Ad ogni azione.. corrisponde una reazione! No, corrisponde una polemica. E' Firenze, scusate se è poco.La politica "Si è limitata a dire.." e poi "Si è limitata a fare.." mentre in strada ad aprire i tombini ci hanno pensato i commercianti ed i Vigili del Fuoco rassicuravano i residenti sui danni subiti e nei parchi e lungo i viali le forze dell'ordine e i volontari riportavano la calma.La piccola e povera cittadina graziosa e sì carina esce devastata dall'evento meteorologico del 19 settembre, ma segna ancora una volta il record di visualizzazioni.
La grandine ha spazzato via strade, alberi, tegole, tetti, capannoni, persiane, impalcature, bambini con le maestre, opere d'arte, uliveti, vigneti ed ancora ascensori, sale operatorie e turisti. Tutto questo è finito sul web e tutti hanno visto passare l'inferno. Poi hanno premuto Replay e lo hanno visto ripassare, ancora. Sono arrivati sms e telefonate da tutta Italia e dal mondo per chiedere cosa fosse accaduto, fino a tarda sera quando la risposta era oramai "Il sindaco ha detto di non uscire stanotte".Musei fiorentini e statali sono stati chiusi lasciando i turisti a fotografare le strade.All'Orto Botanico, vanto della città, sono crollati alberi pregiati e il direttore affranto: "Niente sarà più come prima".
Disperazione anche per gli agricoltori "Vendemmia distrutta e prossima stagione compromessa". Quando non ci sono vittime è difficile quantificare emozionalmente il danno, ma per una regione che ha rilanciato il settore dell'export vitivinicolo e che punta sull'agricoltura come se fosse la partita della vita, è una catastrofe.A fare da contraltare alla paura e alla disperazione, mentre la Regione Toscana fa l'elenco dei danni milionari e Palazzo Vecchio si ascuga ricordando di aver ricevuto un allarme per "Emergenza Caldo" e non per la "Grandinata molesta", qualcuno sul web esclama "Ma chi vi doveva avvisare, lo Spirito Santo in sogno?" quando si dice imprevedibilità degli eventi.La toscanità ha prevalso ben presto.
Accanto alle immagini drammatiche della "Bomba" abbattutasi sulla città, con gran beffa di Google che alla parola "Bomba" associa termini come Guerra e Terrorismo, sui Social sono apparse le foto della quiete dopo la tempesta.Gli scivoloni dei turisti sul ghiaccio, le strade imbiancate dove si aspettavano "seggiovie" e "funivie" che avrebbero dovuto prendere il posto della Tramvia. Persino i dehor divelti nelle piazze sono diventati l'occasione di poter esclamare "Risolto il problema degli spazi esterni".Il carico lo ha messo il presidente Enrico Rossi postando la foto in cui spazza la neve con il Mocho Vileda attirando critiche ed ulteriori sfottò."Non uscite stanotte" come la Londra di Jack, come la Transilvania di Vlad, come l'America anni '80 dei Gremlins che dovevano stare lontani dall'acqua. Dobbiamo abituarci ai cambiamenti climatici, convivere con una Natura che abbiamo stressato e che adesso presenta il conto.
Servirà a cambiare il nostro stile di vita?