La Fiorentina gioca col tridente ma è priva di una punta centrale. E' una realtà che si tende a dimenticare quando le cose vanno bene e la qualità della squadra riesce a nascondere questa mancanza. Oggi non è stato così e la Fiorentina ha subito a Udine uno stop che si poteva evitare. La Fiorentina nel primo tempo tiene le redini del gioco ma non riesce a pungere. Parte in avanti Joaquin assieme a Rossi, e proprio sulla testa del ”torero” arriva una pallone d'oro, ma una sforbiciata di Domizi toglie letteralmente la palla dall'area piccola.
Grande azione al 21' con Pepito Rossi che recupera un rinvio del portiere friulano e riesce a entrare in area, scarta due difensori, è atterrato, ma l’arbitro lascia correre e la palla arriva a Borja Valero che è troppo defilato per metterla dentro. Il rigore è netto ma il signor Tagliavento non lo vede. Al 25′ grande azione di Cuadrado, che dribbla quattro avversari, arriva nell’uno contro uno davanti a Brkic che riesce a deviare in angolo. Ancora Fiorentina, stavolta è Aquilani a impegnare severamente l'estremo difensore udinese con un gran sinistro.
Al 33' arriva il goal dell'Udinese nel momento migliore dei Viola. Punizione dalla sinistra: Pereira la spizzica di testa per Hearteaux che è tutto solo sul secondo palo e la mette dentro. I Viola ci provano ancora, Cuadrado ben lanciato da Pizarro si trova nuovamente solo davanti al portiere ma il pallone finisce nelle mani di Brkic. Nella ripresa con la Fiorentina in svantaggio, ci si aspetta una grande partenza che non c'è. La Fiorentina sembra perdere di lucidità, appare leziosa e all'undicesimo rischia di subire ancora un goal.
E' protagonista Neto che prima sbaglia un’uscita e poi compie due grandi interventi d’istinto sulla palla che ha lasciato libera in area. Joaquin lascia spazio a Ilicic, ma lo sloveno che aveva l’occasione per mostrare la sua classe, è ininfluente. I ragazzi di Montella però stentano, non riescono a concludere in fase conclusiva. Al 25′ entra anche Mati Fernandez, al posto di Aquilani, che è stato ammonito e rischia in diverse occasioni di essere espulso. Montella prova a inserire Ryder Matos al posto di Tomovic, la difesa passa a tre uomini e l'attacco dovrebbe essere rafforzato.
Purtroppo in campo non cambia molto. I Viola appaiono sprecisi e anche Borja Valero è, certamente, meno brillante del solito. La squadra s’incarta in sterili e inefficaci azioni, mentre è l'Udinese a fare la partita e a impegnare Neto che salva prima su Muriel e poi in tuffo su Sanchez. Il brasiliano è protagonista con i Viola anche sulla punizione a sei dal termine, con una doppia parata su Muriel. Al novantesimo, in pieno forcing viola, un contropiede friulano induce Neto a compiere ancora un buon intervento sul tiro di Muriel. A fine gara il portiere sarà il migliore in campo.
E' una buona notizia per la sicurezza e crescita del discusso Neto, ma significa anche che il resto della squadra con poche eccezioni (Rossi e Cuadrado) non è stato all'altezza della situazione. Dopo la sosta le squadra d'alta classifica o presunte tali non hanno brillano: il Napoli è stato battuto in casa, il Milan non è andato oltre il pareggio, la Fiorentina è stata sconfitta. Questa difficoltà dopo la sosta non deve essere ignorata, come non può essere sottovalutata la difficoltà nel giocare senza una vera punta centrale come Gomez, che ci auguriamo torni presto in squadra, per permettere un ulteriore salto di qualità a una squadra che, nonostante il passo falso di Udine, è sempre in corsa per le posizioni di vertice. Nel dopo gara Montella ha dichiarato: “Sicuramente non abbiamo fatto un buon secondo tempo e l’Udinese ci ha messo in difficoltà con ripartenze velocissime.
Come atteggiamento abbiamo avuto troppa frenesia che ci ha portato via geometrie che pure, nel primo tempo avevano dato i loro frutti. Non abbiamo giocato più da squadra e col desiderio di divertirci, ma con troppa frenesia per cercare di recuperare il risultato. Siamo stati bravissimi a non concedere molto all’Udinese nel primo tempo, se non una punizione laterale e una spizzata di testa. Certo dobbiamo migliorare, ma c’è anche la bravura degli avversari da tenere di conto. Rossi si batte per la squadra, è un’altruista ed è in una buona condizione fisica.
Gomez non si sta allenando col gruppo, è un giocatore di sicuro spessore che manca a questa Fiorentina. Oggi avrebbe fatto comodo”. di Alessandro Lazzeri