Kinder: nuova polemica su sorpresine e rischio di soffocamento

L'accusa è la stessa ripetuta negli anni: "Le sorprese all'interno sono pericolose"

Antonio
Antonio Lenoci
18 dicembre 2015 15:35
Kinder: nuova polemica su sorpresine e rischio di soffocamento

Era già accaduto nel 1997 perché "In America la legge impone che i giocattoli non contengano parti piccole al punto da poter essere ingoiate dai bambini al di sotto dei tre anni", così scrissero i quotidiani davanti allo sguardo sbalordito di molti genitori italiani appassionati di ovetti, quasi quanto i figli. Oggi "La Consumer Product Safety Commission degli Stati Uniti ha bandito dai supermercati degli Stati Uniti l'uovo di cioccolato Kinder a causa delle sorprese al suo interno.

CPSC avverte i rivenditori che il prodotto in commercio è vietato negli Stati Uniti e che deve essere rimosso dagli scaffali dei negozi" rende noto lo Sportello dei Diritti.

Nell'agosto 2008 Aduc Salute si occupa del problema "La Germania vuole mettere al bando il Kinder sorpresa. Nonostante l'enorme successo che da anni riscuotono tra bambini e adulti, i famosi ovetti sarebbero fuori dagli standard di sicurezza. La proposta è stata avanzata dalla Commissione Salute del Parlamento. Mettere nello stesso prodotto un alimento e materiali non commestibili, come le sorprese contenute negli ovetti, sarebbe un pericolo per la salute.

"I bambini non possono capire la differenza tra un giocattolo e il cibo", si legge in un'intervista di Miriam Gruss, membro della commissione parlamentare, pubblicata sul quotidiano Die Welt. Nel frattempo un portavoce per la Ferrero, l'azienda italiana produttrice di Kinder sorpresa dal 1974, ha riferito che si tratta di un provvedimento ingiustificato in quanto le sorprese sono contenute in una capsula gialla e quindi separata dall'alimento".Dagli anni '70 ad oggi il mercato degli ovetti si è impossessato di vaste fette di pubblico arrivando a proporre persino confezioni estive e ceste natalizie, senza contare i collezionisti sparsi in tutto il mondo e la popolarità accresciutasi soprattutto in questo periodo storico in cui il Vintage è celebrato come una reliquia del passato.

Non solo i personaggi integri (già montati), e quelli da montare, ma persino i foglietti illustrativi hanno un loro interessante mercato di compravendita e scambio.

 "Già nell'agosto del 1997 e ad aprile 2006, CPSC ha condotto un richiamo di queste uova, disponendo il sequestro di 15mila ovetti - ricorda oggi Giovanni D'Agata presidente dello Sportello dei Diritti - la Ferrero non si oppose ricordando che 90 Paesi approvano la commercializzazione dei prodotti, ma per bambini dai 3 anni in su.

L’azienda, difendendosi dalle accuse, ha sottolineato che finora non ha ancora registrato una vittima dopo milioni e milioni di uova Kinder vendute in tutto il mondo e che per aggirare il pericolo ha creato contenitori in grado di non essere aperti a bambini così piccoli". "Per gli Usa - evidenzia Giovanni D'Agata - il problema si riproporrebbe una volta aver montato la sorpresa. Il bambino può soffocarsi ingerendo le parti del giocattolo. La CPSC chiude il comunicato stampa dell'allerta pubblicata sul suo sito istituzionale con una raccomandazione: "Consumers who have purchased this product should immediately take them away from young children"/"I consumatori che hanno acquistato questo prodotto dovrebbero immediatamente portarli lontano dalla portata dei bambini".Sfruttiamo il ritorno sulle cronache di questa polemica per suscitare una riflessione: davanti all'ipotesi di scartare l'ovetto di cioccolato al latte, sareste pronti a rinunciare alla sorpresa?

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