Non una settimana di eventi, ma un impegno permanente a favore dei diritti e dei talenti delle donne, in una sfida decisiva per l’intera società. Questo intende essere la Toscana delle Donne, progetto che ora incrocia il suo percorso con la Giornata mondiale dei diritti umani.
Ogni 10 dicembre si ricorda un momento storico, l’approvazione della Dichiarazione Universale da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ma per la Toscana delle Donne questa volta non sarà solo un giorno di commemorazione.
Sarà l’occasione per scendere in piazza ed esprimere il sostegno alla lotta delle donne iraniane, in prima fila per una battaglia che in realtà è di tutte e di tutti.
Approfondimenti
Appuntamento il 10 dicembre (ore 12.30), in piazza del Duomo, sotto il palazzo della Presidenza della Regione Toscana. Assieme alla donne dell’Iran, con le loro stesse parole: Donna, Vita, Libertà.
“Netta condanna per il brutale omicidio della giovane Masha Jina Amini, per tutte le vittime e le persone arrestate” a seguito delle manifestazioni di protesta scoppiate in tutto l’Iran, “contro la repressione nei confronti delle donne perpetrata dal regime iraniano; pieno sostegno e solidarietà, alle donne, alle studentesse e agli studenti e in generale a tutti i cittadini iraniani che protestano pacificamente tanto nel loro Paese, quanto in Italia e in ogni altro Paese, che chiedono riforme in senso democratico e il pieno rispetto dei diritti umani a partire dall’uguaglianza tra uomini e donne e dalla libertà di espressione”.
Il Consiglio regionale della Toscana approva all’unanimità una mozione in sostegno e solidarietà alle donne iraniane e contro la “risposta violenta, indiscriminata e incontrollata da parte delle forze di sicurezza e di polizia iraniane, che ha provocato un ingente numero di morti e di feriti”. Nel testo della mozione, si richiamano i dati forniti dall’associazione ‘Iran Human Rights’, seconda la quale “la repressione statale in questi mesi avrebbe provocato almeno 378 morti, tra cui 47 minori”, e si ricorda l’attivista di vent’anni Hadis Najafi, “una delle ragazze divenute della protesta a livello internazionale, uccisa dalle forze di sicurezza iraniane”, mentre secondo Amnesty International “almeno 21 persone sono state accusate di reati che potrebbero portare alla pena di morte, mentre le autorità hanno già emesso condanne a morte per sei persone che protestavano in piazza”.
Il Consiglio regionale ritiene “doveroso esprimere la posizione della comunità toscana nei confronti delle violenze di queste settimane”.
L’atto d’indirizzo, sottoscritto dai capigruppo Vincenzo Ceccarelli (Partito democratico), Irene Galletti (Movimento 5 stelle), Elisa Tozzi (Gruppo misto-Toscana Domani) e dalla consigliera Anna Paris (Pd) impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo affinché “si mobiliti nelle sedi internazionali, a partire dall’Unione europea e l’Organizzazione delle nazioni unite, per un intervento urgente in sostegno alle donne iraniane e a quanti sostengono, in quel Paese, il necessario rispetto dei propri diritti e della libertà; vengano perseguite e, se necessario, rafforzate le misure restrittive in risposta alle violazioni dei diritti umani stabilite da parte della Ue; si attivi in ogni sede internazionale e diplomatica al fine di evitare l’esecuzione delle condanne a morte già pronunciate in relazione ai processi inerenti le proteste contro il regime”.
Il Consiglio regionale assume inoltre l’impegno “ad intraprendere iniziative di sensibilizzazione, anche mediante l’esposizione di idonei materiali all’esterno delle sedi consiliari, finalizzate a dimostrare la vicinanza delle istituzioni e a sostenere in modo sempre più incisivo la causa del popolo iraniano”.
“Abbiamo accolto di buon grado l’idea di mettere a disposizione di tutto il Consiglio Regionale il nostro atto di solidarietà per le donne iraniane, per favorire la nascita di un testo unico e unanimemente condiviso da tutte le forze politiche. Crediamo che un tema così importante e universale come l’emancipazione femminile e la tutela dei diritti delle donne serva un eguale e sentito impegno da parte di tutti. Il recente rilascio di Alessia Piperno è una buona notizia di cui tutti abbiamo gioito, ma la situazione per le donne iraniane è ancora complicata e siamo convinte che questa mozione, che non si limita alla solidarietà ma mette in campo anche iniziative concrete da promuovere nelle varie sedi istituzionali e in tutto il territorio toscano, possa essere una risposta adeguata da parte della Toscana” Così Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 Stelle.