"Ho votato convintamente contro la legge voluta dalla sinistra Toscana sulle concessioni demaniali marittime, perché questa legge crea soltanto confusione e mette in pericolo l’economia della nostra regione e il futuro degli stabilimenti balneari. Sono contrario da sempre alla direttiva Bolkestein, che non tiene in nessuna considerazione la specificità Italiana. Il Governo Italiano ha dimostrato che la risorsa non è scarsa, e su questo caposaldo deve continuare l’attività del Parlamento e del Governo: ogni altra impostazione è sbagliata e dannosa per le nostre imprese".
Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella."La legge della Regione Toscana - evidenzia Stella - parte dal presupposto che si debbano fare le aste, e questo per noi non è accettabile, ed è inaccettabile il principio dell’indennizzo, concetto sbagliato ed irrispettoso per i tanti sacrifici che hanno fatto le nostre imprese. Gli stabilimenti balneari, nel corso degli anni, hanno contribuito alla salvaguardia della nostra costa, prendendosi cura delle nostre spiagge durante i mesi estivi e anche quelli invernali, dando un contributo importante anche contro l’erosione della costa, con la Bolkestein vengono trattati in maniera ingiusta.
Noi crediamo che questa legge sia una sciagura, per la nostra regione, per l'economia toscana, per gli stabilimenti balneari"."Occorre fare una legge che preveda il riconoscimento del valore aziendale, altro che indennizzo. L'indennizzo - sottolinea Stella - si riconosce a chi ha subito un danno, qui la legge della sinistra toglie completamente l'azienda e il lavoro a famiglie che hanno contribuito a tenere in ordine e puliti i nostri litorali. Occorre riconoscere in pieno il valore aziendale, questa è una battaglia di libertà.
Le risorse non sono scarse, va ribadito. La tutela degli stabilimenti balneari è una questione di tutela degli asset industriali del nostro Paese, tra i quali spicca appunto il turismo. Forza Italia è stato l'unico gruppo politico ad aver votato contro, a difesa delle nostre imprese balneari, della nostra economia e delle nostre spiagge".
“E' urgente, necessaria, improcrastinabile una legge nazionale per disciplinare una volte per tutte le concessioni demaniali marittime, ma in questo contesto di caos prolungato, la nuova legge regionale Toscana è un primo passo nella giusta direzione ma soprattutto un chiaro messaggio di sostegno all'intera categoria. Ce n'era bisogno!”.
Il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa e Provincia di Livorno Federico Pieragnoli “ringrazia la Regione Toscana per aver deliberato su di un tema così scottante, complesso e controverso, ringrazia il presidente Eugenio Giani, i componenti della Giunta e il Consiglio Regionale nei suoi consiglieri di maggioranza e opposizione che con il loro voto positivo dimostrano con i fatti, concreta vicinanza alle migliaia di piccoli imprenditori che gestiscono le strutture balneari toscane e negli anni sono diventati un modello di turismo e accoglienza unico al mondo, oltre che un eccellente presidio di valorizzazione ambientale del territorio e di sicurezza dell'incolumità pubblica”.
Approfondimenti
Il direttore di Confcommercio Pisa e Livorno rivolge poi l'attenzione anche a quei consiglieri regionali che hanno votato contro al provvedimento o si sono astenuti: “Dovrebbero uscire dalle ambiguità e spiegare una volta per tutte cosa pensano effettivamente sui balneari e come intendono tutelare effettivamente le mille imprese familiari toscane del settore e le migliaia di famiglie coinvolte, un settore economico decisivo del turismo regionale. E dico questo, perché è inutile ergersi a primi della classe, fare proclami ai convegni, lanciare parole d'ordine e poi quando si tratta di assumersi le responsabilità di atti concreti, sottrarsi a tutto questo. Il tempo delle chiacchiere è finito, c'è bisogno di fatti!”.
Conclude Pieragnoli; “La nostra speranza è che l'approvazione di questa legge regionale, pur con i suoi limiti, sia da stimolo e pungolo per il Governo nazionale, affinché questi intervenga una volta per tutte difendere il turismo balneare nazionale e le sue straordinarie e originali prerogative”.