La Regione Toscana ha esteso l'allerta meteo in corso, valida fino alle ore 00:00 di sabato 1 febbraio per le zone dell'Alto Mugello, Ombrone-Bisenzio, Valdarno Inferiore e Val d'Era, anche per le zone del Mugello, Val di Sieve, Valdarno Medio e Val d'Elsa. Previste precipitazioni diffuse su gran parte del territorio provinciale in particolare per l'area dell'Ombrone-Bisenzio di forte intensità. Sono tutti aperti i sistemi di piena dei principali corsi d'acqua maremmani. Osservati speciali il Pecora, l'Albegna, l'Ombrone, il Bruna, il Sovata, il Cecina, corsi d'acqua che hanno tutti raggiunto il secondo livello di guardia.
Questo quanto comunica la Sala operativa permanente della protezione civile regionale. Particolare attenzione viene prestata a Cecina e Pecora, per i quali nelle prossime 3-6 ore è previsto un innalzamento dei livelli per una linea di precipitazioni in arrivo. Per l'Ombrone la fase più critica è prevista a partire dalle ore 21 e si protrarrà per tutta la notte. A Buonconvento è esondato, allagando i campi. A Grosseto è in funzione la sala operativa della protezione civile. Sempre in Maremma, a Manciano e Capalbio, è stata disposta la chiusura delle scuole, mentre i mezzi comunali stanno provvedendo a preallertare le popolazioni. In provincia di Siena sono segnalate esondazioni del reticolo minore in Val d'Arbia, nei comuni di Monteroni d'Arbia a Asciano.
Al momento è interrotta la SP 103 in località Castiglione del Bosco, mentre sulla SP 34/D, in comune di Murlo, è stato chiuso un ponte nel tratto che conduce all'abitato di Bibbiano. In provincia di Firenze è bloccata la SP 85, che collega Reggello a Vallombrosa, per un albero caduto in località Pontone. Sempre nel comune di Reggello è parzialmente interrotta la Sp 87 per uno smottamento e in località Pulica l'allagamento di una strada vicinale ha isolato una comunità di recupero, che è tuttavia in costante contatto telefonico con il centro intercomunale del Mugello.
Monitorati i tratti fiorentini del Bisenzio e dell'Ombrone pistoiese, che è sotto controllo anche nel tratto pistoiese. Chiusa una corsia dell'A1, al chilometro 294 (in prossimità della galleria del Melarancio). I fenomeni più intensi, con precipitazioni che potranno anche raggiungere in alcune aree tra i 150 e i 200 mm, sono previsti soprattutto nel tardo pomeriggio-serata. Per i bacini di Magra, Versilia, Serchio, Basso Serchio, Valdarno Medio e Inferiore, Reno Santerno, Foce dell'Arno, Arcipelago, Elsa, Era, Ombrone grossetano, Orcia e Fiora, sono previste forti precipitazioni ma di minore intensità.
In queste zone l'allerta meteo è valida dalle 13.30 di oggi fino alla mezzanotte di domani, venerdì 31 gennaio. In via precauzionale, il sindaco di Castiglione della Pescaia, ha emesso l'ordinanza per la chiusura delle scuole del capoluogo e delle frazioni per la giornata di domani 31 gennaio 2014 a causa dell'allerta meteo
Dettagli e consigli sui comportamenti da adottare, a seconda del rischio, si trovano all'interno della sezione "Allerta meteo" del sito della Regione Toscana, accessibile a questo indirizzo: www.regione.toscana.it/allertameteoQuesta mattina strade in tilt per la prima neve e per il traffico intenso dovuto alla pioggia incessante.
"Disagi per regolamento del traffico" si sono registrati sulle strade ed autostrade. Tutti fermi all'altezzza di Scandicci e sulla Firenze Pisa Livorno, in Appennino la neve ha rallentato la viabilità. L'invito rivolto agli automobilisti è quello di munirsi di catene o pneumatici da neve.
Protezione Civile su Facebook: http://www.facebook.com/pages/Protezione-Civile-Provincia-di-Firenze/304732699548874Per consentire lavori di taglio piante con piattaforma mobile la Provincia ha previsto che sulla S.P.130 "Panoramica di Monte Morello", dal km 4+500 al km 6+900 circa nel Comune di Sesto Fiorentino, siano istituiti chiusure al transito e sensi unici alternati regolati da impianto semaforico dal giorno 31/01/2014 al giorno 14/02/2014. In dettaglio si avranno: . senso unico alternato regolato da semaforo dalle ore 07:30 alle ore 09:00 e dalle ore 16:00 alle ore 17:00; . chiusura al transito veicolare, in entrambi i sensi di marcia, dalle ore 09:00 alle ore 12:00 e dalle ore 13:00 alle ore 16:00; .
ripristino della normale transitabilità, con rimozione del cantiere, dalle ore 17:00 alle ore 07:30.
Arriva la neve e si pone il problema della sicurezza nella guida dell'auto. Cosa scegliere per evitare di "slittare?". La soluzione ideale sarebbero le gomme da neve, che sono obbligatorie come le catene quando si incontra il cartello stradale che ne prevede l'uso. Purtroppo, le gomme da neve costano, devono essere cambiate con quelle "estive" e accantonate in qualche luogo. L'altra soluzione sono le catene da neve, costano poco ma se non le si colloca prima dell'inizio del viaggio diventa difficile montarle in mezzo alla strada, magari al buio e con la neve che fiocca.Da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio sono previste diffuse ed intense nevicate su tutto l’arco alpino specie sui settori orientali dove le precipitazioni nevose si andranno a sommare alle nevicate recenti, ed a quelle ancora in atto, verificatesi fino a bassa quota, sovraccaricando il manto nevoso preesistente.Purtroppo tendono a "mordere" il copertone specialmente se si superano i 30 km/h. Tenerle nel bagagliaio e' consigliabile ed evita il fermo della macchina in caso di controlli. La terza soluzione sono le cosiddette "calze" che si montano piu' facilmente ma costano di piu' delle catene e tendono a consumarsi. Possono essere paragonate alle catene se conformi alle norme UNI. La prima soluzione e' piu' adatta a chi vive in montagna, per gli ovvi motivi, per il resto un paio di catene a bordo puo' rendere sicura la guida in caso di avversita'. Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Le neve fresca nasconderà i vecchi accumuli presenti in conche, avvallamenti e zone sottovento, che saranno difficilmente individuabili anche per effetto dell’attività eolica prevista che redistribuirà la neve appesantendo i vecchi accumuli e creandone di nuovi. Il grado di pericolo è in aumento per le abbondanti nevicate previste ma anche per il previsto rialzo delle temperature; tali condizioni favoriranno l’attività valanghiva spontanea su tutti i pendii ripidi con la probabilità che si verifichino molte valanghe di media grandezza e talvolta anche grandi valanghe. In particolare sulle Alpi e Prealpi Carniche e Giulie il pericolo valanghe è salito a MOLTO FORTE 5. Sulle Prealpi Venete, Dolomiti Settentrionali e Meridionali il pericolo è generalmente marcato con tendenza a FORTE 4 in considerazione dei forti quantitativi di neve previsti. Da questa notte, sulle Alpi Breonie, Aurine-Pusteresi, Dolomiti Nord Orientali e Nord Occidentali, a seguito delle nevicate previste e della forte attività eolica associata, il pericolo valanghe salirà a FORTE 4 sulla maggior parte dei pendii ripidi da fondovalle fino in quota e in tutte le esposizioni. Sulle Alpi Venoste e Passirie, Monti Sarentini, Ortles-Cevedale, Brenta-Adamello e Dolomiti Sud Occidentali il pericolo è FORTE 4, nelle restanti zone il pericolo è MARCATO 3.
La tendenza è in aumento in relazione alle precipitazioni nevose in atto. Il pericolo è MARCATO 3 su tutto il restante arco alpino con tendenza in aumento. In considerazione delle condizioni meteo previste per i prossimi giorni sull’arco alpino, sono da evitare le attività escursionistiche al di fuori delle piste battute e segnalate. Il pericolo è MARCATO 3 anche su alcune zone dell’Appennino: Emiliano Centrale con tendenza "IN AUMENTO" per precipitazioni e rialzo termico e alle alte quote delle catene montuose del Gran Sasso, Terminillo e Appennino centro meridionale dove la neve degli ultimi giorni non è ancora ben consolidata con gli strati sottostanti o in presenza di accumuli irregolari dovuti al vento.
Tendenza del pericolo stazionaria Si ricorda, quindi, che per prevenire gli incidenti in montagna è opportuno tenersi costantemente aggiornati sulla situazione del manto nevoso. Tenersi costantemente aggiornati consultando i bollettini di previsione neve e valanghe e l’evoluzione meteorologica dal sito www.meteomont.org. E’ inoltre fondamentale equipaggiarsi con ARTVA, pala e sonda. In questo momento sono richieste un’ottima capacità di valutazione del pericolo su ogni singolo pendio, nonché una profonda conoscenza del territorio.