Gioco d’azzardo, i numeri in Toscana

Cresce la raccolta ma meno giocatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 Luglio 2025 18:06
Gioco d’azzardo, i numeri in Toscana

Oltre un milione di cittadini toscani ha giocato d’azzardo almeno una volta nel corso del 2024: attività su cui sono stati investiti più di 8,6 miliardi di euro. Nonostante, negli ultimi cinque anni, siano diminuiti i punti gioco fisici sul territorio – anche in conseguenza delle norme adottate -

e sia diminuito pure il numero delle persone che giocano, continua a crescere la raccolta per il gioco d’azzardo, spinta soprattutto dall’aumento del gioco online, con quasi 950 mila conti gioco attivi. Il Rapporto di ricerca "L'Azzardo nella Regione Toscana" presentato oggi a Firenze non solo offre una fotografia accurata del fenomeno sul territorio, ma consente una riflessione ancorata a prove e dati di fatto sull’impatto delle politiche pubbliche messe in campo attraverso il Piano regionale di contrasto, che si è concluso alla fine dello scorso anno.

Attraverso un’analisi integrata dei dati provenienti dagli studi Gaps (Gambling Adult Population Survey) ed Espad®Italia (European School Survey Project on Accohol and Other Drugs), condotti dall’istituto di fisiologia clinica del Cnr, insieme ai dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei Servizi per le dipendenze (SerD), emergono tendenze e criticità che fotografano un fenomeno in costante evoluzione. Quanto alla crescita del gioco on line, soprattutto tra giovani e giovanissimi, l’indicazione che emerge è la necessita di strategia adeguate di contrasto che solo la collaborazione tra istituzioni, terzo settore e mondo della ricerca pare sia in grado di suggerire.

“L’evento di oggi - commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - ci ha permesso di fare il punto su un fenomeno ancora troppo sottovalutato, anche a livello nazionale, dove si potrebbe fare molto di più per promuovere valori positivi legati alla dimensione sociale e umana delle persone. È un punto che abbiamo ribadito anche in Conferenza delle Regioni, sottolineando come la tutela della salute e della coesione sociale debba venire prima di ogni considerazione di natura economica”.

“È infatti un fenomeno – spiega l’assessore - che ha un impatto profondo, non solo sulla salute delle persone, ma anche sulle reti familiari e sociali. Per questo richiede attenzione e misure adeguate”. “In Toscana – aggiunge - abbiamo messo in campo un piano di prevenzione che portiamo avanti insieme al Cnr di Pisa, alla Scuola Superiore Sant’Anna e ad Anci Toscana. Sul fronte della presa in carico, il lavoro è affidato principalmente ai dipartimenti di prevenzione delle Asl, in stretta collaborazione con il sistema delle associazioni, per rispondere in modo concreto ai bisogni di salute.

È un grande lavoro di squadra che va ben oltre la dimensione sanitaria e per la Toscana è una priorità ”.

I numeriNel 2024 la Regione Toscana registra un aumento significativo nella raccolta complessiva del gioco d’azzardo, che è passata da 6,6 miliardi giocati nel 2019 a 8,6 miliardi giocati nel 2024. L’incremento, in linea con la tendenza nazionale è da imputare principalmente alla crescita del gioco online. La spesa procapite regionale per il gioco d’azzardo ha superato i duemila euro, restando comunque al di sotto della media italiana. Nonostante il canale telematico abbia superato quello fisico in termini di raccolta, in Toscana si giocano ancora 2,4 miliardi di euro tramite apparecchi da intrattenimento (Awp e Vlt).

Sono oltre un milione e centomila i residenti toscani (36,7%) tra 18 e 84 anni che giocano d’azzardo almeno una volta l’anno. Il fenomeno è più diffuso tra gli uomini (42%) rispetto alle donne (31%), con i Gratta&Vinci al primo posto (19%), seguiti da Superenalotto (12%) e Lotto e scommesse sportive (entrambi al 4,6%). Fra questi oltre 110 mila (3,7%) presentano segni di fragilità per un disturbo da gioco d’azzardo e più di 45 mila (1,5%) hanno già un comportamento di gioco “problematico” con caratteristiche tali da necessitare aiuto.

Aumentano infatti, rispetto al 2019, i toscani che si sono rivolti ai Ser.D per disturbo da gioco d’azzardo ed emerge fra questi un cambiamento significativo in termini di età: è triplicata la quota di cittadini tra 15 e 29 anni che si rivolgono ai servizi (nel 2019 rappresentavano il 4,2% dell’utenza, nel 2023 il 13%).

Tale incremento è coerente con l’aumento rilevato dallo studio ESPAD®Italia del gioco d’azzardo tra i giovanissimi, che ha raggiunto i livelli più alti di sempre e mette in evidenza, in coerenza col dato nazionale, un aumento sensibile delle prevalenze di gioco tra gli studenti toscani tra i 15 e i 19 anni: nel 2023 oltre la metà di loro (54,1%) ha riferito di aver giocato almeno una volta nell’ultimo anno, contro il 42,9% del 2019. Ma a destare preoccupazione sono soprattutto gli oltre 6.500 studenti (4%) che presentano comportamenti di gioco problematico, numero in costante crescita rispetto alle precedenti rilevazioni.

“Una tendenza, quella appena descritta, che potrebbe essere correlata, almeno in parte, alla crescente esposizione al mondo del gaming digitale e alla maggiore accessibilità dei giochi online tramite smartphone, modalità che risulta particolarmente diffusa tra i più giovani” afferma la ricercatrice del Cnr-Ifc Sabrina Molinaro, curatrice del Rapporto assieme a Simone Sacco e Claudia Luppi.

I segnali positiviDall’analisi integrata di tutte le informazioni raccolte attraverso la piattaforma Agorà emergono tuttavia segnali incoraggianti: diminuiscono le persone che si sono avvicinate al gioco dall’inizio della “Programmazione regionale delle attività per il contrasto al gioco d’azzardo”, passando dal 38,3% del 2019 al 36,7% nel 2024 e resta stabile il numero di coloro che presentano comportamenti di gioco problematico a rischio di sviluppare un disturbo da gioco d’azzardo.

Questi risultati suggeriscono che i 200 eventi di informazione e prevenzione sviluppati all’interno dei 58 progetti e delle 311 azioni promosse da Regione Toscana all’interno della Programmazione regionale - grazie alla fattiva collaborazione con le tre Ausl, l’Anci, il Terzo Settore e il supporto scientifico dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa - hanno reso possibile arginare l’espansione di un fenomeno così invasivo.

Il portale AgoràIn questo scenario, il portale Agorà Telematica, si conferma uno strumento centrale per il monitoraggio costante non solo del fenomeno attraverso la diffusione di informazioni trasparenti e accessibili, ma anche dello stato di attuazione del piano di contrasto sviluppato dalla Regione, che ha visto concludersi con successo nei tempi previsti l’89,4% delle azioni. Questo prezioso strumento, con oltre 6.500 iscritti, è composto da oltre 400 pagine web che integrano funzionalità della piattaforma, ospitando contenuti strutturati, tra cui tutti gli eventi di prevenzione e contrasto realizzati sul territorio toscano e consente a istituzioni, operatori, giornalisti, cittadini di accedere a dati aggiornati, conoscere le normative vigenti e seguire in tempo reale tutte le attività sul tema promosse sul territorio regionale.

(in collaborazione con l’ufficio stampa del Cnr)

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