Firenze, 19 febbraio 2025- Federalberghi oggi è scesa in difesa del Testo Unico del Turismo della Regione Toscana.
“Il nuovo Codice del Turismo della Toscana rappresenta il modello regionale di legislazione turistica più avanzato in Italia. Sarebbe un vero errore se il Governo lo impugnasse, come propone di fare il Ministero del Turismo”. Il presidente di Federalberghi Toscana-Confcommercio Daniele Barbetti si allinea “Tra le disposizioni contestate – spiega Barbetti - figura, ad esempio, l’articolo 22 del Codice, che consente alle imprese alberghiere di associare nella gestione anche gli appartamenti ubicati nelle vicinanze. Ci auguriamo che non si intenda ostacolare la possibilità di sviluppare l’offerta ricettiva legale e trasparente, mentre non si muove un dito nei confronti delle migliaia di soggetti che sotto le mentite spoglie delle locazioni brevi esercitano abusivamente l’attività alberghiera”.
“Con il nuovo Codice del Turismo, la Regione Toscana ha messo nero su bianco quella che per noi è una regola d’oro, ovvero “stesso mercato stesse regole”, ponendo un freno alla concorrenza sleale e riaffermando il valore del fare impresa in un settore che finora ha visto fin troppo pressapochismo”, aggiunge Barbetti, “anche nel turismo, sono le imprese a creare vero valore per il territorio, per la ricchezza e per l’occupazione che producono”.“La sacralità della proprietà privata non impedisce forme di regolamentazione della ricettività all’interno delle civili abitazioni, che sono anzi auspicabili a tutela del mercato e dei consumatori”, conclude Barbetti.
"Non avevamo dubbi sull’apprezzamento incondizionato di Federalberghi per il nuovo Testo unico del Turismo della Regione Toscana. Immaginiamo che tutto questo entusiasmo riguardi soprattutto la norma che permette agli alberghi di espandere la propria capacità ricettiva utilizzando civili abitazioni, mentre ai privati che affittano vengono imposti limiti stringenti…” Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence, sceglie l’ironia “In questa legge – dice Fagnoni – c’è un evidente sbilanciamento a favore delle strutture alberghiere.
Assistiamo a un attacco contro gli affitti brevi, a tutto vantaggio degli hotel. Questo non aiuterà il turismo, ma penalizzerà chi offre servizi in modo professionale e regolamentato”“Ma al di là di questo – conclude il presidente di Property Managers Italia - i dubbi di legittimità sul Testo unico sono più che fondati, perché è lo Stato ad avere competenza in materia di locazioni, non le Regioni: interventi simili sono già stati bocciati dai tribunali e ritenuti incostituzionali.
La proposta di impugnativa quindi è sacrosanta e noi confidiamo che sia accolta”.
Oggi su Repubblica compare un articolo dove Francesco Zorgno, Vicepresidente di Rescasa, comunica che con l’introduzione del CIN, ben il 20% di strutture adibite ad affitto breve sono sparite. La causa è da far risalire, molto probabilmente, al fatto che fossero situate in locali non idonei o, altro motivo, che fossero seguite da proprietari saltuari.
“Comunque sia la ritengo un’ottima notizia! Forza Italia apprezza sinceramente che ci sia tutela nei confronti di chi lavora seriamente per ospitare in affitto breve i turisti fornendo strutture curate, a norma e che rispettino tutte le regole igieniche-sanitarie e di sicurezza e che, allo stesso tempo, siano vigenti normative ed interventi di controllo atti a garantire elevati standard qualitativi.
Forza Italia, però, resta contraria all’additare gli affitti brevi come i responsabili dell’overturism e dell’allontanamento dei fiorentini dall’abitare il centro storico, come resta contraria su alcuni aspetti della nuova legge sul turismo approvata in consiglio regionale dove, diversi punti, risultano eccessivamente penalizzanti per gli affitti brevi che, se ben condotti, sono una risorsa innegabile per Firenze” dichiara il capogruppo di Forza Italia Alberto Locchi.