Firenze – Il Consiglio regionale si mobilita per la Giornata nazionale della Colletta alimentare, il prossimo 30 novembre, e conferma l’impegno sul tema della povertà. Daniela Lastri, consigliera dell’ufficio di presidenza, è intervenuta alla conferenza stampa di presentazione della 17a Giornata alimentare nazionale, in palazzo Panciatichi. Con la consigliera, Leonardo Carrai, presidente toscano di Fondazione banco alimentare onlus, e il consigliere comunale di Firenze, Emanuele Roselli. Lastri ha annunciato che il 30 novembre, giorno della Festa della Toscana, il tema della povertà sarà al centro della seduta solenne dell’assemblea, con l’intervento del vicedirettore della Caritas nazionale, Francesco Marsico.
Lastri cita la legge approvata nel 2009 proprio dal Consiglio regionale per “rendere permanente” il sostegno all’azione di banco alimentare e ricorda i provvedimenti varati, sempre dall’assemblea, lo scorso luglio, “per dare un aiuto alle famiglie anche in termini di servizi e di risorse economiche”. “La nostra azione non si esaurisce in un giorno – ripete –; l’ufficio di presidenza sta cercando il modo perché il cibo non consumato della mensa del Consiglio possa essere dato a chi ha bisogno, ovviamente nel rispetto di ogni normativa sanitaria”. A spiegare il significato della colletta del 30 novembre è Carrai: “La percentuale di quanti sono assistiti per bisogno alimentare in Toscana è aumentata del 27,5 per cento tra il 2012 e il 2013”.
In base ai dati forniti dalle 540 strutture convenzionate con banco alimentare in Toscana, si parla per l’anno in corso di 101mila trecento persone assistite. I numeri sono impressionanti anche a livello nazionale: percentuale salita del 47 per cento dal 2010 ad oggi, e il 10 per cento sono bambini. Da Carrai il ringraziamento pubblico al Consiglio regionale, che quest’anno ha contribuito con 4mila euro, e alla Giunta (con 500), ma soprattutto l’invito a tutti ad aderire, con un gesto, a una campagna che investe “il senso stesso della vita”.
Il presidente di banco alimentare cita Papa Francesco e rilancia: “Il bisogno tocca il cuore di tutti e la colletta è questo; che si chiami generosità laica o carità cattolica poco importa”. Il 30 novembre la Toscana si presenterà all’appuntamento forte di numeri importanti: più di 550mila volantini che saranno distribuiti all’entrata degli oltre 560 punti vendita che hanno aderito (ma il numero non è definitivo); più di 70mila scatoloni per trasportare le scorte di cibo raccolto ai magazzini, grazie a 400 camion dell’esercito.
I volontari, riconoscibili dalla pettorina gialla, saranno all’ingresso dei punti vendita convenzionati per fornire ogni spiegazione. Roselli annuncia “l’adesione personale, al di là dei gruppi politici, di ogni consigliere comunale di Firenze”. La politica con la p maiuscola, dice, deve fare proprio questo, agire “per il bene di tutti e applicare il principio di sussidiarietà orizzontale”. L’anno scorso, in Toscana, furono raccolte 710 tonnellate di cibo in 537 punti vendita (164 tonnellate solo a Firenze) a fronte delle 9622 tonnellate a livello nazionale.
Per quest’anno si calcola l’impegno di oltre 15mila volontari.