FIRENZE - I fratelli olivi, di dannunziana memoria, che fan di santità pallidi i clivi e sorridenti, costituiscono da secoli uno dei tratti caratteristici della campagna collinare toscana, un patrimonio di bellezza che si traduce in una delle migliori produzioni nazionali: l’olio d’oliva. Quell’olio che sin dall’antichità classica è ritenuto un bene prezioso, se è vero, come narra una leggenda dell’Antica Grecia, che Zeus concesse il dominio dell’Attica ad Atena, per avergli donato l’ulivo, ritenuto più prezioso dell’acqua donata da Poseidone, che le contendeva il dominio su quella terra.
L’ulivo significa salute, fecondità e pace, con le sue foglie si coronavano i vincitori dei giochi olimpici. E miracoloso, o quasi, era considerato l’olio del suo frutto, utilizzato nell’alimentazione e nella farmacologia. Il Comune di Reggello celebra questa eccellenza del suo territorio con la XLI edizione della Rassegna dell’Olio Extravergine di Oliva, che si svolgerà dall’1 al 3 novembre prossimi, nella centralissima piazza Aldo Moro. Undici i produttori attesi, per una tre giorni che comunque risente della difficile congiuntura economica.
Tuttavia, a far ben sperare, l’ottimo raccolto 2013, che sebbene un po’ in ritardo, ha prodotte olive non intaccate dal flagello della mosca olearia. Si prevede un prezzo di vendita sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno. La resa leggermente più bassa dello scorso anno, fra il 10 e il 13%, garantisce un’alta qualità dell’olio. Ed è proprio sulla qualità, anziché sulla quantità, che il Comune di Reggello punta da sempre, per promuovere il suo prodotto di riferimento. A Reggello l’olivo non è soltanto un elemento dell’economia agricola, ma è anche e soprattutto una presenza atavica, uno stile di vita; tanti sono ancora, infatti, coloro che coltivano olivi su un piccolo appezzamento, per una produzione ad esclusivo uso familiare.
A testimonianza di un rapporto molto stretto con il territorio che fu degli avi. Per queste ragioni, l’olio riveste un’importanza capitale nel piccolo Comune fiorentino. Ma l’olivicoltura non è semplicemente agricoltura di produzione, è anche agricoltura di paesaggio, nel senso che la cura del territorio tutela la stabilità della collina; troppo spesso si hanno notizie di frane e smottamenti nelle zone collinari della Toscana, laddove il terreno e gli alberi vengono trascurati o abbattuti.
L’agricoltura, invece, è attività essenziale per garantire la presenza dell’uomo sul territorio, una presenza attiva che miri alla sua salvaguardia. La Regione Toscana, da parte sua, tramite la commissione agricoltura, sta lavorando al rafforzamento delle normative di tutela del suolo, per evitare in futuro episodi come quelli occorsi in Lunigiana e Garfagnana pochi giorni fa. Oltre alla tutela del territorio, è comunque essenziale una forte azione politica, a tutela dei produttori, piccoli o grandi che siano, per metterli al riapro dal fiorente mercato del falso, che ogni anno vede piovere sulle tavole degli italiani migliaia di litri di olio contraffatto, dall’incerta qualità e provenienza.
Purtroppo, ad oggi, la debolezza politica dell’Italia in Europa ha fatto sì che Gran Bretagna e Olanda attenuassero sensibilmente la legge sulla tracciabilità a garanzia dei consumatori, richiesta dal nostro Paese. Tuttavia, a Reggello, si continua a produrre un grande olio, e a festeggiarlo in occasione del nuovo raccolto. Quest’anno, la rassegna, promossa dal Comune in collaborazione con i Comuni limitrofi della Valdisieve, del Valdarno e del Mugello, si terrà nel primo week-end di novembre, e vedrà la presenza di un grande stand nella piazza centrale del paese, che servirà da vetrina agli undici produttori presenti, affiancati da un artigiano gelataio che proporrà creazioni sul tema dell’olio d’oliva.
Oltre alle degustazioni offerte dai produttori, alla mostra-mercato sono abbinate attività collaterali dedicate alle famiglie e ai bambini,fra cui i tre concerti di musica classica, il tradizionale mercatino dei Santi, e una laboratorio di educazione ambientale. Un modo per promuovere le bellezze di un territorio ricco di storia. Niccolò Lucarelli