Naufragio al largo di Lampedusa, nella zona tra la Tabaccara e l'Isola dei Conigli. Sull'imbarcazione dove è scoppiato un incendio c'erano almeno 500 immigrati. Centinaia in acqua, recuperati finora 94 corpi, di cui due bambini. Domani, venerdì 4 ottobre 2013, nel giorno di San Francesco, la Comunità di Sant'Egidio di Firenze si riunisce alle ore 20.30 in una preghiera aperta a tutti e in particolare agli immigrati, nella chiesa di San Tommaso, in via della Pergola 8, per ricordare le vittime della tragedia di Lampedusa.
"Nessun volto umano può essere per noi clandestino - spiegano i promotori della preghiera - né vogliamo essere anonimi per quanti da quelle imbarcazioni fragilissime e cariche di disperazione chiedono aiuto". “La tragedia avvenuta a largo di Lampedusa ci scuote e ci addolora. Si tratta di una immane vergogna, che travolge intere famiglie che abbandonano la propria terra per cercare condizioni di vita migliori o semplicemente più umane”. Queste le parole del Sindaco Gianassi appena appreso del naufragio, al largo dell'Isola dei Conigli, del barcone su cui viaggiavano 451 migranti.
Circa 200 i morti, secondo le stime attualmente in corso. “Inconcepibile – ha proseguito il sindaco Gianassi - che eventi del genere possano accadere alle soglie del nostro Paese, nel cuore di un continente che si proclama civile e che deve urgentemente ripensare in maniera unitaria la propria idea di accoglienza e solidarietà”. Il Comune di Sesto Fiorentino esporrà sul Palazzo Comunale, in segno di lutto, le bandiere a mezz'asta fino a tutta la giornata di domani. Bandiere listate a lutto invece al Municipio di Borgo San Lorenzo, in segno di lutto e di partecipazione al dolore per la tragedia di Lampedusa Duro l'intervento di Papa Francesco: ''mi viene subito la parola vergogna: una vergogna.
Parlando di pace e della crisi economica mondiale che è un sintomo grave della mancanza di rispetto per l'uomo voglio esprimere il grande dolore per le numerose vittime dell'ennesimo, tragico naufragio a largo di Lampedusa''. “Profondo sgomento per la immane tragedia che si sta consumando a Lampedusa”. Queste le parole del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alberto Monaci, che sta seguendo l’evolversi delle drammatiche vicende da Assisi, dove partecipa alla conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
“Al grido di ‘vergogna’ di Papa Francesco – aggiunge Monaci – le istituzioni hanno il dovere di una risposta che finalmente porti ad una svolta umanitaria nelle politiche di accoglienza dell’Europa. Non dubito – chiude il presidente – che il Consiglio Regionale saprà fare la sua parte”. Nel corso dell’incontro di Assisi, l’assemblea ha osservato un minuto di silenzio per le vittime e approvato un documento sulla tragica vicenda di Lampedusa. "Una tragedia immane che ci sconvolge e ci getta dentro un dolore profondo".
Così il presidente Eugenio Giani ha espresso, anche a nome di tutti i consiglieri , cordoglio per le cicintinaia di vittime del barcone in fiamme al largo di Lampedusa. Giani ha esperesso vicinanza e solidarietà alla sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini. Sulla strage di Lampedusa, costata la vita a 94 immigrati e con circa 200 dispersi, tra cui anche donne e bambini, il gruppo consiliare 'Pdl ora Forza Italia' in Provincia di Firenze esprime tutta la sua commozione per la tragedia che ha toccato stamani le coste italiane.
"Esprimiamo vicinanza alle famiglie dei deceduti e dispersi e anche ai governi delle nazioni di appartenenza - scrivono i consiglieri Erica Franchi, Leonardo Comucci e Carla Cavaciocchi - con tutto il nostro disappunto verso un'Unione Europea che non si è mai assunta la responsabilità di affrontare in maniera incisiva il problema dell'immigrazione e dei conflitti scoppiati nell'area del Mediterraneo, all'origine di un incremento del fenomeno. Auspichiamo la definizione di politiche comuni europee per governare i flussi migratori verso l'Europa, di cui le nostre coste italiane sono i confini" "Responsabilità e accoglienza non sono parole buoniste.
Vergognose e inumane le dichiarazioni della Lega Nord: non una parola di compassione per chi è stato ingoiato dal mare. Cancellare la Bossi-Fini""La tragedia accaduta stamani a Lampedusa ci interroga nel profondo. Non possiamo non pensare a chi ha vissuto, a partire dai bambini, e a chi è perito in un naufragio che ha causato orrori inimmaginabili". I gruppi consiliari Pd, Progetto Toscana/Idv, Rifondazione comunista e Radicali nel Gruppo Misto rappresentati nella Commissione Lavoro della Provincia di Firenze, hanno sottoscritto una nota con cui si sottolinea che quella di stamani è "una tragedia provocata anche dalla debolezza della nostra politica a livello nazionale che dovrebbe mettere al primo punto dell'agenda la cancellazione della legge Bossi-Fini". Responsabilità e accoglienza "non sono parole buoniste, ma un dovere che ci rende più umani e che renderebbe più umana tutta l'Europa chiamata a una risposta corale all'immigrazione.
Se una colpa c'è in essa è che è figlia della povertà e della guerra: somali, eritrei e siriani portano in sé, fin da piccolissimi, le ferite aperte dalla storia per cui, senza potere scegliere, si nasce nel posto sbagliato al momento sbagliato". Ma è anche vero, come ha ricordato questa mattina Papa Francesco, "non poca ingiustizia nasce dalle decisioni e, aggiungiamo, dall'inerzia dei governi del mondo lungo gli anni. E' irrinunciabile una politica unitaria a livello europeo e, per quanto ci riguarda, affrontare la ricaduta e le possibilità nei nostri contesti territoriali con un momento di riflessione che chiediamo di promuovere al Presidente del Consiglio provinciale Piero Giunti e al Presidente della Provincia Andrea Barducci".
"Respingiamo con sdegno - concludono i consiglieri - le vergognose, inumane e strumentali dichiarazioni della Lega Nord nei confronti del ministro Kyenge e della Presidente della Camera Boldrini, investite dalla violenza di una polemica razzista e xenofoba, dove non si spende una parola di compassione per le vittime, rese clandestine anche in questo: è una vergogna per chi ambisce a rappresentare un Paese o anche solo il suo nord in un modo così minuscolo". La commissione Pace questa mattina ha parlato a lungo della tragedia che sta accadendo al largo di Lampedusa dove un barcone di migranti ha preso fuoco.
Ad ora i morti fra cui bambini e donne incinte sono 92 e 250 i dispersi. I componenti della commissione presenti stamani (Susanna Agostini Lucia Matteuzzi, Bianca Maria Giocoli, Ornella del Zordo, Eros Cruccolini, , Iacopo Cellai, Alberto Locchi , Bertini Enrico) hanno condiviso "l'impellente necessità di un concreto contributo da parte dell'Unione Europea". Vorremo far giungere il nostro dolore - hanno detto i consiglieri membri della commissione Pace- e solidarietà al Sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini". “E' un giorno di lutto questo, per tutta l'Italia, ma a Prato, terra di immigrazione e incrocio di culture, colpisce ancora più a fondo una tragedia che, ancora una volta si poteva e si doveva evitare”.
Sono le parole di Loredana Ferrara, assessore alle Politiche sociali della Provincia di Prato, alle notizie che arrivano da Lampedusa. “Di fronte a una strage, con 90 morti e 250 dispersi, la solidarietà verso i profughi, verso le vittime e le loro famiglie non basta. Servono azioni concrete e fra gli attori l'Europa adesso è indispensabile. Dobbiamo gestire un'emergenza umana e sociale grave e drammatica e ci serve aiuto”.Anche il presidente della Provincia Lamberto Gestri, appresa la notizia, ha affidato a facebook un pensiero immediato.
“Dolore, soltanto dolore e rispetto per i morti”. "Orrore, dolore e rabbia sono i sentimenti che le notizie che giungono provocano nell'Arci Toscana. Da anni l'Arci chiede un cambio di passo sul fronte del governo del fenomeno dell'immigrazione, della gestione delle frontiere marittime, della questione del diritto di asilo e della protezione dei rifugiati.E' evidente che non ci si possa più limitare a lavarsi la coscienza incolpando gli scafisti. E' evidente che tutti i giri di vite messi in atto in questi anni a proposito di sbarchi (che hanno procurato anche condanne di organismi internazionali al nostro Paese) si siano rivelati dannosi e non possano essere più riconosciuti come una risposta accettabile e credibile.
Pensiamo, insomma, sia necessario che ci si interroghi una volta per tutte sui motivi che inducono migliaia di persone ad affidarsi a sfruttatori senza scrupoli e che si sospendano gli accordi bilaterali tra Italia e Libia. Chiediamo che in tutto il paese si proclami una giornata di lutto nazionale per ricordare e onorare come è giusto tutte queste persone che hanno perso la vita per fuggire da guerre e violenze e trovare ospitalità in un’Europa che ha blindato le proprie frontiere. Per questo ci rivolgiamo a Regione Toscana e enti locali affinché sostengano tale proposta di fronte al Governo nazionale e si facciano promotori di iniziative in grado di far giungere dalla Toscana un chiaro messaggio di dolore e sdegno per la, ennesima, strage di migranti al largo di Lampedusa. L'Arci, infine, invita i suoi Circoli a listare a lutto le proprie bandiere o a mettere in atto altri gesti simbolici".
“Non fare niente di fronte a questa strage continua ci rende in un certo senso complici di quanto sta accadendo. Quello dei migranti che attraversano il Mediterraneo verso le nostre coste non è un problema solo italiano, è un’emergenza umanitaria mondiale e tutte le autorità internazionali, Europa in primis, debbono sentirsi interpellate.” A dirlo è il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie, Roberto Trucchi, che in queste ore sta cercando di contattare in prima persona le autorità di Lampedusa per offrire, nelle modalità in cui ce ne sarà bisogno, l’aiuto delle Misericordie d’Italia. “Quello che è accaduto oggi –dice Trucchi- lascia sgomenti, senza parole, ma è solo l’ultimo capitolo di una strage continua.
Non possiamo chiudere gli occhi e aspettare, perché la situazione così non può che peggiorare. Restare con le mani in mano di fronte a decine, centinaia di donne, uomini e bambini che ogni settimana muoiono nel mare davanti alle nostre coste non è moralmente tollerabile, tanto più per chi come noi si dice cristiano. Le istituzioni, nazionali e internazionali, e tutti noi, dobbiamo metterci una mano sul cuore ed aprire la mente per trovare soluzioni a questa immane tragedia.” “La tragedia di Lampedusa provoca disperazione” dice il vicepresidente delle della Confederazione nazionale delle Misericordie, Leonardo Sacco, che è anche coordinatore per la Confederazione del CDA-CARA Sant’Anna, che è uno dei più grandi d’Europa.
“Donne, uomini, bambini –dice Sacco- cercavano rifugio nel mondo occidentale e invece hanno trovato la morte durante il tragitto. Siamo diretti testimoni degli sforzi che fa il nostro Paese, forte di una radicata tradizione di accoglienza, per dare protezione agli immigrati in fuga da guerre civili e persecuzioni. Ma, come in molti stanno dicendo in queste ore, senza il sostegno dell’Europa, l’Italia non può farcela. Offriamo al sindaco di Lampedusa sostegno e aiuto. Con il consenso degli ospiti, in segno di cordoglio, stasera nel Centro di Accoglienza Sant’Anna, alle 20, spegneremo le luci per cinque minuti e ci raccoglieremo in preghiera.”