Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e il collega in Regione Paolo Marcheschi hanno fatto questa mattina il punto sulla situazione di Firenze Fiera a Palazzo Vecchio, nel corso di una conferenza stampa. “Anche il 2013 chiude per Firenze Fiera con un ‘buco’ di oltre 1 milione di euro. I licenziamenti prima annunciati poi ritirati, sono in realtà finiti ‘in frigo’: il presidente Brotini ha dichiarato in commissione che si potrà discutere sul come e su quanti, ma non sul fatto che servano per risollevare le sorti del bilancio della società – ha dichiarato Torselli –. Sempre in commissione, dopo aver ammesso che pagare le multe con la carta di credito aziendale è ‘forse stato uno sbaglio’, Brotini ha annunciato querela nei miei confronti perché le spese da lui non documentate non sarebbero (come risulta dalle carte di Firenze Fiera) circa 5.000 euro, ma poco più di 400.
Siamo davvero curiosi di vedere come andrà a finire, ma comunque il presidente evidentemente oltre a non amministrare bene Firenze Fiera non conosce nemmeno la giurisprudenza, visto che se dovesse querelarmi davvero per aver diffuso dati che mi ha fornito lui, sarei io a querelarlo per calunnia. Per noi, in ogni caso, basta e avanza come ha gestito l'azienda, senza entrare nel merito delle multe pagate con le carte di credito, per chiederne le dimissioni”. Ma sotto accusa, è ancora una volta, nel suo complesso, la gestione Firenze Fiera. Una società partecipata pubblica che “da decenni è costantemente in perdita senza un piano di rilancio ed investimenti degno di questo nome - ha sottolineato Marcheschi -.
Con Firenze Fiera non solo i conti sono in rosso, ma nemmeno gli accordi presi tornano. Ci sono accordi, delibere e concessioni che sono diventati carta straccia. L’ultima vicenda sulla spese ‘disinvolte’ del Presidente Brotini, riporta in evidenza una questione strategica per lo sviluppo economico di Firenze e della Toscana: lo sviluppo del polo fieristico”. “Nel piano industriale, presentato il 31 luglio 2012 (quando Brotini era già insediato come presidente) – continuano i consiglieri - si scrive nero su bianco che è necessario dare avvio ad un piano di recupero degli immobili per un totale di 120 MILIONI 550 MILA EURO, così ripartiti: 100 milioni per la Fortezza da Basso; 6 milioni Palazzo degli affari 12 milioni 50 mila Villa Vittoria 2 milioni 500 mila Exa magazzino tribunale In commissione Controllo in Regione il presidente Brotini ha lamentato risorse per poter rilanciare la società e dare avvio al piano degli investimenti.
Ma negli accordi (si veda delibera n.1018 del 7.12. 2010 “Approvazione accordo tra Regione Toscana/Comune di Firenze/ Provincia di Firenze per la ridistribuzione delle quote di proprietà del compendio immobiliare denominato “Fortezza da Basso” per la sua concessione a Firenze Fiera spa e per ridistribuzione delle quote societarie di Firenze Fiera spa), il piano di recupero è a carico di Firenze Fiera e non dei soci pubblici. Si scrive infatti: “Ritenuto opportuno che gli investimenti, da eseguirsi nelle porzioni del compendio oggetto di concessione per scopi fieristici, siano effettuati dal concessionario, stante la previsione dell’applicazione del canone agevolato corrispondente al 10% del valore del canone di mercato”. Inoltre è bene ricordare – dichiarano i consiglieri - che la concessione della gestione degli immobili è stata fatta, come è ricordato nella delibera sopra richiamata, ‘senza avviso pubblico’, direttamente a Firenze Fiera, che aveva l’onere (come accordi) di provvedere al recupero di questi”. Per questo, il gruppo Fratelli d’Italia in Regione chiede: AL COMUNE E ALLA PROVINCIA: - il rispetto degli impegni firmati nell’accordo Comune – Regione – Provincia (quote in cambio di riequilibrio proprietà della Fortezza), in modo da condividere in modo paritetico gli investimenti e gli aumenti di capitale; ALLA REGIONE - di far rispettare l’accordo a Comune e Provincia ed in caso di mancato rispetto di quest’ultimo chiedere immediatamente, la RESTITUZIONE dei 38 MILIONI 500 mila euro dati a quest’ultimi; - non aderire all’aumento di capitale di 18 milioni, almeno che non venga rispettato l’accordo di riequilibrio delle quote in Firenze Fiera. A FIRENZE FIERA - il rispetto degli impegni presi con i soci pubblici, per il piano di recupero e gli investimenti necessari per il rilancio del polo espositivo; - visti i risultati di bilancio, le dimissioni del presidente Brotini; “In base alle decisioni e le azioni che verranno messe in atto, Fratelli d’Italia valuterà la possibilità di presentare un esposto alla Corte dei conti” hanno concluso Torselli e Marcheschi.