Il gioco d’azzardo patologico rappresenta un motivo di crescente preoccupazione per la salute pubblica: colpisce tutte le fasce della popolazione e può avere conseguenze serie sulla vita e la salute delle persone. Per comprendere a fondo questo fenomeno, il Comune di Firenze invita tutti i cittadini, giocatori e non giocatori, che riceveranno il questionario GAPS Toscana a partecipare allo studio.
GAPS Toscana è una ricerca di rilevazione del gioco d’azzardo patologico a livello regionale, che si propone di raccogliere informazioni epidemiologiche e sociali sulla diffusione di questo fenomeno.
Per partecipare allo studio, è sufficiente compilare il questionario arancione che i cittadini estratti casualmente riceveranno a casa, corredato di una busta preaffrancata per la sua restituzione. La riservatezza delle informazioni fornite è garantita e i dati raccolti saranno utilizzati esclusivamente per fini scientifici.
“Invito i fiorentini a partecipare allo studio GAPS Toscana - ha detto l’assessore a Welfare e presidente della Società della salute di Firenze Sara Funaro -, perché conoscere la diffusione e le dimensioni del gioco d’azzardo patologico nella nostra città è molto importante per contrastarlo. Inoltre, la prevenzione è il primo passo per prevenirlo. I risultati del questionario ci permetteranno di adottare misure mirate di prevenzione e cura”. “Firenze è fortemente impegnata nel contrastare il preoccupante fenomeno del gioco d’azzardo patologico - ha spiegato l’assessore -, che è un problema serio di salute pubblica.
È necessario contrastarlo attraverso un lavoro di rete, dove ognuno fa la propria parte e dà il proprio contributo”. “Come Comune, in collaborazione con la Ausl e le varie realtà dell’associazionismo e del Terzo settore - ha continuato Funaro -, lavoriamo su prevenzione, sensibilizzazione e formazione. E facciamo un grande lavoro anche nelle scuole, perché i più giovani sono i soggetti più a rischio”.
A Firenze, secondo i dati dell’UFC Serd Zona 1, attualmente sono oltre 130 le persone affette da disturbo da gioco d’azzero che sono in carico ai tre Serd della Zona 1; di queste persone più dell’80% sono uomini con un’età media che va dai 40 ai 49 anni. Le donne che si rivolgono al Serd sono in numero minore, ma hanno un’età maggiore: hanno tra 50 e 59 anni. I pazienti in carico ai Serd sono quelli più gravi e presentano solitamente un quadro clinico compromesso, spesso associato ad altri comportamenti di abuso e/o disturbi psichiatrici correlati e a una situazione familiare molto grave.
“Il gioco d’azzardo è un fenomeno preoccupante dei nostri tempi - ha affermato l’assessore -, che riguarda non solo il singolo giocatore, ma anche la sua famiglia e l’intera comunità alla quale appartiene”. L’assessore Funaro fa quindi un appello: “È importante rivolgersi ai Serd alla comparsa dei primi segnali di dipendenza: il gioco d’azzardo può diventare una dipendenza. Essere presi in carico il prima possibile è un passo fondamentale per avere cura, assistenza e riabilitazione”.
“La dipendenza dal gioco d’azzardo è un grave problema di salute pubblica - ha detto la direttrice SerD 1 Firenze Ausl Toscana Centro Adriana Iozzi - e riguarda la singola persona che ne è affetta, ma anche la sua famiglia. I familiari possono rivolgersi a noi anche per avere consulenze gratuite, servizio questo che è disponibile anche in orario pomeridiano”. “Al Serd è presente un’equipe multidisciplinare formata in modo specifico sulle dipendenze comportamentali - ha spiegato Iozzi - sono previsti percorsi di cura e riabilitazione individuali e di gruppo. È previsto anche il coinvolgimento e la presa in carico dei familiari di riferimento. Inoltre, nell’ambito territoriale sono attivi progetti di prevenzione universale e mirata”.