Nel mare magnum della materia medicea, c’è una tematica spesso tirata in ballo da storici e storici dell’arte, poco nota nella sua interezza e quindi mai trattata come tale. È quella relativa alle traslazioni, esumazioni e ricognizioni dei depositi funebri della Dinastia Medici avvenute sia nel mausoleo di Piazza Madonna degli Aldobrandini, a Firenze, sia altrove.
Si tratta di un numero considerevole di operazioni di cui talvolta sfuggono alcuni passaggi e dettagli. Da qui l’esigenza di mettere ordine nei “cassetti” della memoria, tra gli avvenimenti e le storie testimoniate dai manoscritti e riportate nei libri tra il 1467 (data della prima traslazione medicea di cui si ha notizia) e il 2019, integrandole con altre ricerche e poi – per gli eventi più contemporanei – con la pubblicazione di verbali inediti e documenti ufficiali, utili per capire le idee e le azioni di chi ha concepito e condotto le operazioni più recenti.
Nasce così I sepolcri dei Medici, con l’intento di fornire un quadro completo delle traslazioni, esumazioni e ricognizioni delle sepolture medicee, che si articola in tre parti e si dipana attraverso 23 capitoli: i primi 16 costituiscono La storia e vanno dalla prima traslazione di un Medici di cui si ha testimonianza scritta – quella relativa al deposito funebre di Cosimo il Vecchio pater patriae nel 1467 – fino all’operazione di Pieraccini e Genna che si aprì nel 1945 e si esaurì dopo circa un ventennio.
I cinque capitoli successivi rappresentano La cronaca, scritti con un taglio più giornalistico e comprendenti sia il «Progetto Medici» (la più ambiziosa operazione di studio scientifico dei depositi funebri del ramo granducale dei Medici), sia le altre operazioni successive che giungono praticamente sino ai giorni nostri.
Vi è infine una terza parte in cui trovano spazio Due casi emblematici, cioè la ricostruzione documentaria sia della ricerca del luogo di sepoltura della granduchessa Bianca Cappello, sia dei “viaggi” post mortem che il deposito funebre di Cosimo I de’ Medici ha compiuto all’interno (e anche fuori) del complesso laurenziano di Firenze tra il 1574 e il 2004.
In definitiva si tratta di un lavoro che, in quasi 500 pagine corredate da oltre 220 fotografie (molte delle quali inedite) rappresenta 18 anni di studi e che ha che fare non solo con la Storia, ma anche con la genealogia, la politica, l’architettura, le interazioni tra le corti italiane e europee, la medicina, la biologia, la letteratura, la tanatologia, l’arte, l’avvincente mondo delle relazioni umane.
Marco Ferri è nato a Firenze nel 1958 e laureato col massimo dei voti e lode in Storia. Diventato giornalista professionista, dopo 25 anni trascorsi tra un settimanale e un quotidiano, ha lavorato cinque anni come ufficio stampa della Galleria degli Uffizi e del Polo Museale Fiorentino; quindi dal 2017 si occupa di comunicazione per enti pubblici e società private.
Nelle vesti prima di giornalista, e poi di storico, sin dal 2003 si è interessato alla dinastia Medici. In particolare ha seguito da vicino le operazioni di riesumazioni dei Medici che si sono svolte all’interno del mausoleo di piazza Madonna degli Aldobrandini tra il 2004 e il 2019.
L’interesse per i Medici negli anni lo ha portato a scrivere un centinaio di articoli di giornale, una dozzina di articoli scientifici, alcuni libri, tenere numerose conferenze in varie parti d’Italia e a fondare, insieme a Clara Gambaro, “Medicea. Rivista interdisciplinare di studi medicei”.
L’Autore ha anche collaborato con varie testate, tra cui National Geographic Italia per la quale, tra l’altro, è stato co-produttore associato del docufilm Secrets of Florence (Firenze. Le trame del Rinascimento); inoltre nel 2014 ha ideato e curato nella Sala Bianca di Palazzo Pitti la mostra temporanea “Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze”.
Per i tipi di Angelo Pontecorboli Editore ha già pubblicato: Dinastia Medici: Bianca Cappello. Il mistero del luogo di sepoltura della Granduchessa (2017); Firenze e la cioccolata (2017); Storie e leggende del Ponte Vecchio (2018); Firenze in festa. Le tradizioni popolari fiorentine (2019); Alba rosa (2020).