Oggi sono stati riaperti i battenti delle scuole fiorentine di ogni ordine e grado. Nel giorno d’apertura dell’anno scolastico e della prima campanella, il sindaco Matteo Renzi ha visitato, insieme all’assessora all’educazione Cristina Giachi, la primaria Carducci, l’istituto di via dei Bassi (nel Quartiere 2) restaurato durante le vacanze estive. Un investimento di 900mila euro servito per ripristinare completamente il tetto e consolidarne le strutture, restaurare le facciate esterne, sostituire gli infissi delle aule (quelli nuovi sono a tenuta termica e antirumore) e imbiancare tutti i locali.
Alla Carducci ci sono 10 sezioni di scuola dell’infanzia, con 254 bambini e 22 sezioni di scuola primaria con 511 alunni. «La scuola è la madre di tutte le battaglie - ha detto il sindaco Renzi - dalla crisi si esce con la scuola, non con grandi discorsi. La Carducci non è l’unica scuola dove siamo intervenuti - ha continuato - ce ne sono ancora altre su cui si sta lavorando. Qui abbiamo fatto lavori per 900mila euro, mentre una serie di interventi importanti sono stati fatti anche alla Dino Compagni per quanto riguarda le infrastrutturazioni di internet, anche se questo istituto ha bisogno soprattutto di essere totalmente rifatto.
A tal proposito stiamo lavorando col ministero e speriamo che il Ministro ci dia l’assicurazione dei denari che servono per intervenire. Questo è un lavoro che dimostra che in questi mesi il Comune ha lavorato tanto sull’edilizia scolastica». Alla secondaria di primo grado Dino Compagni, inserita nell’istituto comprensivo del quale fa parte la Carducci, ci sono 21 classi per un totale di 507 studenti. «Il buon anno ai ragazzi va non solo per la scuola e per l’edilizia scolastica - ha concluso il sindaco - ma va anche e soprattutto per l’integrazione: 1 ragazzo su 5 negli istituti di Firenze è straniero; va per l’offerta formativa: 350 progetti di attività educativa e per l’idea che i cittadini sono tali anche quando non hanno ancora compiuto la maggiore età perché non è importante che età hanno.
Quello che conta è che siano valorizzati per quello che devono essere». «L’istruzione – ha sottolineato l’assessora Giachi – è al centro delle nostre preoccupazioni di amministratori non solo perché a scuola si fanno le più importanti politiche di cittadinanza ma anche perché le aule sono i luoghi dove i nostri giovani passano la loro giornata e quindi rappresentano il primo segno di attenzione delle istituzioni nei loro confronti». «La scuola è un fiore all’occhiello dell’amministrazione – ha sottolineato l’assessora Giachi – a Firenze ci sono i problemi comuni al resto del Paese: le nomine, la difficoltà per gli insegnanti precari.
Nella nostra città, però, non ci sono liste di attesa per le scuole dell’infanzia e abbiamo abbattuto quelle per i nidi: il lavoro è tanto ma abbiamo molte soddisfazioni». La Terza Commissione Provinciale si è recata al Liceo Artistico di Porta Romana, dove l’Assessore all’Istruzione Giovanni Di Fede ha inaugurato il nuovo anno scolastico. “Quale componente la commissione – afferma Erica Franchi, capogruppo del Pdl in Provincia di Firenze - ero presente al discorso dell’assessore e devo osservare alcuni fatti che vanno al di là degli effetti speciali della kermesse del primo giorno di scuola, realizzata in una location da 100 e lode qual è la gipsoteca del Liceo Artistico di Porta Romana e vanno anche al di là dell’impegno dell’assessore".
Le osservazioni riguardano le condizioni "delle nostre scuole all’apertura del nuovo anno scolastico ed evidenziano le solite criticità, ulteriormente aggravate oggi dalle pochissime risorse messe a disposizione per le scuole statali e da un inizio anticipato che ha lasciato molte cattedre vuote". Tali forti criticità, relative alla messa in sicurezza e alle condizioni igienico-sanitarie, oltre alla carenza di docenti nelle classi, "sono state confermate dai rappresentanti sindacali pochi giorni fa durante un’audizione in Commissione Lavoro".
La maggior parte degli investimenti nazionali "viene invece assorbita da nuove spese per il personale, e poco o nulla rimane alle scuole per la gestione didattico - organizzativa e per l’ adeguamento e modernizzazione degli istituti". Le nostre scuole ormai "si sono sempre più abituate a reperire i fondi e gestire autonomamente manutenzione ed interventi straordinari anche degli immobili, ma purtroppo la presenza delle amministrazioni locali e nazionali vincola lo spazio di autonomia degli istituti stessi, senza dare loro in cambio, e quindi al sistema nel suo complesso, un reale contributo in termini di risorse, svolgendo, invece, solo un ruolo di mera 'sorveglianza' che tende a burocratizzare ulteriormente il sistema".
Diverso dovrebbe essere invece il ruolo, tenendo conto delle esigenze delle scuole e sostenendone l’autonoma capacità progettuale, "stimolandola, facendosi interprete delle loro esigenze di risorse, anche finanziarie, presso tutti i soggetti, pubblici e privati, conducendo e guidando uno sforzo congiunto di 'fundraising' finalizzato al miglioramento della qualità dell’offerta formativa in un momento in cui le risorse sono scarse e vanno riservate ai settori chiave per lo sviluppo sociale del territorio e del Paese". "Anche se ovviamente non si tratta di scuole direttamente gestite dagli Enti locali, riguardando centinaia di ragazze e ragazzi e moltissimi docenti del nostro territorio, il Comune di Firenze non può rimanere impassibile di fronte al fatto che le scuole, anche quest’anno, iniziano con centinaia di cattedre scoperte nelle scuole medie e superiori." - afferma il Consigliere comunale Tommaso Grassi.
"Siamo all'11 settembre e scoprire, grazie solo all'attivismo dei docenti mancando ogni tipo di comunicazione ufficiale, che ci sono cattedre scoperte destinate ai nuovi docenti immessi in ruolo e alle supplenze annuali e che molto probabilmente le scuole nelle prossime settimane saranno costrette a ridurre l’orario scolastico per coprire tutte le classi con i soli insegnanti di ruolo a disposizione, non può lasciarci indifferenti e sinceramente lo troviamo alquanto vergognoso. Così facendo si lede anche il diritto all'istruzione e si penalizza la formazione dei giovani del nostro territorio." "Lunedì scorso durante la comunicazione ufficiale dell'Amministrazione sull'avvio dell'anno scolastico ci avrebbe fatto piacere che i toni trionfalistici fossero stati accompagnati da una netta presa di posizione del Comune su questi ritardi inaccettabili dell'Ufficio Scolastico, che sappiamo da anni essere sotto organico: ci aspettiamo la richiesta ufficiale per conoscere le cause e cercare una soluzione per evitare ulteriori ritardi nei prossimi anni scolastici.
Per approfondire e seguire la vicenda negli sviluppi venerdì prossimo quindi sarò presente al presidio previsto davanti all'ufficio scolastico organizzato dai docenti." "È un giorno speciale per la Toscana e in particolare per i suoi cittadini più piccoli che tornano sui banchi: da queste montagne, è bene non dimenticare che esistono posti dove fare scuola è più difficile che altrove". Stella Targetti, questa mattina, ha visitato Fornaci di Barga (Lucca) inaugurando una scuola dell'infanzia (intitolata alle vittime del terremoto in San Giuliano di Puglia) e visitando il cantiere in cui è in costruzione la scuola primaria nonchè una palestra, già pronta, che servirà entrambe.
"Siamo e resteremo vicini a queste comunità - ha proseguito la vicepresidente della Regione Toscana citando gli investimenti fatti in questi anni: 300mila euro per la scuola dell'infanzia inaugurata oggi e altri 450mila per la scuola primaria in costruzione. A questi va aggiunto il piano di digitalizzazione degli istituti - partito con il progetto Errequadro e che proseguirà con il finanzCl@assi 2.0 - che porterà a finanziare 51 classi digitali (7 nella provincia di Lucca) in zone montane e nelle piccole isole.
Stella Targetti si è quindi soffermata sull'edilizia scolastica ("una emergenza, nazionale e toscana: qui in Toscana occorrerebbero 400 milioni di euro per adeguare le scuole alla normativa antisismica"). Con il "decreto del fare" il governo ha messo a disposizione, per tutta Italia, 350 milioni in tre anni: in Toscana è stato predisposto l'avviso pubblico per ripartire i primi 10 milioni assegnati alla Regione. "Purtroppo - ha commentato la vicepresidente - non basta: gli Enti locali non sono, oggi, nella condizione di fare fronte a un'emergenza di queste dimensioni.
La vera svolta sarebbe allentare il patto di stabilità perché è assurdo che tanti Comuni abbiano a disposizione risorse ma non possano spenderle, neppure per una questione così importante come la sicurezza degli edifici in cui i nostri figli passano buona parte della giornata". Targetti ha rivolto un appello ai privati, in particolare a quelli - come le Fondazioni bancarie - impegnati per lo sviluppo del territorio. "Investendo nell'edilizia scolastica, possono diventare protagonisti di una nuova azione per il bene pubblico.
In questo senso, un modello da citare è la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca: ha impegnato ben 20 milioni per costruire, o ricostruire, alcune scuole della provincia tra cui quella dell'infanzia in Fornaci di Barga". Stamani a Prato Ambra Giorgi insieme al sottosegretario del ministero Gabriele Toccafondi, al preside Daniele Santagati e al presidente dell'Unione industriale Andrea Cavicchi hanno partecipato a una lunga visita all'istituto Marconi. Quasi tre ore di colloquio con i docenti e i ragazzi di tutte le età, da quelli seduti sui banchi di prima ai diplonadi di quest'anno.
La visita si è conclusa negli attrezzatissimi laboratori della scuola, purtroppo molto sottoutilizzati a causa delle norme varate dalla Riforma Gelmini, che praticamente azzerano le ore di laboratorio a danno della preparazione pratica degli studenti, che è poi il valore aggiunto fondamentale di questa scuola. "Proprio sull'importanza delle ore di laboratorio gli stessi ragazzi hanno sottolineato al sottosegretario come l'ultima riforma abbia stravolto il rapporto fra lezione in classe e esercitazioni pratiche - commenta Giorgi – Sulle competenze pratiche invece si basano gli ottimi risultati dei diplomati del Marconi nel trovare lavoro, come testimonia una ricerca della Provincia di circa due anni fa.
C'è grande richiesta da parte delle imprese di professionalità come quelle che questa scuola è in grado di formare, dentro e fuori del distretto, ma dobbiamo far tornare Il Marconi davvero professionale, difendendo la sua identità. Soprattutto in questo momento in cui la disoccupazione giovanile è uno dei problemi pi gravi e urgenti che l'Italia, e Prato non è da meno, deve affrontare". Aule pronte ad ospitare gli oltre 5.000 studenti campigiani delle scuole di ogni ordine e grado.
Sono infatti terminati i lavori di manutenzione ordinaria realizzati dal Comune in numerose sedi scolastiche durante la chiusura estiva dei plessi scolastici. Tecnici ed operai hanno lavorato durante l’estate per sistemare vetri rotti, maniglie non funzionanti, scarichi intasati e per risolvere vari altri problemi. Piccoli interventi che però sono indispensabili all’efficienza delle strutture scolastiche. L'anno scolastico sarà inaugurato lunedì 16 alle 16.30 presso la scuola Don Milani alla presenza di tutti i bambini, del Sindaco e del Dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo “La Pira” Prof.
Di Ciuffa. Saranno inaugurate la nuova pensilina che rappresentava una necessità da tanti anni e le nuove aule.