Firenze– In occasione della festa dell’Epifania, il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, è tornato, come ogni anno, all’Ospedale pediatrico Meyer. Le rigide regole imposte dalla pandemia hanno imposto una visita un po’ diversa dal solito, ma certo non meno sentita. Ad accogliere l’arcivescovo il Direttore generale del Meyer, Alberto Zanobini, il presidente della Fondazione Meyer Gianpaolo Donzelli, il Direttore delle professioni sanitarie Patrizia Mondini. Particolarmente toccante l’incontro con Tommaso Casini, pediatra in servizio nell’Oncoematologia del Meyer e la mamma di una piccola paziente che sta affrontando un lungo percorso terapeutico in questo reparto. Durante la visita, l’arcivescovo Betori ha parlato della necessità di rispettare le regole e di quanto questa pandemia imponga a tutti una riflessione.
“Questa emergenza – ha spiegato – ci ha insegnato che la cultura dell’individualismo è fragile ed è solo grazie alla responsabilità personale e sociale che possiamo uscire da questa situazione difficile”. Il cardinale ha infine insistito sul valore della speranza. “In tutte le situazioni critiche – ha concluso – dobbiamo trovare una strada che ci proietti verso il futuro, in un mondo diverso da prima”. Il Direttore generale del Meyer ha spiegato la difficoltà, per il pediatrico fiorentino, di affrontare l’emergenza epidemiologica garantendo la sicurezza di bambini e operatori e continuando a garantire lo stesso livello di cure dedicate ai piccoli pazienti, ma ha anche sottolineato quanto il Meyer sia riuscito a restare coeso anche davanti alla difficoltà, senza smettere di guardare avanti.
L’“Operazione calze della Befana” dedicata gli ospiti di Montedomini è andata a buon fine. L’aveva lanciata sui propri canali social il Lions Club Filippo Neri di Firenze, club di scopo dedicato proprio all’aiuto degli anziani, segnalando anche i punti di raccolta di materiale. Molte le adesioni, il risultato sono 71 calze per gli ospiti, una calza da un metro e poi due shopper piene di dolciumi per il personale di Montedomini. Ieri c’è stata la consegna assieme all’assessora comunale al Welfare Sara Funaro e il presidente ASP Montedomini Luigi Paccosi. Presenti per il Lions Club Filippo Neri, Roberto Faggi, presidente, Simone Cappelli, Maurizio Mancianti, Annalisa Parenti e Tullio Parronchi, del direttivo.
“Un bel gesto di solidarietà per i nostri anziani, un’altra dimostrazione di come Firenze sia ricca di realtà associative che mettono in campo ogni sforzo per aiutare gli altri. - ha commentato l'assessora Sara Funaro – Anche questo periodo natalizio, nonostante le difficoltà che stiamo attraversando, è stato caratterizzato dal fiorire di iniziative benefiche a favore dei cittadini più fragili. L’iniziativa di oggi è l’ennesima dimostrazione che Firenze è davvero sempre in prima linea quando c’è da sostenere chi ha bisogno. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso questo bel momento”.
“Il Lions Club Filippo Neri, è il primo club di scopo in Toscana, lo scopo è quello di seguire gli anziani e le persone fragili nel proprio percorso di vita: così abbiamo organizzato, anche via Facebook una vera e propria raccolta di calze delle Befana per gli ospiti di Montedomini perché la Befana non ha età. - ha spiegato Roberto Faggi presidente Lions Club Filippo Neri – Speriamo di aver strappato almeno un sorriso agli ospiti di Montedomini. Nostro obiettivo è stare vicino agli anziani, con questi doni abbiamo voluto portare loro un po’ di dolcezza. Un grazie di cuore a chi ci ha sostenuto, chi ha sponsorizzato iniziativa, grazie anche a tutte le persone che pur non soci hanno contributo, ed un ringraziamento speciale all'azienda dolciaria Bianco Forno SPA di Pisa”.
“Siamo molto contenti di questa iniziativa, è sempre una gioia per noi vedere l’attenzione nei confronti dei nostri anziani di Montedomini, soprattutto in un momento così drammatico. - ha detto Luigi Paccosi presidente ASP Montedomini - È vero infatti che sono iniziate le vaccinazioni ma sappiamo bene che non dobbiamo abbassare la guardia, il Covid-19 è sempre presente e bisogna mantenere alta l’attenzione. Questi gesti sono importanti sia per gli ospiti che per gli operatori, è un bel modo di dare speranza a tutte quelle persone che hanno sofferto molto in questo periodo”.
"Hanno bisogno di un sorriso e noi ci siamo". La Befana dei Vigili del Fuoco è volata stamani davanti a tutte le finestre della degenza Covid del San Donato. A cavalcioni della vecchia scopa e sorretta del verricello di una moderna autoscala, ha salutato dalla finestra i pazienti che ovviamente non credono alla Befana ma hanno sorriso di fronte ad un gesto di solidarietà in una fredda e piovosa Epifania. Un saluto per ogni finestra dei tre lati della palazzina che ospita la degenza Covid e la consegna non di calze ma di interi sacchi della Befana che sono stati ricevuti "al volo" dagli operatori sanitari. Ad accogliere i Vigili del fuoco di Arezzo medici e infermieri di pneumologia e di malattie infettive.
Pacchi regalo per una Befana allegra in un momento di difficoltà. Con questo scopo Rotaract Mugello e Comune di Borgo San Lorenzo hanno unito le forze per portare a casa dei più piccoli un po’ di serenità. Grazie alle segnalazioni arrivate da Caritas e Progetto Accoglienza, e alla loro collaborazione per la distribuzione, sono state preparate circa 100 "calze speciali" per rendere più bella l’Epifania.
Una raccolta di 61 presepi ha scandito le festività natalizie delle Acli di Arezzo. Il giorno dell’Epifania ha posto termine al concorso “Un presepe al giorno” che, motivato dall’obiettivo di stimolare la condivisione e il racconto delle tradizioni cattoliche del Natale, ha registrato la partecipazione di persone di tutte le età e da tutta Italia che hanno aderito con le loro creazioni. L’iniziativa invitava ad inviare le foto e i video dei presepi domestici che sono stati prima condivisi in una mostra digitale sulla pagina facebook delle Acli e che sono stati poi valutati da una giuria per individuare i tre più belli e più significativi.