Il killer Gianluca Casseri, vicino al centro sociale di estrema destra Casa Pound, il 13 dicembre del 2011 nell'uccidere Samb Modu e Diop Mor e nel ferire Sougou Mor, Mbenghe Cheike e Moustapha Dieng, ha segnato in maniera indelebile la memoria della nostra città. Iniziano oggi, con l’inaugurazione della mostra degli artisti senegalesi Moussa Traoré e Boubacar Camara, le iniziative “Rispetto e dignità, no al razzismo e alla xenofobia” promosse per la ricorrenza del 13 dicembre, giornata in cui due anni fa vennero uccisi Mor Diop e Samb Modou e feriti Cheikh Mbengue, Mor Sougou e Moustapha Dieng.
L’esposizione, organizzata nella Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa e aperta fino a sabato 14 dicembre, è stata inaugurata questo pomeriggio dalla vicesindaco Stefania Saccardi. “Questo è il primo evento di una serie di iniziative che vedrà il coinvolgimento della comunità senegalese e dell’intera cittadinanza organizzata da Comune, Provincia e Regione insieme all’Associazione italo-senegalese – sottolinea la vicesindaco Saccardi –. Iniziative spaziano dall’arte ai momenti di approfondimento fino al cinema e che vedranno al centro i temi dell’inclusione e della lotta al razzismo”.
In mostra le sculture di Moussa Traoré e i quadri di Boubacar Camara. Il primo è un artista-ambientalista di fama internazionale che vive e lavora a Dakar. Autodidatta, dal 1985 crea opere d’arte con materiali di scarto urbano, in particolare metalli. Per questo è stato definito “chirurgo dei metalli”, capace di donare una seconda vita agli scarti della civiltà occidentale. Le sue creazioni sono una metafora del suo credo in quanto incarnano la forza dell’animismo africano, lo spirito pacifista e la voglia di ritorno ad una cultura arcaica, in contrasto con lo spirito consumistico odierno.
Boubacar Camara, originario di Dakar, vince giovanissimo il premio Unicef per la Pace dei bambini al primo Salone internazionale dell’arte di Dakar nel 1997. Da sempre impegnato nella difese dei diritti umani, ha sostenuto i suoi principi anche quando ha lasciato il Senegal per lavoro e ha incontrato la cultura occidentale. Il suo carattere curioso e intraprendente lo porta a sperimentare nuovi campi espressivi contaminando in qualche modo arte e impegno civile per la difesa di quei valori etici e morali che contraddistinguono le sue battaglie.
Domani a Palazzo Medici Riccardi è in programma la seconda iniziativa. Si tratta di del seminario “La Toscana e in Senegal: partenariati, relazioni, attività di cooperazione internazionale” (dalle 15.30 presso la Sala Pistelli). Venerdì 13 dicembre è la giornata dedicata al ricordo delle vittime dell’attentato del 2011. Si inizia alle 11 con il raduno e la preghiera in piazza Dalmazia. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, a Palazzo Sacrati Strozzi (Sala Pegaso) si svolgerà il convegno “13 dicembre 2011-13 dicembre 2013 a due anni dalla strage di Firenze torniamo a parlarne in un’altra prospettiva”.
Interveranno, tra gli altri, la ministra all’integrazione Cecile Kyenge, il ministro degli affari esteri e dei senegalesi all’estero Mankeur Ndiaye. Le iniziative continuano sabato 14 dicembre con la proiezione presso l’Istituto Francese (Borgo Ognissanti 2) del film “La pirogue” di Moussa Touré che racconta l’odissea dell’immigrazione. In sala sarà presente il regista (dalle 15.30). Domenica sera, infine, dalle 19 presso il Circolo Rinascita di Campi Bisenzio si svolgerà una cena di raccolta fondi per portare a termine i progetti iniziati nei villaggi di Mor e Moudou. Domani sera alle 21:30 la sezione del PSI di Rifredi deporrà un mazzo di rose nello spazio in memoria dei senegalesi situato in p.za Dalmazia, per testimoniare la vicinanza ai fratelli senegalesi. La prossima settimana l'ANPI comitato fiorentino consegnerà in Palazzo Vecchio le firme raccolte sulla petizione per la chiusura di Casa Pound, chiedendo alle istituzioni cittadine per quanto sia nelle loro facoltà, di non essere 'neutrali' di fronte a questa battaglia.