Avevano già installato in due istituti di credito dei dispositivi atti a clonare i bancomat: ieri mattina gli uomini della Prima Squadra Volante hanno impedito che 3 cittadini bulgari potessero derubare decine di ignari correntisti utilizzando i loro codici segreti. Gli stranieri sono stati fermati intorno alle 10.00 ad una fermata dell’autobus di viale Guidoni. La polizia stava cercando in quel momento un uomo con un giubbotto di pelle nera ed una coppola bianca in testa che, come segnalato dai carabinieri, qualche ora prima era stato ripreso dalle videocamere di sorveglianza di una banca di via Pietrapiana mentre stava manomettendo la postazione bancomat con sofisticate apparecchiature. Dopo aver sequestrato l’attrezzatura le forze dell’ordine hanno visionato le immagini video, elaborando subito un identikit del soggetto responsabile del fatto.
Quando è stato rintracciato dai poliziotti, il sospetto era in compagnia di altri suoi due connazionali. Durante il controllo tutti e tre sono stati subito trovati in possesso di carte pronte per essere clonate, cavetti per il trasferimento dati ed attrezzatura idonea a montare i cosiddetti “skimmer” - strumenti utilizzati per carpire fraudolentemente i codici segreti bancomat. La cosa non ha lasciato dubbi agli agenti che sono voluti andare a fondo nella vicenda estendo le verifiche anche nei domicili fiorentini dei fermati.
Individuare la loro dimora non è stato un compito facile per gli inquirenti in quanto i tre erano arrivati da poco in Italia e non avevano al seguito documenti che potessero agevolare il lavoro degli operatori. Tramite il sistema “Alloggiati Web” collegato con via Zara - che in automatico, per motivi di pubblica sicurezza, segnala alla Questura gli ospiti delle strutture ricettive di Firenze e provincia - la Sala Operativa 113 ha individuato due alberghi in zona Novoli dove i tre avevano trovato alloggio.
Nelle loro camere gli agenti hanno sequestrato computer, supporti di memoria, skimmer, alcune carte clonate e numerose “in bianco” sulle quali i malviventi avrebbero potuto riversare i dati rubati. Il materiale era stato ben occultato nei controsoffitti e nell’impianto di condizionamento delle stanze. Nei computer la polizia ha poi scoperto diversi filmati di persone intente a prelevare contanti ad uno sportello bancomat. In un fotogramma gli agenti hanno riconosciuto piazza Pitti con i suoi bastioni e stendardi.
Poco dopo, proprio in un bancomat della piazza hanno infatti scoperto è sequestrato altra attrezzatura abilmente istallata e ancora attiva al momento del controllo. Secondo quanto accertato i 3 bulgari - incensurati - di età compresa tra i 26 e i 29 anni gravitavano nel capoluogo toscano da almeno un mese. Sono in corso accertamenti per stabilire eventuali altre responsabilità del gruppo in merito ad episodi analoghi denunciati nelle scorse settimane. Tali reati solitamente vengono consumati nei giorni festivi, sia perché combaciano con la chiusura delle banche, sia per la maggiore affluenza di turisti, come nel caso di ieri.
Gli stranieri sono stati arrestati con l’accusa di installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni telematiche ed alterazione e possesso di carte di pagamento al fine di trarne profitto.