Vi contatto perché vorrei evitare un pignoramento che potrebbe colpire la mia famiglia. Vi chiedo aiutarmi ad affrontare questa situazione difficile, per rendere i debiti pagabili in modo sostenibile.
Lettera firmata
Se all’inizio degli anni 2000 la percentuale di “sovraindebitati” era ancora molto bassa (sotto l’uno per cento) col passare degli anni il numero è aumentato progressivamente fino ad oltrepassare la soglia del 10%. Ad ottobre del 2020 la Conferenza Episcopale Italiana aveva lanciato un allarme per 6 milioni di famiglie che si trovavano in una situazione di grande difficoltà finanziaria. Per arginare queste situazioni in cui tanti cittadini, famiglie, piccoli imprenditori e professionisti si sono ritrovati dal 2012 è stata introdotta nel sistema giuridico italiano una Legge 3/2012 “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento”. È una norma importantissima, ma al tempo stesso poco conosciuta e forse anche non utilizzata al meglio considerando il forte potenziale “sociale” che rappresenta.
Approfondimenti
Oltretutto una legge introdotta nel nostro Paese con forte ritardo rispetto agli altri paesi occidentali, se pensiamo che in Francia questa norma esiste dal 1989, mentre in Germania dal 1999, in Spagna si chiama “Segunda Oportunidad” che esprime molto chiaramente l’intento della norma, nei paesi anglo-sassoni, come Inghilterra e USA, esiste da sempre. Nel Regno Unito da tanti anni si parla di diritto al “Fresh start” ovvero la possibilità per chi ha contratto debiti non più pagabili, di avere comunque diritto a un “nuovo inizio”.
Una normativa questa di cui sempre di più si sentiva la necessità proprio perché è una legge di dignità per i sovraindebitati, una legge che dà una seconda opportunità a chi si trova in grave crisi economico-finanziaria, una legge anti-usura, cioè che protegge l’individuo che, avendo troppi debiti, è molto fragile e vulnerabile, scongiurando in tal modo il rischio di cadere nelle mani di usurai.
La Legge 3/2012, non a caso, venne ribattezzata la legge “salva suicidi” in quanto aiuta i consumatori e i piccoli imprenditori che non riescono a pagare i propri debiti a causa di uno squilibrio tra le disponibilità economiche e i debiti da pagare, e che nell’ambito del loro profondo disagio sociale trovano nel suicidio o nel tentativo di suicidio la soluzione alla loro sofferenza personale.
Cerchiamo con poche ma essenziali informazioni di far conoscere meglio questa normativa, a chi è rivolta, come si affronta, che risultati può produrre.
La normativa sul sovraindebitamento è stata recentemente (luglio 2022) riformata completamente dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, e pertanto, seppure la finalità principale sia rimasta la stessa non è più corretto far riferimento alla legge 3/2012. La legge sul sovraindebitamento è quella che permette legalmente al debitore di pagare quanto gli è possibile e di veder estinto il debito che non può essere pagato. In questo caso si parla di “esdebitazione” ovvero di cancellazione del debito non onorato.
Questa opportunità non va intesa come una sanatoria dei propri debiti “tout court”, bensì una possibilità a chi ha troppi debiti di pagare quanto gli è possibile, in relazione alla propria situazione di reddito, patrimonio e carico familiare; situazione che andrà accuratamente analizzata da bravi professionisti e che sarà la base della concreta e seria proposta del debitore.