Firenze, 15 febbraio 2024 – È in programma per martedì 5 marzo 2024 alle 17.30 presso l’Auditorium della Scuola “Dino Compagni” il terzo incontro pubblico dedicato ai residenti dell’area di Campo di Marte. Durante l’incontro sarà illustrato il progetto del Passante AV di Firenze con un focus particolare dedicato: allo stato di avanzamento dello scavo e a tutti gli strumenti di monitoraggio previsti per l’opera.
L’incontro, organizzato da Rete Ferroviaria Italiana in collaborazione con il Comune di Firenze, rientra nel progetto “Cantieri Parlanti”, iniziativa del Gruppo FS Italiane (RFI e Italferr) sviluppata in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito della quale si sono già svolte numerose visite presso i cantieri del Passante AV di Firenze e due incontri pubblici.
La fresa Iris, impiegata per lo scavo della galleria pari del Passante AV, ha completato il sotto-attraversamento di via Botticelli e si trova, attualmente, tra quest’ultima e via Fra’ Bartolomeo.
Il crono-programma dello scavo prevede per i prossimi mesi il passaggio da piazza della Libertà (metà aprile 2024) e Fortezza da Basso (metà luglio 2024). Le date potrebbero variare in base a eventuali ulteriori fermi tecnici o interventi di manutenzione straordinaria che si dovessero rendere necessari in corso d’opera.
Le attività di cantiere per la realizzazione della Stazione AV Belfiore procedono regolarmente e, ad oggi, è stata raggiunta una profondità di scavo di circa 15 metri dal piano campagna, rispetto al totale da scavare pari a 27 metri.
Tutte le misure di monitoraggio degli edifici hanno registrato, ad oggi, valori al di sotto delle soglie di attenzione. Esce oggi però in un articolo di Ernesto Ferrara (Repubblica) la notizia dei dissidi tra i dirigenti di Tram SpA e quelli di RFI e Consorzio Florentia.
Lo scavo dei tunnel TAV sotto la sede della tranvia provocherà danni alla sede tranviaria che si sta ultimando in Piazza della Libertà e in viale Spartaco Lavagnini.
Un tecnico consulente del Comitato No Tav Firenze, l’ingegner Massimo Perini, lo aveva detto tempo fa.
"Grazie al Comitato No Tunnel Tav e alla cittadinanza abbiamo più volte sollevato il tema dell'impatto dei progetti per l'Alta Velocità sul territorio, a fronte di discutibili (se non nulli) effetti positivi sulla mobilità -dichiarano Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Vale anche per la tramvia e gli scavi: tre interrogazioni dimostrano che il tema era noto e che l'attuale dibattito manchi di senso di responsabilità. Abbiamo dovuto rilanciare domande precise, ottenendo queste risposte dall'Assessore Giorgietti:
- 26 luglio 2023: «sarà cura di RFI evitare qualsiasi tipo di eventuale cedimento, ricordando che la sede tramviaria è realizzata su di una platea di cemento e quindi è difficile ipotizzare un cedimento delle rotaie»;
- 31 agosto 2023: «la tramvia è da considerarsi esistente rispetto al tunnel TAV e quindi dovrà essere valutata da RFI l'interferenza del tunnel AV rispetto alla infrastruttura esistente.
Per tale motivo sono in corso interlocuzioni tra Ufficio Tramvia e RFI. [...] Un cedimento delle rotaie di 3 centimetri, pur in pendenza di calcoli specifici è da ritenersi non ammissibile con l'esercizio della tramvia»;
- 4 ottobre 2023: tra la Direzione Sistema Tramviario Metropolitano e «RFI si sta sviluppano una interlocuzione in attesa di convocare nuovi incontri specifici sul tema. Ad oggi non ci sono verbali in merito sottoscritti. Relativamente al cedimento ammissibile della sede tramviaria non si hanno parametri precostituiti ma è necessario svolgere una analisi progettuale complessiva che tenga conto di tutti i fattori e determini l'entità ammissibile».
L’Amministrazione precisa di aver risposto alle interrogazioni dei consiglieri Palagi e Bundu in modo corretto e puntuale dando ogni informazione rispetto a un’opera su cui il Comune non ha competenze perché di carattere statale. L’Osservatorio Ambientale, istituito dal Ministero dell’Ambiente e presieduto dall’ingegner Giacomo Parenti, sovrintende all’attuazione dell’opera e alla sua corretta esecuzione sotto il profilo ambientale, le cantierizzazioni e i piani di monitoraggio.
C’è da considerare tuttavia che RFI ha ricevuto due sole segnalazioni formali, per le quali i tecnici incaricati sono intervenuti tempestivamente con un sopralluogo in loco, che non ha evidenziato situazioni critiche e/o significativamente differenti rispetto ai Testimoniali di Stato redatti.
I Testimoniali di Stato in prossimità della linea tramviaria esistente saranno eseguiti con congruo anticipo rispetto al passaggio della fresa mentre, per la linea in costruzione, è stato congiuntamente definito di procedere con il monitoraggio dell’infrastruttura, come avviene attualmente per gli immobili interessati dallo scavo. Per queste attività non è previsto nessuno stop allo scavo della fresa.
Rinnoviamo, quindi, l’invito a inoltrare eventuali segnalazioni all’indirizzo e-mail infopoint.firenze@rfi.it oppure a recarsi di persona presso l’Infopoint di via Circondaria, 32 (orari di apertura: martedì 10:30-13:30 e giovedì 14:00-17:00).