Nessuno aveva segnalato il disagio psicologico del ristoratore di Riparbella, oberato dai debiti, che in un momento di grave debolezza psicologica si e tolto la vita. I familiari e i vicini di casa non avevano percepito la gravità della sua condizione che lo ha portato al gesto estremo. Cosa sarebbe cambiato se quel disagio psicologico fosse stato segnalato a uno degli sportelli della rete di ascolto attivi nelle varie realtà territoriali, per essere poi veicolato al "servizio di ascolto e sostegno" attivato recentemente dalla Prefettura presso la Camera del Commercio di Pisa? A distanza di un mese dall'attivazione del servizio si rende necessaria una riflessione per verificare punti di forza e criticità e valutare così i primi correttivi necessari. "Alla luce di questa nuova tragedia riteniamo necessario far conoscere meglio il nuovo impegno degli oltre 50 rappresentanti di Istituzioni, Enti, Amministrazioni, Aziende, Associazioni, firmatari del protocollo. Ieri sera il Prefetto Francesco Tagliente dopo aver incontrato la vedova del ristoratore – per portarle il cordoglio – valutate le condizioni della famiglia colpita dalla tragedia, ha chiesto alla dottoressa Giuliana Grison, segretaria del “Servizio”, di convocare in via straordinaria alcuni componenti ritenuti importanti per valutare la situazione patrimoniale e psicologica della signora Giovanna. Questa mattina la vicenda del ristoratore e della sua famiglia – raccontata dalla signora Giovanna e dalla figlia che la accompagnava – è stata ascoltata dal Prefetto Tagliente, da Pietro Pietrini Direttore dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica dell'Azienda Ospedaliera Pisana, da Gian Gastone Gualtierotti Morelli dell'Ordine dei Commercialisti e degli esperti Contabili di Pisa, da Ilaria Sampugnaro dell'INPS, da Patrizia Muscarà dell'Agenzia delle Entrate, da Renato Biasi di Equitalia nonché dal vice presidente della Camera del Commercio Valter Tamburini, dalla segretaria del Servizio di Ascolto Giuliana Grison e dalla dottoressa Donatella Donadel della Provincia di Pisa. I rappresentanti del "Servizio di ascolto e sostegno", dopo aver ascoltato la vicenda del ristoratore hanno convinto la signora Giovanna a non chiudere l'attività commerciale, come aveva anticipato, e a tenere aperto il ristorante. Alla signora è stata data la possibilità di poter utilizzare le due autovetture sottoposte a "fermo amministrativo" da Equitalia, ritenute indispensabili per l'esercizio della sua attività e una pausa temporale per poter onorare i debiti. Mentre i rappresentanti dell'Ordine dei Commercialisti e degli altri Enti interessati alla vicenda economica, unitamente agli Enti impositori titolari dei crediti, valutano se ci sono spazi per ridurre il disagio, il Prefetto Tagliente e il Prof.
Pietrini fanno appello al sentimento di solidarietà umana per aiutare questa apprezzata cuoca nel primo periodo di riavvio dell'attività di ristorazione e invitano tutti coloro che si riconoscono sensibili alle tragedie umane ad andare a cena al suo ristorante a Riparbella, località Melatina, sulla strada che porta da Cecina a Volterra. L'ultimo commento sull'Osteria del Viandante postato il 2 settembre scorso è breve ma significativo: "Ottima cucina toscana, sia carne che pesce. Ambiente tranquillo.
Unico difettuccio, non si deve aver fretta perché ci sono solo i due titolari, però simpatici".