Imperdibile il primo fine settimana di dicembre presso il Centrum Sete Sóis Sete Luas di Pontedera, che venerdì 6 accoglie il secondo concerto della kermesse musicale dedicata alle giovani band toscane: il premio rivelazione “Toscana Mediterranea”, pensato per promuovere all'estero il talento musicale dei musicisti della Regione. Dopo l'esibizione della scorsa settimana di Cecco&Cipo, duo di ventenni empolesi, salgono sul palco “I Matti delle Giuncaie”, un gruppo Maremmano che ha conquistato tutta Italia e non solo.
Condividono da anni i palchi con Gogol Bordello, Modena City Ramblers, Marco Calliari, Simone Cristicchi e Folkabbestia, ma soprattutto Bandabardò: è infatti Erriquez Greppi il produttore del loro ultimo disco. Nati “sulle sponde del padule” di Castiglione della Pescaia, I Matti delle Giuncaie ci accompagnano in un pellegrinaggio intorno al mondo, passando in rassegna diversi generi musicali: dallo ska al raggae, riscoprendo la tarantella per finire in bellezza con l'hard folk. Parola d'ordine: divertirsi suonando e ballando.
Inizio concerto alle ore 22:00. Dalle ore 19:30 – apertura dell'art café Sete Sóis Sete Luas per l'aperitivo mediterraneo Dal 1993, anno della sua fondazione, il Festival Sete Sóis Sete Luas continua il proprio viaggio tra le culture del mondo mediterraneo e lusofono. Nell'esposizione conclusiva della sua XXI edizione il Festival rende omaggio al Paese che per primo, insieme all'Italia, è entrato a far parte della sua rete culturale: il Portogallo. Sabato 7 dicembre alle 21:30, la mostra “Esculturas do Meu Fado” della fadista/scultrice Cristina Maria, si aprirà con il concerto di Fado di Cristina Maria, accompagnata alla chitarra da Custódio Castelo, celebre compositore e musicista portoghese che ha collezionato negli anni partecipazioni a progetti internazionali, primo fra tutti “The Rolling Stone Project” di Tim Ries.
Durante il concerto saranno riproposti alcuni brani della Diva del Fado Amalia Rodrigues, e presentati alcuni pezzi originali di Cristina Maria. Voce e mani potenti, sensuali e delicate allo stesso tempo, forgiano nel marmo e nel suono la musica del Portogallo: il Fado, dichiarato dall'Unesco Patrimonio Immateriale dell'Umanità. Il Fado è l'anima del Portogallo che vive quieta negli antichi quartieri di Lisbona, è la voce dei portoghesi che si fa sentire attraverso le note e il canto di grandi interpreti.
Con l'esposizione “Esculturas do meu Fado” Cristina Maria modella una serie di sculture realizzate per omaggiare i grandi nomi del Fado, creando un cosmo artistico in cui il Fado vive due volte: eterno nel marmo, fugace e appassionato nella voce di Cristina Maria. La poliedrica artista ha iniziato la sua carriera musicale come strumentista di flauto e clarinetto. Ha fatto parte di alcuni gruppi di musica etnica e popolare, e partecipato a progetti pop e rock come vocalist. Dal 2004 Cristina Maria si dedica interamente al Fado, iniziando a cantare sia in Portogallo che in Europa, e diventando una delle principali esponenti della nuova generazione di interpreti di Fado.
Il 6 dicembre Cristina Maria incontrerà gli studenti dell'I.T.C.G. Fermi e del Liceo Classico di Pontedera insieme a Custódio Castelo.