Firenze, 28-11-2020 - Quinta riunione ieri al tavolo di crisi della città metropolitana di Firenze sulla vertenza Hotel Villa la Vedetta, splendida struttura sui viali non lontana dal Piazzale Michelangelo. Un hotel molto amato dai vip.
Presente per la prima volta, come riporta una nota della Cgil Firenze, anche Soges Srl, la società fiorentina presente in città con altre importanti strutture ricettive (tra cui l'hotel del centro tecnico di Coverciano e l'Art hotel e palazzo d'epoca Villa Agape, situato tra Arcetri e l'abbazia di San Miniato) la quale, nel confermare l'interesse al subentro nella gestione dell'albergo, ha abbozzato un piano che garantisce la continuità dell'attività e la piena salvaguardia occupazionale.Si tratta di un fatto di rilievo, salutato positivamente da tutti i presenti, a partire dalla Filcams Cgil e dalle istituzioni (Benedetta Albanese del Comune di Firenze e Lorenzo Zambini della MetroCittà), visto che costituisce indubbiamente un'opportunità forse irripetibile in questo momento per la soluzione della crisi.Nel corso dell'incontro non si sono registrati invece avanzamenti sulla possibile conciliazione della lite che, parallelamente al tavolo di crisi, vede impegnati proprietà (Selva S.r.l.) e precedente gestore (Immofin S.p.A.)."Ad eccezione della proprietà - commenta Maurizio Magi Filcams Cgil Firenze - tutti si sono dimostrati disponibili a rimuovere ogni ostacolo alla separazione dei tavoli, lasciando impregiudicate le rispettive posizioni e i rispettivi diritti su cui nessuno ha intenzione di influire od emettere qualsivoglia giudizio.
Francamente non capiamo i motivi di questa posizione da parte della proprietà e tuttavia crediamo che, qualunque essi siano, debbano essere contemperati all'interesse collettivo che è qui in gioco.Del resto siamo davvero vicini ad una soluzione che non esiteremmo a definire non solo straordinaria per le ragioni già dette, ma anche a forte impatto simbolico per la grave situazione che attraversa l'intero turismo fiorentino. Vorrebbe dire infatti, secondo noi, restituire al territorio quel valore economico e sociale di cui in questo momento, guardando al futuro, ha tra le altre cose maggiormente bisogno: più sostenibilità e meno rendita", conclude Magi.
Prossima riunione al tavolo di crisi il 18 dicembre.