FIRENZE– Un fondo di 5 milioni per le imprese colpite da calamità naturali. La nuova linea di microcredito servirà a finanziare prestiti agevolati a tasso zero a favore delle imprese danneggiate da calamità naturali che si trovano nei territori individuati dalla giunta regionale e per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza. A istituirlo è una delibera proposta dall'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, che ha avuto il via libera dall'ultima giunta. Oltre a determinare l'istituzione del fondo, la giunta ha approvato gli indirizzi per l'attuazione della nuova linea di microcredito e, su questa base, dato mandato agli uffici che nei prossimi giorni emaneranno il bando che consentirà agli interessati di fare domanda.
Il bando resterà aperto e potranno fare domanda, entro i sei mesi successivi al verificarsi dell'evento, tutti i territori interessati da calamità che avranno ricevuto il riconoscimento da parte della Regione. Al momento della pubblicazione del bando potranno fare domanda, fra le altre, le imprese delle province di Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Firenze, nonché quelle di Massa Carrara, per le quali è stato già dichiarato lo stato di emergenza. Il bando resta comunque aperto per eventuali eventi che dovessero malauguratamente aggiungersi. "Abbiamo deciso di istituire il fondo - spiega l'assessore Simoncini – in considerazione del ripetersi di eventi calamitosi che colpiscono, con maggiore frequenza rispetto al passato, il territorio toscano.
In tutti questi casi le imprese sono state gravemente danneggiate e con queste l'economia regionale nel suo complesso. L'intervento attivato si basa su un fondo rotativo che potrà consentire piccoli prestiti a tasso zero, di importo variabile da un minimo di 5 mila ad un massimo di 25 mila euro Grazie a questi finanziamenti le imprese di tutti i settori e anche le partite Iva, potranno fare gli investimenti necessari a riprendersi e ripartire". Il fondo, che come si è detto è costituito con un importo iniziale di 5 milioni, sarà gestito da "Toscana Muove". L'agevolazione si rivolgerà sia alle imprese del manifatturiero che del turismo, commercio, cultura e terziario, nonché ai titolari di Partite Iva.Intesa Sanpaolo e le banche del gruppo che operano in Toscana, Umbria e Lazio – Banca CR Firenze e le sue controllate CR Pistoia e Lucchesia, CR Umbria, CR Provincia di Viterbo, CR Rieti e CR Civitavecchia – concedono per dodici mesi la sospensione delle quote capitale dei finanziamenti in corso di ammortamento, già dalla rata in scadenza a dicembre, alle aziende agricole che hanno avuto un danno dal ridotto o mancato raccolto delle olive. Una delle produzioni principali di questi territori – quella olivicola – ha infatti sofferto quest’anno di un calo di produzione mediamente più grave di quello registrato a livello nazionale, pari a -35%.
Il raccolto 2014 infatti è stato condizionato da una fioritura degli olivi non all’altezza delle aspettative ed un’allegagione ostacolata dalle avversità climatiche. Alle anomalie del clima primaverile si è aggiunta un’ estate troppo piovosa che ha creato terreno fertile per attacchi di molti patogeni, prima fra tutte la mosca dell’olivo. I danni creati dagli attacchi di malattie sono stati in prima battuta sulla quantità, ma hanno intaccato anche la qualità del prodotto. In Toscana, seppure la situazione non sia omogenea tra le diverse zone olivicole a causa delle molteplici condizioni microclimatiche, l’annata 2014 ha visto una drammatica discesa della produzione dal punto di vista quantitativo, così come in Umbria e Lazio.
La qualità non sempre in linea con le aspettative ha inoltre ulteriormente scoraggiato i produttori dal raccogliere le olive o sta causando basse rese. L’aiuto del Gruppo Intesa Sanpaolo intende attenuare per dodici mesi il carico di debito assunto dalle aziende produttrici di olive e olio con il raccolto danneggiato da questi eventi. Le aziende, compresi i frantoi, dovranno presentare la richiesta di sospensione delle quote capitale dei finanziamenti in corso presso le filiali del Gruppo presenti in Toscana, Umbria e Lazio, già a partire dal mese di dicembre qualora abbiano subito un sensibile decremento del fatturato per le cause suddette.