In scena un testo teatrale firmato Spadolini

"La follia di uno Zar (Ivan il terribile)" domenica 9 novembre al Pian dei Giullari con Ugo De Vita

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 Novembre 2025 09:22
In scena un testo teatrale firmato Spadolini

Firenze, 8 novembre 2025 - Nell’ambito del Centenario della nascita di Giovanni Spadolini, domenica 9 novembre alle ore 18,45, nelle sale della Biblioteca Spadolini Nuova Antologia - Via Pian de’ Giullari 36° - debutta in prima italiana assoluta “La follia di uno Zar (Ivan il terribile)”, dramma in cinque atti scritto a quattro mani da un giovanissimo Giovanni Spadolini e dall’amico e compagno di studi Giulio Cattaneo.Si tratta dell’unico testo teatrale firmato dallo statista, un “peccato d’adolescenza” attraversato dall’eleganza e dalla leggerezza che lo avrebbero poi distinto nella vita pubblica.

L’interesse nacque sui banchi della seconda ginnasio, quando i due quindicenni s’innamorarono della vicenda dello zar sanguinario Ivan, narrata da Aleksej Tolstoj — non il celebre autore di “Guerra e pace”, ma un drammaturgo e narratore russo poco conosciuto in Europa — e ne offrirono un’audace riscrittura in quadri brevi e incisivi.

Era il 1940: in seguito tentarono più volte la messa in scena, senza esito, anche perché assorbiti da altri percorsi. Cattaneo era legato da amicizia a Giorgio Albertazzi, che a lungo custodì il dattiloscritto esprimendo giudizi lusinghieri

Tra il Natale 1983 e il Capodanno successivo Spadolini tornò su quelle pagine, pubblicando con Nuova Antologia (Polistampa) in copie anastatiche del dattiloscritto originale. Sembrava imminente il debutto, ancora con Albertazzi protagonista; sopraggiunsero invece difficoltà organizzative e l’allestimento non vide mai la luce, pur suscitando curiosità e consenso tra gli addetti ai lavori.

“Ad oltre quarant’anni da quell’occasione mancata – è il commento di Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini -, la nostra Fondazione invita Ugo De Vita — noto autore, attore e docente universitario — a riportare il progetto in scena, nel rispetto della forma e della sostanza originali: un tempo unico di circa un’ora, con la salvaguardia degli ampi monologhi.”Al suo fianco saranno in scena Massimiliano Cardini, attore fiorentino con esperienze nel cinema per Martone e Sorrentino, Maurizio “Iccio” Brunetti, che ha lavorato con De Vita, Dapporto, Bonetti e Ivana Monti, e la giovane Giulia Guidi, diplomata all’Accademia “Alessandra Garrone” di Bologna.

“È una gioia è una occasione importante per me questo allestimento - spiega Ugo De Vita, che cura anche la regia dello spettacolo - sono davvero grato alla Fondazione e a Cosimo Ceccuti. Un onore tornare alla drammaturgia di questi “ragazzi” straordinari, ma anche di rinnovare l’omaggio a Giorgio Albertazzi, grandissimo interprete della nostra prosa, che diressi nell’Amleto di Luzi, come voce dello Spettro, avendo accanto a me Elisabetta Pozzi, quella che considero la più grande attrice del nostro teatro, che oggi insegna allo Stabile di Genova. Il testo propone temi e argomenti attualissimi, quali gli orrori della guerra e prima ancora i conflitti familiari, con la morte del figlio dello Zar, Giovanni, in scena si accende un autentico falò di sentimenti con accenti a tinte forti della tragedia, in quello che sarà a tutti gli effetti l’esordio teatrale del futuro Presidente del Senato e un tassello della nostra storia culturale, finalmente consegnato alla scena.”

In evidenza