Banca Etruria: utile d’esercizio del Gruppo a € 3,6 mln. (+ € 0,6 mln.)

Margine d’Interesse a 175,5 mln di euro (-2,5%). Commissioni nette a 60,2 mln di euro (-9,5%1). Margine di intermediazione a 313,4 mln di euro (+3,4%). Crediti verso clientela a 7,6 mld di euro (+0,8%2). Raccolta diretta, dato normalizzato, a € 7,3 mld

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2013 22:50
Banca Etruria: utile d’esercizio del Gruppo a € 3,6 mln. (+ € 0,6 mln.)

Arezzo, 14 novembre 2013– Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, presieduto dall’Ing. Giuseppe Fornasari, ha approvato oggi il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2013. In un contesto economico ancora difficile, caratterizzato da diffusa incertezza sia a livello macro economico, che in merito all'evoluzione del sistema bancario ed alla definizione dei nuovi scenari regolamentari, il Gruppo Banca Etruria chiude i primi nove mesi dell’anno con un risultato positivo dove l'ottimizzazione della macchina industriale - operata attraverso la realizzazione di interventi strutturali pianificati dal Piano Industriale 2012/2014 - consente oggi al Gruppo di continuare ad essere una realtà di riferimento per il futuro del territorio. Oltre ad aver infatti operato una semplificazione del proprio perimetro, attraverso la fusione per incorporazione di ConEtruria, Etruria Leasing e Banca Lecchese tuttora in corso, il Gruppo ha razionalizzato il patrimonio immobiliare e la rete commerciale, attivando inoltre il Fondo di Solidarietà per 130 Dipendenti che permetterà la stabilizzazione di 88 nuove risorse.

Interventi che iniziano a dare i primi contributi ma che porteranno pieni effetti a partire dal 2014. Nell’ultimo trimestre sono state infine portate a termine sia l’operazione di aumento di capitale da 100 milioni di euro, collocato al 100% sia la cartolarizzazione per circa 211 milioni di euro mediante cessione di un portafoglio di 27.512 crediti personali, tra cui crediti al consumo e cessioni del quinto dello stipendio e della pensione. L'assetto industriale e manageriale assunto quindi dal Gruppo, ha permesso anche in questo trimestre di contrastare gli effetti sistemici della crisi coniugando l’attività creditizia tradizionale alla migliore offerta di prodotti e servizi finanziari evoluti.

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