Milano, 24 ottobre 2017 - Milano è la Smart City più avanzata in Italia: si conferma al primo posto per il quarto anno consecutivo, staccando le altre città in particolare per crescita economica, mobilità sostenibile, ricerca/innovazione, trasformazione digitale, con ottimi risultati anche nella partecipazione dei cittadini e nella gestione dei beni comuni. Anche se in questa edizione il distacco del capoluogo lombardo è quasi azzerato, per l’introduzione di variabili ambientali come il consumo di suolo (in cui si colloca al 97° posto) e qualità dell’aria (98°), che ne riduce la distanza dalle città inseguitrici.
Al secondo posto, infatti, la tallona Bologna, medaglia d'argento con solo due punti di distanza dal vertice (contro gli oltre 50 del 2016), potendo vantare il primato nell'energia e nella governance e in generale un approccio complessivo di buon equilibrio nei diversi ambiti che compongono la “città intelligente”. Firenze invece si riprende il terzo posto che aveva perso lo scorso anno, in particolare grazie a politiche per turismo sostenibile e cultura, crescita digitale, energia e ambiente. Sono alcuni dei risultati di ICity Rate 2017, il rapporto annuale realizzato da FPA, società del gruppo Digital360, per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso per diventare “smart”, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili.
FPA ha individuato e analizzato 15 dimensioni urbane che in ambito nazionale e internazionale definiscono traguardi per le città (povertà, istruzione, aria e acqua, energia, crescita economica, occupazione, turismo e cultura, ricerca e innovazione, trasformazione digitale e trasparenza, mobilità sostenibile, rifiuti, verde pubblico, suolo e territorio, legalità e sicurezza, governance). Le dimensioni tengono insieme 113 indicatori che, aggregati nell'indice finale ICity index, consentono di stilare la classifica finale tra 106 comuni capoluogo.
Poiché è impossibile progettare e governare delle Smart City senza tener conto degli obiettivi di sostenibilità introdotti dall’Agenda 2030 dell'ONU, FPA li ha introdotti nella sesta edizione.
“La Smart City del futuro deve essere anche sostenibile, ma i risultati del rapporto ICity Rate 2017 evidenziano complessivamente un ritardo del sistema urbano italiano nei confronti degli obiettivi di sostenibilità, che rischia di limitare l’attrattività e la vivibilità dei nostri centri urbani – rileva Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA –. I 106 comuni capoluogo analizzati raccontano un’Italia delle città senza una politica coordinata e un quadro di riferimento condiviso per rispondere a grandi sfide come cambiamento climatico, povertà, mobilità sostenibile, consumo di suolo e sicurezza.
Serve un coordinamento di tutti i livelli di governo con al centro la dimensione urbana, perché nelle città si addensano i problemi sociali ed economici, ma si trovano anche le competenze e le risorse per risolverli”. “Milano, Bologna e Firenze, le tre città al vertice di ICity Rate 2017, rappresentano modelli diversi di sviluppo e di governance urbana in grado di portare risultati importanti – prosegue Dominici –. Milano, trainata dal dinamismo economico e dalla capacità di innovare processi decisionali e servizi, è la più solida 'piattaforma abilitante' per la Smart City del Paese, ma sconta un disallineamento nella sostenibilità ambientale e in parte in quella sociale.
Bologna punta a tenere insieme qualità dell’ambiente, politiche di welfare e di innovazione territoriale in un equilibrio complessivo. Firenze è salda nelle sue vocazioni, il turismo e la cultura, che sono motore di sviluppo economico ma la portano anche a fare i conti con impatti sociali e ambientali. Inoltre, si nota il rafforzamento del sistema urbano emiliano-romagnolo, che rappresenta una struttura baricentrica per il resto d’Italia, e l’importanza delle città intermedie del centro-nord che sono una connessione tra le aree metropolitane.
Risulta pesante invece il ritardo strutturale di gran parte delle città del Sud e quello di Roma, su cui si evidenzia solo qualche debole segnale di movimento”.
Un ulteriore tassello 2.0 che permette di introdurre nelle attività delle amministrazioni comunali del Chianti vantaggi e benefici della struttura Smart Town. Avanza e si intensifica il percorso che, sul modello in corso di affermazione nell’ambito della Città Metropolitana, guida i comuni del Chianti fiorentino nello sviluppo di una rete istituzionale e di un lavoro condiviso finalizzato a produrre comunicazione digitale come strumento di dialogo, informazione e interazione con i cittadini. L'Unione comunale del Chianti Fiorentino abbraccia l'innovazione tecnologica e si dota di specifiche App per dispositivi smartphone e tablet.
“L’applicazione è gratuita - spiegano i sindaci David Baroncelli, Giacomo Trentanovi, Massimiliano Pescini - e consente di accedere alle informazioni dei siti web dei comuni, con uno sguardo particolare rivolto a notizie ed eventi, permette di visualizzare i punti di interesse all’interno di una mappa con possibilità di selezione delle categorie”. Tra gli aspetti salienti delle app la funzione “Push notification”, un’applicazione che consente di inviare automaticamente agli utenti una notifica per ricordare un evento oppure in caso di avvisi importanti.
“Attraverso la funzione “Le tue segnalazioni” – proseguono i sindaci - l’App dà la possibilità all’utente di creare un filo diretto con l’amministrazione per i piccoli e grandi problemi che riguardano ciascun ente, con la possibilità di accludere una foto a corredo della propria segnalazione”. L'App è scaricabile per i sistemi operativi Android e Ios ed è stata realizzata e messa a disposizione da Linea Comune spa, nell'ambito del contratto di servizio che regola i rapporti fra la società stessa e l'Unione comunale del Chianti Fiorentino, senza costi aggiuntivi.
L'App si distingue per l’utilizzo di una grafica semplice, diretta e incisiva che richiama il sito web istituzionale e costituisce un mezzo utile a favorire la circolazione delle informazioni e l'interattività con i cittadini”.
Prosegue il trend positivo di Prato nella classifica delle città più smart e intelligenti stilata e presentata questa mattina a Milano dal Forum della Pubblica Amministrazione nell'ambito dell'evento ICityLab. Rispetto al 2016 Prato guadagna tre posizioni e si piazza 40^ nella classifica generale su 106 capoluoghi di provincia. Al primo posto si conferma Milano seguita da Bologna e Firenze. Il Forum della Pubblica Amministrazione nel 2017 ha individuato e analizzato 15 dimensioni urbane che in ambito nazionale e internazionale definiscono traguardi per le città: povertà, istruzione, area e acqua, energia, crescita economica, occupazione, turismo e cultura, ricerca e innovazione, trasformazione digitale e trasparenza, mobilità sostenibile, rifiuti, verde pubblico, suolo e territorio, legalità e sicurezza e governance. Le posizioni migliori nella classifica dei singoli indicatori la città le ha ottenute nell'ambito dell'energia piazzandosi all'11esimo posto e nel settore della crescita digitale con la posizione numero 12.
Bene anche il verde urbano con il 19esimo, la partecipazione e governance con il 21esimo e la mobilità sostenibile con il 28esimo posto.
"I settori in cui siamo cresciuti di più - ha affermato l'assessore all'Agenda Digitale Benedetta Squittieri che questa mattina è intervenuta all'evento a Milano - sono quelli su cui abbiamo puntato maggiormente nell'ambito delle smart cities. Creare politiche pubbliche per l'abbattimento della co2 e per costruire una città con una migliore qualità della vita dal punto di vista ambientale è una priorità per noi. Tutte le nuove tecnologie e il grande lavoro che abbiamo fatto e che stiamo facendo sulle infrastrutture, le scuole, la banda larga, il 5G sono un mezzo, il fine è quello di migliorare la vita dei cittadini".