Oggi al Ministero dello Sviluppo economico la società QF, che ha rilevato il sito ex GKN di Campi Bisenzio, ha presentato il suo piano industriale.
“Si tratta di un piano ambizioso, che prevede un investimento di 82 milioni di euro e il ritorno al lavoro, nel corso del 2022, di 120 lavoratori, che saliranno di 40 unità, frutto di assunzioni esterne, nel 2023 - ha detto Vincenzo Renda, che ha partecipato all’incontro per la Segreteria regionale UIL Toscana - La nostra speranza è che il percorso intrapreso, già molto lungo, possa velocizzarsi per trovare finalmente una soluzione. Chiediamo anche che si faccia chiarezza una volta per tutte su chi siano i partner che dovrebbero entrare nell’azionariato di QF. Un dettaglio tutt’altro che irrilevante per il futuro del sito e dei posti di lavoro. Non abbiamo mai preteso di scegliere l’imprenditore. Non fa parte dei compiti del sindacato. Abbiamo però il diritto/dovere di conoscere il nome o i nomi dei futuri acquirenti nell’interesse dei lavoratori e di tutta la comunità”.
“Bene la prospettiva di rilancio fornita dalle linee guida del piano industriale e la salvaguardia di tutti i lavoratori coinvolti. Siamo sulla strada giusta e continueremo ad accompagnare le lavoratrici e i lavoratori in tutte le fasi del percorso che è ancora lungo. Così il presidente Eugenio Giani dopo il tavolo al Mise al quale hanno partecipato il consigliere del presidente per il lavoro Valerio Fabiani, il capo di gabinetto Paolo Tedeschi con sindacati, istituzioni, azienda QF e governo
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"Oggi - prosegue il presidente - è una tappa importante che conferma la possibilità di rilancio del presidio produttivo con nuovi investimenti, ma ci aspettano ancora passaggi e conferme sui quali tenere alta l’attenzione, a partire dalla proroga degli ammortizzatori sociali."
"Si è svolto oggi l'incontro al Mise per la presentazione delle linee guida del piano di reindustrializzazione dello stabilimento QF, ex GKN, di Campi Bisenzio a Firenze, a seguito dell'accordo quadro sottoscritto il 19 gennaio scorso. Per la Fiom l'incontro di oggi è stato un passaggio molto importante per l'attuazione dell'accordo quadro sottoscritto. Le linee guida dovranno essere oggetto di un confronto in sede aziendale per strutturare un piano industriale efficace per la reindustrializzazione e l'occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
E’ indispensabile che sia chiarita in tempi brevi l’identità degli investitori in QF. Infatti la negoziazione per gli strumenti che accompagneranno il processo di transizione deve avvenire insieme agli investitori, ovvero con chi ha la reale responsabilità del futuro piano industriale. Nell'accordo quadro abbiamo individuato due strumenti, come la cassa integrazione ordinaria e la cassa integrazione per transizione. Per poter fare l'accordo sulla transizione è fondamentale il merito del piano.
Il piano industriale per il rilancio dello stabilimento di Campi Bisenzio è stato realizzato in collaborazione con il Consorzio Iris e prevede investimenti per 82 milioni di euro e punta allo sviluppo di azionamenti elettrici integrati e iperdigitali, in un sistema integrato per la realizzazione di automazione industriale, e-drives, robotica e logistica.
In una fase successiva sarà avviata l'elettrificazione di sistemi di trasporto e legati anche al settore dell'energia. Oltre ai motori elettrici sarà sviluppato il power converter. Il piano si avvarrà di una struttura importante di ricerca e sviluppo e di progettazione, integrata con l'industrializzazione e la produzione. La roadmap prevede 5 step. I primi 3 step si realizzeranno nel 2022 e riguardano engineering, validation division, control room. il quarto step nel 2023 è denominato first production, e il quinto full production da completarsi nel primo trimestre del 2024.
Le lavoratrici e i lavoratori ex GKN saranno reintegrati progressivamente fino all’inizio del 2024.C’è sicuramente un elemento di positività, che a consuntivo il numero degli occupati sarebbe superiore all’attuale. Il piano industriale prevede la creazione di un soggetto autonomo, in cui la filiera sarà interna a partire dalla progettazione fino alla prototipizzazione della realizzazione del prodotto finale. Secondo le previsioni, sarà possibile arrivare ad un'attività produttiva a regime solo nella primo trimestre del 2024.
Come Fiom e Cgil abbiamo chiesto di anticipare gli investimenti sulla parte della produzione in modo da arrivare a regime più rapidamente, a fronte di un mercato di riferimento già esistente. La formazione dovrà servire a valorizzare le competenze presenti all'interno dello stabilimento ex GKN per un rientro al lavoro in tempi più rapidi e certi. Il piano industriale sarà discusso a breve nell'ambito del Comitato di Proposta e Sorveglianza, come previsto dall’accordo quadro firmato al Mise il 19 gennaio" dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale.