Firenze– Massimo Lucchesi è morto oggi, 29 luglio 2023, all'ospedale di Careggi, dopo una malattia che aveva cominciato ad affliggerlo da qualche mese. Aveva 71 anni. Era un appassionato della professione e di studi teologici.
Massimo era stato presidente del Consiglio dell'Ordine della Toscana dal 2004 al 2010 e vicecapo-redattore della redazione regionale della Rai. Giornalista cattolico, aveva cominciato a lavorare all'Osservatore Romano, poi si era avvicinato alla politica, lavorando nel Gruppo Dc del Consiglio regionale della Toscana per poi approdare alla Rai. Molto legato a "Supplemento d'anima", pubblicazione di monsignor Gastone Simoni, e collaboratore di Toscana Oggi.
Il presidente dell'Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, e tutti gli organismi dirigenti, addoloratissimi, partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa di Massimo Lucchesi. In particolare si stringono alla moglie, la cara collega Tiziana Missigoi.
“Con Massimo Lucchesi se ne va un signore vero della penna e si chiude un’altra pagina del giornalismo elegante della Toscana”. Esprimendo il suo cordoglio, così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commenta, addolorato, la notizia della scomparsa del giornalista Massimo Lucchesi.
“Grande umanità e grande professionalità – continua Giani – sempre misurato, ho ancora negli occhi i suoi servizi appassionati su una delle materie che padroneggiava, l’enogastronomia, così come la lucidità dei suoi interventi in cui esprimeva al meglio le proprie doti di commentatore, sulla politica così come sui temi ecclesiali e religiosi. Con vicinanza mi stringo alla famiglia e alla moglie, Tiziana Missigoi”.
“Con la scomparsa di Massimo Lucchesi, già presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, la Toscana perde una voce libera, competente, rispettosa e cordiale. Alla sua famiglia, ai colleghi della Rai, dell’Associazione stampa e dell’Ordine professionale, va tutta la vicinanza e il profondo cordoglio del Consiglio regionale”. Così il presidente Antonio Mazzeo appresa la notizia.
Il presidente ricorda Lucchesi come “amico. Ho avuto modo di conoscerlo e incontrarlo più volte apprezzandone le grandi doti umane e professionali. Ci ha accompagnato per anni nel racconto della nostra splendida regione. Mancheranno le sue lucide intuizioni e quel suo essere sempre garbato”.