa per Livorno e i comuni dell'area. L'annuncio è stato fatto oggi dal vice ministro per lo sviluppo economico Claudio de Vincenti nel corso dell'incontro al quale hanno partecipato l'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, i rappresentanti di Provincia, Comune di Livorno, Comune di Collesalvetti e di Rosignano e le organizzazioni sindacali. Il viceministro, che si era impegnato a confrontarsi col MinistroGuidi sulla possibilità di garantire il riconoscimento in occasione nell'ultimo incontro con il presidente Rossi, ha informato che la decisione politica è stata positiva ed ora gli uffici del ministero stanno lavorando alla procedura necessaria per arrivare al decreto.
Con l'occasione de Vincenti ha anche annunciato che gli incontri programmati per domani per l'accordo di programma sono stati rinviati alla prossima settimana a causa delle oggettive difficoltà a dare risposte conclusive sulla quota di finanziamento nazionale per la Darsena Europa in relazione al cambio del ministro per le infrastrutture, risposte che potranno essere date in occasione del prossimo incontro. "Non posso che esprimere grande soddisfazione – ha detto l'assessore Simoncini al termine dell'incontro – per una decisione che accoglie la richiesta da tempo avanzata dalla Regione.
Il riconoscimento corona una lunga stagione di impegno e ci mette ora in grado di utilizzare anche tutti gli strumenti previsti dalla normativa nazionale per il rilancio dell'area di Livorno. Su questo abbiamo già fatto una parte di percorso, stanziando 200 milioni per la Darsena Europa,5 milioni per il polotecnologico-incubatore di impresa, 9 milioni per lo scavalco tra porto e interporto, 10 milioni per il sostegno ad imprese che investiranno nell'area livornese, abbattimento dell'Irap per chi investe nell'area di crisi, premialità su tutti i bandi".
Sarà convocato di nuovo subito dopo Pasqua il tavolo presso il ministero dello sviluppo economico per il call center People Care di Guasticce, Livorno. E' quanto deciso al termine dell'incontro al quale hanno partecipato stamani a Roma il vice ministro allo sviluppo economico Claudio De Vincenti, l'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini insieme ai rappresentanti dell'azienda e delle istituzioni (Provincia e Comune di Livorno, Comune di Collesalvetti), dei sindacati e della rappresentanza aziendale. Nel corso dell'incontro è stato preso atto della riconferma, da parte dell'azienda, dell'impossibilità di dare continuità alla commessa di Seat. Il vice ministro De Vincenti ha preso l'impegno di verificare l'eventuale disponibilità di altri soggetti a proseguire nell'attività a Guasticce per salvaguardare l'occupazione.