FIRENZE– E’ una terra di campioni (da Bartali a Magni a Nencini), una terra di ciclisti (oltre un milione e trecentomila utilizzano la bicicletta abitualmente) e una terra che crede nella mobilità ciclabile (circa 500 i km di piste ciclabili e percorsi cicloturistici presenti o in fase di realizzazione, altrettanti quelli in programma). Non c’è dubbio, il Mondiale di ciclismo ha trovato nella Toscana una collocazione ideale. E mentre il count down della manifestazione iridata inizia a entrare nella fase calda (la rassegna inizia il 22 settembre) si moltiplicano le occasioni per evidenziare lo speciale feeling tra la Toscana e la bicicletta.
Oggi a Firenze Vincenzo Ceccarelli, in qualità di assessore regionale ai trasporti e di presidente del comitato istituzionale dei mondiali, ha illustrato ai giornalisti alcune iniziative e progetti con cui la Toscana vuol valorizzare gli spazi riservati agli amanti della bici. Occasione dell’incontro con la stampa la presentazione di una campagna promozionale, “Terra di ciclisti”, che viene lanciata da oggi presso le 13 aree di servizio autostradale presenti nelle province interessate al mondiale.
Un maxi poster richiamerà l’attenzione dei clienti e una brochure sarà a loro disposizione per spiegare la vicinanza della terra di Dante, Michelangelo e Leonardo al più ecologico dei mezzi di locomozione e per evidenziare i percorsi della manifestazione iridata. L’opuscolo “terra di ciclisti” evidenzia il lavoro fatto e le azioni programmate, soffermandosi in particolare sul progetto più affascinante, la ciclopista dell’Arno: 270 km di tracciato per attraversare 4 province e 48 comuni e permettere di pedalare lungo l’Arno come avviene, per esempio, lungo il Danubio, il Reno o l’Elba.
A questo progetto la Regione destinerà 9 milioni in tre anni. Entro fine anno è prevista l’emanazione dei primi bandi per la progettazione della parte della ciclopista che ancora non è stata progettata e per il finanziamento delle prime opere sulla parte già progettata. Una parte dei percorsi già esiste (circa 100 km ci sono già) ed entro il 2015 è prevista – patto di stabilità permettendo – la realizzazione di almeno metà della ciclopista. All’epoca la Toscana avrà completato in gran parte questa rete alternativa, ambientalmente compatibile, destinata al popolo, sempre in crescita, di chi preferisce muoversi pedalando.
“Il Mondiale – ha evidenziato Ceccarelli – sarà un momento irripetibile per sancire la passione assoluta che la Toscana ha per la bicicletta, ma vorremmo che fosse anche un ulteriore volano per far conoscere la rete di mobilità ciclabile che abbiamo costruito e i progetti che stiamo realizzando e che ci permetteranno, a breve, di avere una rete capillare di piste e sentieri”. “La campagna che presentiamo oggi – ha aggiunto – sintetizza tutto questo e contiene quindi un duplice invito: il primo è quello a venire in Toscana nei giorni del mondiale, il secondo a tornarci in seguito, magari per provare le piste ciclabili che ci stiamo impegnando a realizzare, e con le quali, per esempio, si potrà accompagnare in bici tutto il percorso dell’Arno, o ripercorrere l’antica via Francigena”. Tra città e paesi, tra la costa e l’interno, tra pianura e collina la Toscana presenta un volto sempre diverso, e forse anche per questo in grado di soddisfare le esigenze più diverse degli amanti della bicicletta.
Anche per questo, e per i motivi più diversi, svago o lavoro, sport o turismo, la passione delle due ruote a pedali ha sempre contagiato i toscani: attualmente circa la metà dei residenti tra i 14 ed i 70 anni utilizza la bicicletta. E’ un passione trasversale alle età (gli under 40 sono 412 mila, ma anche i pensionati superano quota 200mila), preziosa per alleggerire paesi e città dal traffico delle auto (sono 250mila i toscani che vanno ai posti di lavoro o di studio in bici). Una passione in crescita, specie nei centri urbani.
“In considerazione di queste esigenze, ma anche in relazione alle potenzialità del turismo legato alle due ruote – ha proseguito Ceccarelli – la Regione ha dato il via un anno fa a un programma di investimenti con il quale verrà realizzata una rete di oltre 1.000 km di percorsi ciclabili. Una autentica svolta in questo senso è avvenuta con il varo della legge regionale 27/2012, che prevede una dotazione pari all’8% l’anno del totale delle risorse che verranno investite in infrastrutture per la mobilità, per la realizzazione di piste ciclabili o di altre strutture ad esse funzionali (ciclostazioni, segnaletica, parcheggi scambiatori).
A questo atto è seguita, nello scorso luglio, l’approvazione da parte della giunta del Priim, piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità, che di fatto individua e definisce la rete della mobilità ciclabile. Entro la fine dell’anno dovrebbe essere pubblicato un bando per le azioni di mobilità ciclabile urbana che mette a disposizione 2 milioni di euro. Inoltre – ha quindi concluso l’assessore – sta per essere perfezionato un decreto che assegnerà 50 mila euro a tre associazioni che hanno partecipato ad un bando per la realizzazione di uno studio di fattibilità delle principali piste ciclabili regionali e per la ricognizione delle infrastrutture ciclabili (urbane ed extra urbane)”. Sempre nell’ottica di creare una Toscana attenta a questo tipo di mobilità, a settembre sarà aggiornato il sito con l’inserimento di una sezione apposita dedicata alla mobilità dolce e la realizzazione di una app con travelplanner.
Il 26 settembre, nel giorno di riposo per le gare mondiali, Firenze ospiterà un importante seminario, organizzato dalla Regione insieme ad Anci, Upi e Fiab, che affronterà a 360° il tema della mobilità sulle due ruote a pedali. Attualmente in Toscana ci sono oltre 350 km di piste ciclabili e 100 di percorsi ciclo-turistici, e altri 50 sono in fase di realizzazione: un numero destinato a raddoppiare grazie ai progetti individuati dal Priim. La grande novità è costituita dalla previsione di grandi arterie ciclabili come la ciclopista dell’Arno, la ciclopista dei ‘Due mari’ Grosseto-Siena-Arezzo con prosecuzione verso l’Adriatico, la ciclopista ‘tirrenica’, che correrà lungo la costa, e la ciclopista della Francigena, che seguirà l’antica via dei pellegrini. Hanno depositato una bici bianca in Via della Repubblica di Grosseto nel luogo dove a distanza di pochi giorni la scorsa settimana sono rimasti uccisi due ciclisti.
La Ghost bike, così viene chiamata la bici bianca, sarà non solo in ricordo delle due vittime ma anche come avvertimento per gli automobilisti. L'iniziativa si è svolta nel pomeriggio promossa da Legambiente, Fiab e #Salvaciclisti che hanno chiesto l'immediata revisione del pericoloso tratto di pista ciclabile in via della Repubblica della cittadina grossetana e più in generale, e per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, è stata lanciata la proposta di introdurre il limite di 30 km orari in tutto il centro abitato, una misura che non ha particolari effetti negativi sui tempi di percorrenza ed è invece in grado di ridurre notevolmente la pericolosità per l'utenza vulnerabile della strada: pedoni e ciclisti.
Dopo aver depositato la bici binaca, una cinquantina di ciclisti sono partiti da Grosseto e hanno invaso e percorso l'Aurelia scortati dalla Polizia Municipale per arrivare a Rispescia dove si svolge Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente che si sconcluderà il 18 agosto. “Il percorso ciclabile che passa nella zona di via della Repubblica – afferma Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente – deve essere rivisto al più presto e messo in sicurezza. Vicino ci sono due parchi e due scuole, oltre all'inizio della pista ciclabile che porta a Marina di Grosseto.
Non servono altre vittime per capire che in questa zona servono dissuasori per la velocità e che la pista ciclabile in prossimità della rotatoria deve passare assolutamente sul marciapiede, o in una zona più protetta”. In occasione dei Mondiali di ciclismo, l’assessorato al diritto alla salute ha preparato una “Guida ai servizi sanitari per l’emergenza-urgenza in Toscana”, con tutte le informazioni e i numeri utili per chi si trova nella nostra regione per seguire le gare iridate, e abbia necessità di ricorrere ai servizi sanitari regionali. In particolare, la guida aiuta a orientarsi sui servizi e i riferimenti che riguardano le principali attività sanitarie della rete dell’emergenza-urgenza (il numero unico 118 e il pronto soccorso).
Per chi viene da altri Paesi, la guida ricorda che i cittadini stranieri temporaneamente presenti per un periodo non superiore ai 90 giorni (es. turisti), se in possesso della Tessera sanitaria europea (Team) possono usufruire: delle prestazioni sanitarie necessarie e urgenti gratuitamente; delle altre prestazioni sanitarie, partecipando al costo, con le stesse modalità dei cittadini italiani. La guida è on line, sul sito della Regione Toscana, nello Speciale dedicato ai Mondiali di ciclismo, e sul sito del Comitato organizzatore.
Nei prossimi giorni verrà stampata in duplice lingua, italiano e inglese, in 30.000 copie, che saranno distribuite a tutti gli accreditati e diffuse negli Urp delle aziende sanitarie e ospedaliere interessate (Asl 2 Lucca, Asl 3 Pistoia, Asl 4 Prato, Asl 10 Firenze, Careggi e Meyer), nelle farmacie e negli infopoint del Comune di Firenze.