Le Organizzazioni Sindacali Filcams CGIL e UILtucs UIL di Firenze, in merito all'attivazione della procedura della legge 223/91 per il licenziamento di 13 lavoratori di Firenze Fiera, esprimono profonda preoccupazione per la situazione e la propria contrarietà per la strada intrapresa dall'azienda. Domani alle ore 16.00 è convocata un' assemblea con tutti i lavoratori per mettere a fuoco le posizioni, le proposte e decidere le iniziative da intraprendere. "E' da tempo che abbiamo espresso al Presidente e ai soci di maggioranza, la nostra preoccupazione per Firenze Fiera, per la gestione approssimativa e superficiale del personale, per scarsa lungimiranza nella programmazione degli eventi fieristici, per l'incapacità di mettere in sinergia il sistema, e soprattutto per la mancanza di un serio piano industriale sostenuto da importanti ed indispensabili investimenti economici. Abbiamo nel recentissimo passato dimostrato, con accordi innovativi, di essere disponibili a fare la nostra parte per il rilancio dell'azienda e per tutta risposta come prima soluzione ci troviamo ad un taglio di un terzo del personale e all'azzeramento dell'integrativo aziendale. Soluzione per noi inaccettabile, all'assemblea chiederemo ai lavoratori di intraprendere opportune iniziative per contrastare la scelta del consiglio di amministrazione e avanzeremo proposte per sfidare la presidenza per un forte rilancio del polo fieristico fiorentino e per la salvaguardia dei posti di lavoro" così concludono per la Filcams CGIL e per la Uiltucs Uil Marco Bombini e Pietro Baio 'Alla fine, come sempre, sono i lavoratori a rimetterci per le scelte sconclusionate e la mancanza di strategie efficaci di sviluppo del sistema fieristico fiorentino, che lo ha di fatto retrocesso rispetto a molte altre realtà nazionali.
Lo dicono i numeri'. Così Alessandro Cresci, consigliere provinciale di Firenze di Progetto Toscana, commenta la notizia dell'annunciato licenziamento di tredici lavoratori di Firenze Fiera, uno su tre dipendenti. 'Si pagano anni di scelte strategiche sbagliate, a partire, a mio avviso, dal voler insistere sulla Fortezza, location palesemente inadeguata dal punto di vista logistico per i grossi eventi che Firenze meriterebbe di ospitare, oltre a quei pochi che sono ancora rimasti'.