Sono 1.229 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 241 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 988 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.469.263. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.471 persone) e raggiungono quota 1.408.597 (95,9% dei casi totali).I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.Al momento in Toscana risultano pertanto 49.683 positivi, -0,5% rispetto a ieri.
Di questi 459 (13 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 13 (4 in meno) si trovano in terapia intensiva.La lista dei decessi si aggiorna con 2 nuovi decessi: 2 donne, con un'età media di 93 anni.Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 1.047 tamponi molecolari e 7.330 tamponi antigenici rapidi: di questi il 14,7% è risultato positivo. Sono invece 1.478 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: l'83,2% di questi è risultato positivo. L'età media dei 1.229 nuovi positivi è di 56 anni circa (7% ha meno di 20 anni, 15% tra 20 e 39 anni, 31% tra 40 e 59 anni, 33% tra 60 e 79 anni, 14% ha 80 anni o più).L'andamento per provinciaCon gli ultimi casi salgono a 397.593 i positivi dall'inizio dell'emergenza nei comuni della Città metropolitana di Firenze (265 in più rispetto a ieri), 97.419 in provincia di Prato (63 in più), 115.453 a Pistoia (99 in più), 74.578 a Massa Carrara (70 in più), 158.020 a Lucca (159 in più), 171.010 a Pisa (148 in più), 133.223 a Livorno (125 in più), 133.644 ad Arezzo (107 in più), 105.911 a Siena (80 in più) e 81.708 a Grosseto (75 in più).
A questi vanno aggiunti 555 casi di positività notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni.Sono 440 le nuove segnalazioni nell'Asl Centro, 489 nella Nord Ovest, 262 nella Sud Est.La Toscana si trova al 11° posto in Italia come numerosità di casi complessivi dall'inizio della pandemia (tra residenti e non residenti), con circa 39.787 casi ogni 100.000 abitanti (la media italiana é 39.724 x100.000, dato di ieri). Al momento la provincia di notifica con il tasso più alto é Lucca (con 41.156 casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Pisa (40.913) e Livorno (40.494).
La più bassa concentrazione si riscontra a Prato (con un tasso di 36.725).In 49.224 sono in isolamento a casa, perché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (231 in meno rispetto a ieri, meno 0,5%).I 1.408.597 guariti registrati a oggi lo sono a tutti gli effetti, da un punto di vista virale, certificati con tampone negativo.I decessiLa lista dei decessi si aggiorna con 2 nuovi decessi: 2 donne, con un'età media di 93 anni.Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono a Lucca.Sono 10.983 i deceduti dall'inizio dell'epidemia: 3.467 nella Città metropolitana di Firenze, 892 in provincia di Prato, 983 a Pistoia, 696 a Massa Carrara, 1.029 a Lucca, 1.233 a Pisa, 824 a Livorno, 706 ad Arezzo, 589 a Siena, 407 a Grosseto.
Vanno aggiunte 157 persone decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità per Covid-19 (numero di deceduti/popolazione residente) è al momento 297,4 ogni 100 mila residenti, contro il 302,4 x100.000 della media italiana. La Toscana é 9° tra le regioni. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (366,6 ogni 100 mila abitanti), seguita da Firenze (347,2 x100.000) e Pistoia (338,7 x100.000), mentre il più basso è a Grosseto (186,8 x100.000).
Obbligo vaccinale per i sanitari
Approfondimenti
Dopo l’appello dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze - Pistoia arriva il provvedimento del neo Ministro della Salute Orazio Schillaci che prevede il reintegro in servizio del personale sanitario, sospeso per inadempienza dell’obbligo vaccinale, prima del termine di scadenza della sospensione fissato al 31 dicembre. Una decisione presa anche in ragione «della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali».
L’annuncio arriva a poca distanza dalla lettera inviata dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze Pistoia, presieduto da David Nucci, al neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro della Salute Orazio Schillaci e alla presidente della Fnopi Barbara Mangicavalli con l’obbiettivo di sottoporre loro le problematiche relative all’applicazione della normativa in tema di obbligo vaccinale e presentare, alla luce della fine dell’emergenza pandemica, una serie d’istanze, tra cui appunto la possibilità di reintrodurre nei contesti lavorativi i sanitari non vaccinati.
«Ringraziamo per questo provvedimento che sposa l’appello fatto proprio due giorni fa dal nostro Ordine al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute e alla Fnopi – commenta il presidente di Opi Firenze - Pistoia David Nucci -. Siamo felici che sia stato accolta la nostra richiesta di rivedere la normativa in tema di obbligo vaccinale del personale sanitario, adeguandola alla situazione attuale. Avevamo appunto proposto di valutare la possibilità, vista la carenza di personale infermieristico nel nostro Paese, di reintrodurre nei contesti lavorativi le persone non vaccinate, laddove la loro attività lavorativa sia valutata di basso o nullo rischio nei confronti degli assistiti».