ABETONE - Dalle faggete dell’Abetone alle vette delle montagne più alte, con i campionati del mondo e le competizioni più prestigiose. Gli sci hanno portato Paride Milianti - abetonese classe 1934 - lontano, persino al Polo Nord con una spedizione celebrativa nel 2001. Per festeggiare le “nozze d’oro” del grande sciatore abetonese, 50 anni dopo la 3 Tre di Madonna di Campiglio in cui Milianti ha vinto lo slalom gigante e la combinata, in Val di Luce domenica si brinda. A festeggiare con l’atleta ci saranno i campioni azzurri che arriveranno dalla Val Gardena, da Cortina, da Madonna di Campiglio.
L’appuntamento è alle 10 del primo settembre nella piazza della Val di Luce, dove è stata allestita una mostra che ripercorre la vita e le gare di Milianti. Alle 11 aperitivo e alle 12 degustazione di prodotti tipici, il cui ricavato sarà devoluto a una onlus. All’iniziativa, organizzata dal Club “Amici di Paride” con il contributo di Val di Luce spa e i Comuni di Abetone e Fiumalbo, parteciperanno Bruno Alberti (sei volte campione italiano e portabandiera dell'Italia durante la cerimonia d'apertura dei Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960), Gildo Siorpaes (campione italiano di Discesa libera nel 1963, medaglia di bronzo di bob a 4 alle Olimpiadi invernali di Innsbruck nel 1964), Carlo Senoner (campione mondiale di slalom speciale nel 1966 a Portillo, sei volte campione italiano), Ivo Mahlkenecht (nove volte campione italiano e allenatore della Valanga azzurra), Gino Burrini (sesto alle Olimpiadi di Cortina, campione italiano italiano nel 1956), Elena Matous (vincitrice della coppia Europa del 1974, cinque volte campionessa italiana, vedova di Fausto Radici).
Dall’Abetone, la compaesana di Milianti, Celina Seghi, campionessa del mondo di slalom nel 1941, 25 titoli di campionessa italiana, dal 1937 al 1960. Ci saranno anche i colleghi allenatori – dato che Milianti ha fatto parte anche della squadra che ha preparato gli sciatori della Valanga azzurra negli anni Settanta - Egidio Sartorelli, direttore della scuola sci di Bormio, Marcello Marchi allenatore di Giuliano Razzoli e Oreste Peccedi. La mostra, che resterà aperta anche nei mesi invernali, ripercorre la storia di Milianti.
Dalle vittorie ai campionati di Slalom del 1957 e del 1965 e di slalom gigante del 1962, ai risultati ai Campionati del Mondo di Are (Svezia) del 1954, di BadGastein (Austria) del 1958 e Chamonix (Francia) del 1962. Convocato per la Squadra Italiana per le Olimpiadi di Cortina del 1956, di Squaw Valley del 1960, l’abetonese si piazza 8° nello Slalom e nello Slalom Gigante e 12° nella Discesa Libera, e di Innsbruck del 1964. Nella stagione invernale 1962/63 vince la 3 Tre di Madonna a di Campiglio che all’Epoca rappresentava un vero e proprio Campionato del Mondo.
Ha corso con i più grandi sciatori del dopoguerra, da Zeno Colò e Vittorio Chierroni, dei quali rappresentava il segno della continuità Abetonese, agli austriaci Toni Sailer, a Hinterseer, ai Francesi Perillat e Duvillard per arrivare a Killy. Nel 1966 la Fisi lo chiama nella squadra degli allenatori che prepareranno gli atleti della famosa Valanga Azzurra, sono infatti suoi allievi Piero Gros, Paolo De Chiesa, Tino Pietrogiovanna, Herbert Plank e infine Fausto Radici. Tornato all’Abetone apre sul passo un negozio di articoli sportivi e continua la sua attività di allenatore di diversi Sci Club toscani.
Nel 2001 partecipa, insieme a Mike Bongiorno ed Hans Kammerlander, alla spedizione celebrativa, organizzata dal Amedeo di Savoia, della conquista del polo Nord da parte del Principe Luigi Amedeo Duca degli Abruzzi.