CASCINA (mercoledì, 2 ottobre 2013). Il Comune di Cascina, nei primi sei mesi del 2013, ha recuperato oltre 134mila euro di mancati pagamenti per i servizi scolastici. Si tratta di risorse che tornano nelle casse del Comune grazie al lavoro di controllo svolto dagli uffici sugli anni 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012. Sotto la lente sono finiti i mancati pagamenti per il servizio di mensa, il servizio di trasporto scolastico, il servizio di asilo nido e di “Scuola sicura”. Una volta accertato che una famiglia non ha pagato la retta di un servizio il Comune invia un avviso bonario in cui si invitano i genitori a mettersi in regola o a concordare un piano di rientro graduale dalla morosità.
La stragrande maggioranza dei mancati pagamenti è stata recuperata dai versamenti che le famiglie hanno fatto a seguito dell’avviso. In questo modo sono stati recuperati 59.468 euro dal servizio mensa, 9.908 euro dal trasporto, 11.853 euro dalle rette dell’asilo nido e 2.476 euro dal servizio “Scuola sicura”. Per un totale di 83.705 euro. Nei casi in cui l’avviso sia stato ignorato, il Comune ha inviato una seconda comunicazione, in questo caso una vera e propria lettera di diffida, in cui i genitori sono stati informati che in caso di mancato pagamento la loro situazione di morosità sarà segnalata a Sepi, l’azienda che si occupa della riscossione per conto del Comune, passando così alla fase ingiuntiva del procedimento.
I pagamenti effettuati dai morosi a seguito della diffida hanno permesso al Comune di recuperare altri 4.336 euro. «Il nostro lavoro nel recupero di quanto dovuto al Comune non ha un intento punitivo, perché di tratta di un’operazione di equità –afferma Alessio Antonelli, sindaco di Cascina- prima di tutto verso i cittadini che pagano regolarmente le rette. E’ inoltre un’operazione dovuta, perché altrimenti non saremmo buoni amministratori della cosa pubblica. Ciò detto, siamo perfettamente consapevoli della difficile situazione che attraversano molte famiglie.
Ecco perché, invece di escludere i bambini dal servizio, proponiamo ai genitori degli strumenti per accompagnare la famiglia a sanare la propria situazione, tenendo conto del disagio ma nel rispetto delle regole. Proponiamo, per esempio, la rateizzazione, oppure applichiamo le cosiddette compensazioni. In altre parole, se una famiglia è in debito con il comune perché non ha pagato i servizi scolastici ma ha ottenuto dal comune altri benefici o contributi, per esempio quelli per il diritto allo studio, allora scaliamo il beneficio da quanto dovuto.
Con le rateizzazioni abbiamo recuperato 30.138 euro euro, con le compensazioni 16.196 euro. Sommando queste cifre con i pagamenti spontanei, effettuati dopo gli avvisi del Comune, si arriva a oltre 134mila euro». L’attività di recupero continuerà anche per il secondo semestre del 2013 e i risultati saranno comunicati a gennaio 2014. (dp)