Le prossime elezioni comunali di Firenze avranno una doppia valenza: primo per l'importanza di Firenze, secondo perché vi saranno gli occhi puntati di tutta Italia sull'esito del risultato di Matteo Renzi, ormai personaggio di fama e caratura nazionali. "Basta aspettare, dimostriamo che anche nel centrodestra esiste una classe dirigente di "UNDER 40" decisi, capaci e determinati in grado di accettare la sfida dei coetanei "renziani" del PD e, perché no, anche di dettare l'agenda ai nostri partiti di riferimento verso le elezioni della prossima primavera" così il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Francesco Torselli che ha deciso di farsi sentire dai partiti del centrodestra, da Fratelli d'Italia a Forza Italia, dal Nuovo Centro Destra alla Lega Nord.
"In attesa di capire quando e come faremo le primarie - spiega Torselli - o nell'attesa che alcuni partiti sciolgano le riserve su cosa vorranno fare a Firenze, credo che spetti ai più giovani trovare il coraggio di anticipare i tempi e proporre qualcosa, sia a livello di nomi, che di strategie che di contenuti. La sfida contro Renzi che ha annunciato la sua ricandidatura deve darci entusiasmo e non farci preoccupare. Certo se ci facciamo risucchiare dall'immobilismo e dall'eccessivo ricorso alle strategie siamo spacciati.
Per questo faccio appello ai più giovani: mettiamoci in gioco, mettiamoci la faccia, tiriamo fuori le idee e dimostriamo che la storia può essere cambiata da Firenze, anche quella del centrodestra". "C'è chi di noi chiede da tempo le primarie per la scelta del candidato sindaco; c'è chi spera in una coalizione più grande possibile, in grado di tener testa alla sinistra quando al Movimento 5 Stelle, nuova variabile da non sottovalutare; c'è chi si dice pronto a correre in solitaria, magari coinvolgendo nuove forze civiche in progetti ancora lontani però dall'essersi realizzati.
L'appello quindi è quello di ritrovarci fin dai prossimi giorni per creare un tavolo di confronto aperto a chiunque reputiamo in grado di portare il proprio contributo in previsione delle prossime amministrative". “Il PD della Toscana conosce il valore delle Primarie, che sono parte fondativa della cultura democratica, strumenti di apertura e confronto con i cittadini soprattutto per il rinnovo delle amministrazioni, per questo noi non abbiamo condiviso i limiti posti dalla Direzione Regionale PD alla possibilità di richiederle -così il movimento Firenze per Civati apre una nota- la contendibilità delle cariche monocratiche a cui si candidano i democratici è un principio che deve valere sempre, anche per i secondi mandati, laddove ovviamente ce ne siano le condizioni o le richieste”. "Sono vent'anni che il PD malgoverna la città di Firenze e gli ultimi cinque hanno visto un Sindaco affaccendato in tutte le questioni purchè fossero lontane da Firenze".
Così Guglielmo Picchi, deputato di Forza Italia e candidato Sindaco di Firenze "Firenze è degradata, sporca e insicura. Il debito della città è fuori controllo, infrastrutture non sono state realizzate e il Maggio è in fallimento. Questo il biglietto da visita dell'amministrazione Renzi e del gruppo consiliare PD guidato da Bonifazi. Direi che è giunto il momento di cambiare e noi abbiamo le idee, le donne e gli uomini per cambiare questa città e lo faremo con l'aiuto dei Fiorentini." Si terrà i prossimi 18 e 19 gennaio, a Prato, nei locali del Cinema Terminale, il congresso regionale toscano di Sinistra Ecologia e Libertà, ultima tappa del percorso congressuale nei territori prima dell'appuntamento nazionale della settimana successiva.
Lo rende noto il Coordinamento regionale di SEL. Durante la due giorni di lavori, i 167 delegati delle federazioni provinciali eleggeranno i nuovi organismi del partito, a partire dal coordinatore e dall'assemblea regionale, e discuteranno le linee fondamentali della politica nazionale e locale in vista dell'importante scadenza delle elezioni europee ed amministrative della prossima primavera. “Dopo un 2013 difficile, SEL prosegue il suo percorso con un appuntamento fondamentale, il congresso, in una città, Prato, doppiamente simbolica – spiega il coordinatore regionale uscente Giuseppe Brogi – E' la città del gravissimo incidente del primo dicembre, figlio di una globalizzazione senza diritti, è la città in cui la destra, al governo, ha a lungo cavalcato le più basse pulsioni demagogiche alla ricerca di un consenso facile e pericoloso.
Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad imprimere un nuovo corso, partendo dai territori e gettando un seme di cambiamento che starà a noi far germogliare la prossima primavera, quando tanti comuni toscani, tra cui la stessa città di Prato, saranno chiamati alle urne per le elezioni amministrative”.