Doveva essere la partita del riscatto dopo la sconfitta di San Siro, ma è stata una gara deludente. La Fiorentina si fa raggiungere a quindici secondi dal termine, dopo che era riuscita a ribaltare lo svantaggio e a passare in vantaggio al 22' della ripresa. E' stata una partita dal doppio volto con un primo tempo che ha visto i Viola giocare male e subire il possesso palla degli emiliani, per poi riscattarsi con una ripresa da grande squadra, prima di incorrere in una disattenzione che è costata due punti. Il primo tempo ha visto la buona partenza degli emiliani.
Al quinto su una ribattuta di Neto, Palladino ha un buon pallone, ma il suo tiro è fermato da un difensore. La Fiorentina tenta un paio di sortite senza esito di Borja Valero e Rossi. Al 18' su punizione di Borja Valero, Savicic colpisce di testa ma la palla è alta sulla traversa. La Fiorentina è imprecisa a centrocampo e non sembra riuscire a far gioco. Inoltre i Vola subiscono le ripartenze del Parma, soffrendo sia a destra, dove imperversa Cassano che a sinistra dove Alonso fatica a contenere Biabiany.
Il Parma fa un buon possesso palla, mentre la Fiorentina appare molto inferiore alla squadra ammirata nel primo tempo di San Siro. I tiri dei Viola sono occasionali e fuori misura. Mancano le manovre precise e il gioco che caratterizza abitualmente i Viola. Ad andare vicinissimo al vantaggio invece è ancora il Parma con Palladino che, su una ribattuta di testa si trova a tirare a colpo sicuro dagli undici metri ma Neto respinge in due tempi. Poi Neto interviene su un tiro di Cassano da fuori, ma la gara non prende velocità. Al 35′ arriva l’ennesima sostituzione forzata: esce Rossi dopo uno scatto doloroso per Rebic al suo esordio in A.
La fortuna non sorride alla Fiorentina, anzi nel minuto di recupero della prima frazione arriva una beffarda deviazione di Gonzalo Rodriguez che mette alle spalle di Neto un tiro di Gargano. La ripresa parte con un rientro, Vargas sostituisce Wolski tra gli applausi. Parte forte la Fiorentina, il Parma si affida alle ripartenze. Adesso è un predominio viola che non produce i frutti sperati Sulla sinistra Vargas, che gioca un'ottima gara, crea tantissimo, e serve ottimi palloni che i suoi compagni non riescono a concretizzare.
Sembra mancare quella determinazione e precisione che invece trova Alonso al quarto d’ora con un’azione personale sulla sinistra che Mirante interrompe con un intervento che toglie letteramente dalla rete il diagonale del possibile pareggio. Al 19’ esplode il Franchi. Angolo dalla sinistra e colpo di testa di Gonzalo Rodriguez che insacca. E' un pareggio sofferto ma meritato. I Viola che hanno adesso un pressoché continuo possesso palla, provano a vincere. Montella inserisce Cuadrado al posto di Roncaglia.
Al 33' arriva il secondo goal: Pizarro entra in area sulla sinistra e passa a Vargas che alza il pallone di petto e con un gran sinistro al volo in girata insacca a fil di palo alla destra di Mirante. Un gran goal che manda in estasi il pubblico di Firenze. La favola bella del campione ritrovato che porta la sua squadra alla vittoria s’infrange purtroppo all’ultimo secondo di gioco, quando un cross dalla destra trova, in concorso di colpa Neto e i difensori viola che lasciano Gobbi libero di segnare il a due a due. Ancora una volta i Viola si fanno beffare all'ultimo minuto.
Molti sono già i punti persi così. Occorrerà che Montella lavori su quest’aspetto per non vanificare le qualità di una squadra che, comunque, in questo inizio di campionato ha mostrato sempre qualche difficoltà a fare gioco nelle partite casalinghe. Queste le parole di Vincenzo Montella nel dopo partita: "Il calcio italiano va interpretato, fa rabbia aver preso un gol dopo che la squadra si era riappropriata con forza di un risultato, capovolgendo la prestazione sottotono del primo tempo.
Fa rabbia aver commesso errori d’ingenuità ed esperienza a trenta secondi dalla fine... I gol vanno valutati anche come nascono, non è stato un discorso di assetto tattico, la difesa era piazzata. L'errore tecnico ci può stare, ma bisogna guardare anche la prova degli avversari. Dobbiamo lavorare sugli errori ma andiamo avanti così. Bisogna rimboccarci le maniche, non facciamoci prendere dal panico, segnali positivi ce ne sono stati. Oggi avevamo Pasqual fuori, poi anche Rossi, con tanti ragazzi giovani in campo contemporaneamente...
si cresce con il tempo. Noi abbiamo bisogno di giocatori giovani di prospettiva, puoi pagare anche qualcosa. Rebic farà grande strada, a oggi ha bisogno ancora di un po’ di tempo prima di essere buttato nella mischia se vuoi ambire a certi traguardi. Errore del portiere? Devo parlare anche con il portiere stesso, ogni gol che prende Neto non è sempre responsabilità sua a prescindere. Cuadrado? Sta bene, credo abbia fatto anche abbastanza bene. Vargas? Abbiamo visto che volontà ha, so che non può tenere tutta la partita ma è un giocatore ritrovato.
Dovrà avere la stessa continuità e intensità, anche dopo il gol. Rossi? Vediamo cosa diranno domani, l'intenzione era e sarà di non portarlo in Ucraina”. Alessandro Lazzeri