A poco più di due anni di distanza dall’entrata in vigore del “decreto anti-rave” i collettivi fiorentini si riuniscono per organizzare una Street Parade 2024 antifascista, antirazzista, transfemminista e anticolonialista. Sabato 27 aprile, dalle ore 15:00, concentramento al parco San Donato (a Novoli) da cui partirà il corteo con destinazione prato delle Cornacchie al parco delle Cascine.
"In una città sempre più ostile ai suoi abitanti, sentiamo l’esigenza di dare un segnale di presenza, rivendicando le nostre pratiche come parte attiva del tessuto sociale e culturale cittadino. Firenze non è solo turismo di massa ma anche una fucina di idee, iniziative, connessioni e reti che ogni giorno lavorano per restare unite e dare un’alternativa alla mercificazione della città. Vogliamo danzare e sonorizzare la città per far sentire la nostra voce e la nostra necessità di riprenderci lo spazio e il tempo per poter progettare insieme un nuovo domani -annuncia il Collettivo Wish Parade- La cultura dal basso troppo spesso viene tagliata fuori e minimizzata dalla narrazione mainstream, ridotta a macchietta e manipolata.
Per questo abbiamo messo nero su bianco i nostri desideri:
- riappropriazione degli spazi pubblici e dei momenti condivisi con un modello economico e sociale adatto alle nostre esigenze. Vogliamo vivere una vita dignitosa, con la possibilità di aggregarci in spazi safer. Vogliamo contrastare i processi di gentrificazione che stanno trasformando Firenze (e non solo) in un parco giochi per turisti, privandoci del nostro diritto all’abitare.
Rifiutiamo la militarizzazione della città e l’ossessione del controllo mascherate come soluzioni al degrado; sappiamo bene che sono soltanto una lotta alla povertà e alla marginalità per fare strada al profitto;
- promozione della cultura dal basso e delle arti contro la tristezza e la monotonia, cercando di dare spazio alle politiche del desiderio contro la mercificazione del divertimento, portata avanti da un modello gestionale piramidale ed etero-normato.
Il mondo della notte e dell’aggregazione hanno bisogno di cura e spazio per essere resi accessibili a tutt* e ripensati in una prospettiva transfemminista. Gli spazi occupati e autogestiti vengono attaccati ogni giorno, andando a soffocare tutte le iniziative che ci permettono ancora di esprimere e condividere in modo libero pratiche e culture differenti;
- la nostra libertà non vale molto se quella degli altri è negata. Siamo a fianco del popolo palestinese affinché il genocidio perpetuato da Israele si fermi quanto prima e rifiutiamo ogni forma di censura che cerchi di silenziare la verità e la nostra solidarietà".